Berlusconi incassa la fiducia, Tre voti di scarto alla Camera

ritratto di Staff

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Silvio Berlusconi incassa la fiducia. Il Senato prima, dove l'esito del voto era ampiamente previsto, e la Camera poi, dove la mozione si sfiducia è stata bocciata solo per tre voti, confermano il loro sì al governo. Altissima la tensione a Montecitorio, dove il voto ha fatto emergere le divisioni all'interno di Futuro e Libertà. «Ve lo dicevo che Fli si spaccava» ha commentato lo stesso premier.

I VOTI DECISIVI - La maggioranza di governo si è imposta alla Camera con 314 voti contro 311, due gli astenuti. Gli unici due che, nell'aula della Camera, sulla sfiducia al governo, non hanno partecipato al voto sono Silvano Moffa, in rotta con Fli, e Antonio Gaglione, l'ex Pd passato nel misto con Noi Sud-Pid 'recordman' delle assenze in aula. Hanno votato contro la sfiducia Pdl, Lega, Noi Sud-Pid, i tre di «Movimento di responsabilità nazionale» Calearo, Cesario e Scilipoti, il Lib-dem Grassano. Hanno votato a favore Pd, Idv, Fli (tranne Polidori, Catone, Siliquini), l'Udc, l'Mpa, l'Api, i due Lid-dem Melchiorre e Tanoni, Nicco (Autonomie della Valle d'aosta). Si sono astenuti i due Autonomie-Svp Brugger e Zeller.
Fonte: www.corriere.it

ritratto di Giusi Farinella

Che noia ........ Berlusconi vince sempre

È quasi noioso osservarlo ma non posso farne a meno.

Berlusconi ha vinto, la sinistra e Fini hanno perso.

Clamorosamente.

ritratto di Giusi Farinella

Silvio vi ha fregati di nuovo ......................

Voi che pensate di sapere tutto e davate già Silvio per spacciato.
Vi siete sbagliati ancora e vi ha fregati di nuovo.
Vi brucia vero?
Non ve l’aspettavate, pensavate che questa fosse la volta buona per farlo fuori, già discutevate del dopo Berlusconi, nuovi scenari politici, fine di un’epoca.
Non fate finta di niente, piantatela con la dietrologia, con i soliti lui non ha vinto, noi non abbiamo perso.
Siete solo ridicoli e la bile vi trasuda da ogni poro.
C’è da essere contenti per quello che è successo solo per voi.
È fantastico vedervi annaspare nelle solite frasi fatte. Bravi, continuate così che la vittoria diventa ancora più dolce.
Se non foste insopportabili, il circo che avete messo in piedi sarebbe davvero comico.
Mi fate ......... e, almeno per oggi, mi godo la splendida sensazione di vedervi rosicare e di mandarvi al diavolo.

ritratto di Leonardo Mento

Allo staff

francamente il "mi fate semplicemente schifo" non rientra nel civile confronto dialettico.....

ritratto di Staff

Ci scusiamo

A volte può succedere di non leggere un post sino all'ultimo rigo.
Ciò non dovrebbe accadere mai; di sicuro non accadrà più con il sig. Farinella, il quale tutto dimostra di essere tranne quel "moderato" per cui cerca di spacciarsi.

ritratto di Giusi Farinella

Caro Staff

Visto che non avete ritenuto pubblicare la mia replica alle vostre scuse ... mi permetto insistere nel dire (ma questo è noto) che non siete imparziali anzi che siete a senso unico.
Se interviene un berlusconiano come me .... allora ..... chiedete "scusa" .... ma se un belusconiano come me -sono l'unico che interviene sul vostro giornale perchè invitato da voi- viene offeso ed apostrofato con parolacce .. tutto va bene.
Comunque sappiate che .... più vi incavolate ... più mi diverto.
Grazie e buon Natale

ritratto di Staff

A noi non risulta

questo commento a cui lei fa riferimento. Controlli di averlo spedito veramente o, in ogni caso, lo rinvii una seconda volta.

ritratto di Giusi Farinella

è stato pubblicato dopo avervi inviato la mia lamentela

è stato pubblicato dopo avervi inviato la mia lamentela.
Scusate

ritratto di Giusi Farinella

Anche lei trasuda di bile ... che goduria

Anche lei trasuda di bile ... che goduria

ritratto di Giusi Farinella

Ma che scuse .....

Quanti interventi contro di me avete pubblicato, offensivi e sgradevoli e dirette personalmente alla mia persona ...
Avete mai chiesto scusa o avete mai censurato una parola ??
Comunque la solita storia ...... c'è chi è di destra ed offende .... c'è quello di sinistra o contro me Berlusconiano e tutto è permesso.
Io non sono un moderato, non rientro nella categoria dei moderati e mai mi sono spacciato per moderato .... faccio solo appello ai moderati,
ma voi staff sicuramente non siete imparziali.
Buon Natale a tutti e poichè mi diverto proprio quando vi faccio inca....... un grande "GRAZIE di vero cuore".

ritratto di Rosario Fertitta

Sei davvero convinto che, in

Sei davvero convinto che, in questo passaggio politico, ci siano stati davvero vincitori e vinti ?
Credi devvero che aver ottenuto la fiducia alla Camera con 3 voti di scarto, grazie al fondamentale apporto dei transfughi di IdV e FLI, sia motivo per esultare ?
Sei veramente convinto che, con una pressione fiscale in ascesa, con un federalismo di prossima (forse..) approvazione del quale non si conoscono i "costi di gestione", con una Confindustria che denuncia la mancanza di interventi governativi, con un debito pubblico che purtroppo presenta dati in progressione negativa, con le parti sociali che sono da tempo sul piede di guerra, e potrei continuare con tante altre criticità......, L'UNICO VERO PROBLEMA SIA CONTINUARE SUL "HA PERSO FINI e HA VINTO SILVIO" ??
La Sinistra - e qui concordo con te - non sarà capace di proporsi come valida alternativa di governo (lo dimostrano i fatti anche di questi giorni...) ma il CENTRO-DESTRA non è SOLO BERLUSCONI.
A meno che vogliamo continuare con i "derby" e le "curve degli ultras" e, in questo caso, dobbiamo mettere in conto che queste strategie possono, purtroppo, esasperare anche gli animi di taluni esagitati con le conseguenze di questi giorni.
Altrimenti, a che servono gli appelli ai moderati ?
Solo a portare i voti ed il consenso a "Lui" ??
Tutto ha un inzio e tutto ha una fine.....anche in politica.
E 16 anni, ritengo, è un tempo abbastanza lungo per dimostrare le tue capacità.
Non può esser sempre colpa degli altri..
A volte una sana autocritica è molto più che doverosa.
Sempre che ci si creda nella Democrazia.

ritratto di Giusi Farinella

La salvezza di Berlusconi, una buona notizia per l'Italia Italia

La salvezza di Berlusconi, una buona notizia per l'Italia Italia
Per quanto precaria sia e per ciò che si pensi del personaggio, la vittoria di Silvio Berlusconi è una notizia grandiosa per le istituzioni italiane.
Respingendo la mozione di sfiducia, anche se solo per tre voti, i deputati hanno bocciato i propositi di un uomo, Gianfranco Fini, che ha tentato di riesumare con la sua ambizione personale la Prima Repubblica fortunatamente tramontata benché mai rimpiazzata nel 1994.
Una Repubblica che precede la “discesa in campo” del patron di Fininvest, un’eternità!
Una Repubblica che si è conclusa con la famosa inchiesta “Mani Pulite”, trascinando con sé nella tomba la Democrazia cristiana, il Partito comunista e gli intrallazzi politici che componevano e scomponevano gli esecutivi, talora più volte in un anno, sempre alle spalle dei cittadini.

Basta pensare ai sette governi Andreotti o agli otto governi De Gasperi per ritrovare in un istante il 'capogiro' dell'epoca.
Dal dopoguerra ad oggi, Silvio Berlusconi è l’unico presidente del Consiglio ad aver portato a termine una legislatura, dal 2001 al 2006.
E nessun evento eccezionale comprova che possa essere posto un freno al suo tentativo di battere questo record.
Il voto del 14 dicembre 2010 ha questo di salutare: la scelta degli elettori, venuta fuori dalle urne dell'aprile 2008, è stata rispettata.

Facendo ritornare per la terza volta Silvio Berlusconi al potere, con il 47% dei loro voti contro il 36% agli avversari, gli italiani avevano detto ‘no’ a Romano Prodi, che giudicavano inattivo.
Avevano preferito il “Cavaliere”, mostrando di credere alle sue promesse di abbassare le tasse, di ripulire Napoli dai suoi rifiuti e di rilanciare l’energia nucleare.
Alla fine dei conti, già lo si sa, il bilancio rischia di essere grave.
Ma se la Costituzione italiana e l'attuale sistema elettorale hanno un sacco di difetti, hanno almeno il merito di assicurare, in misura maggiore o minore, il funzionamento bipolare del Paese e di assicurargli una certa stabilità.

Cosa non certo inutile in tempo di crisi dell'Eurozona.

Non è un caso che coloro che cercano spiegazioni sull'atteggiamento di Gianfranco Fini non trovino risposta. Cosa è successo, in fondo, perché il presidente della Camera dei Deputati non sapesse attendere le scadenze ufficiali? Nulla, se non che a gennaio compirà sessant'anni.
Alla fine di novembre, i suoi sostenitori hanno postato sul sito della loro fondazione, Generazione Italia, una lettera aperta a Silvio Berlusconi. “Signor Presidente, crediamo che sia finita l’esperienza di questo governo [...]. Lei ha fatto del potere un fine in sé, senza riformare il Paese, essendo in conflitto con la magistratura e le organizzazioni sindacali e controllando l’informazione”.

Uno scherzo, poiché in realtà si trattava del discorso fatto esattamente 16 anni prima da Umberto Bossi, leader della Lega Nord, il giorno in cui ruppe con Silvio Berlusconi, costringendo d'improvviso il magnate dei media a terminare più rapidamente del previsto la sua prima esperienza politica.
Ora lo scherzo si è ritorto contro il suo stesso autore. Cosa ha fatto in questi ultimi due anni Gianfranco Fini per impedire al presidente del Consiglio di mantenere il controllo su tutte le televisioni e i giornali della penisola?
Che cosa ha fatto per fargli smettere di insultare i giudici e per costringerlo a presentarsi alle udienze dei suoi processi?
Che cosa ha fatto, infine, per incitarlo a frenare l’impennata del debito pubblico?

Dietro i colpi di scena e il (tardivo) coraggio di eliminare il marcio, davvero maligno chi può leggerci la linea politica.
In un quarto di secolo, Gianfranco Fini, ha attraversato quasi tutti i colori dell'arcobaleno.
Scelto a metà degli anni 1980 da Giorgio Almirante a guidare il Movimento Sociale Italiano (Msi), il Fronte Nazionale Alpini, si è visto governare negli ultimi giorni con il centro e gli pseudo Verdi, e anche con la sinistra, dopo aver lavorato mano nella mano con la destra berlusconiana dal 1994 al 2010, prima sotto l'etichetta di Alleanza Nazionale (An), come numero due del secondo governo Berlusconi, poi con la bandiera del Popolo della Libertà (Pdl), come presidente della Camera dei Deputati.

Per quanto riguarda il metodo, quello che è successo durante tutto l'anno lascia perplessi.
Tutto è cominciato il 22 aprile, in occasione del congresso del Pdl.
L'Italia è scossa dagli scandali che circondano la vita privata del capo dell'esecutivo e quel giorno in un anfiteatro vicino al Vaticano, i due uomini si lanciano degli insulti con una violenza rara, al cospetto di un pubblico sbigottito.
Alla fine di luglio, il presidente del Consiglio ritiene che il suo partner non è più parte integrante della famiglia. Improvvisamente, nel mese di settembre, l'interessato prende atto del divorzio.
Autodefinendosi vittima di una purga “staliniana”, dichiara “la fine” del Pdl e crea un gruppo parlamentare autonomo, senza, però, mettere sul tavolo alcuna divergenza ideologica.

All’inizio di novembre, fonda un nuovo partito, Futuro e la libertà per l’Italia (Fli), ancora senza un programma, e convince i suoi quattro amici ministri a uscire dal governo. Silvio Berlusconi risponde organizzando per il 14 dicembre un voto di fiducia al Senato, dove i suoi seguaci detengono la maggioranza assoluta.
La sinistra sfrutta l’occasione e annuncia una mozione di sfiducia lo stesso giorno alla Camera, dove il Pdl ha solo una maggioranza relativa.
Gianfranco Fini non può arrivare a condividere questa iniziativa.
“Sono del centro-destra e vi ci resto”, ripete fino allo sfinimento.
Decide quindi di presentare la sua personale mozione di sfiducia.
Ultimo paradosso: solo poco tempo fa, il 29 settembre, aveva sostenuto la precedente votazione di fiducia convocata dal Presidente del Consiglio.
“Sono nella maggioranza”, diceva ancora in quell’occasione.
“Io sono in opposizione”, ha martellato nelle ore precedenti il voto di martedì scorso.
E domani?

(tratto da Les Echos)