L’unità d’Italia non abita a Cefalù

ritratto di Nicola Pizzillo

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Il 14 marzo 1961 è la data ufficiale di nascita del Regno d’Italia che nel secondo dopoguerra diventerà Repubblica Italiana. In tutta Italia fervono i preparativi per commemorare i 150 anni di unità ma nella nostra città tutto questo sembra non ci riguardi.

Ad onor del vero, siamo tutti in trepidante attesa dell’inaugurazione della Pietra della Memoria dedicata al sovrano normanno Ruggiero II, prevista per il 28 febbraio, evento sicuramente importante per la storia di Cefalù, in occasione del quale si è costituito anche un centro studi, pur tuttavia sarebbe il caso di dedicare anche un piccola parte della nostra attività amministrativa per promuovere almeno un evento sulla tematica dell’unità d’Italia, proprio in un momento in cui essa viene messa in discussione da spinte secessioniste camuffate da pseudo-federalismo.

Certamente Cefalù non è tra quei luoghi emblematici dell’epopea garibaldina, come possono essere Marsala, Calatafimi, Castellammare del Golfo, Palermo, Milazzo, Catania, Bronte, Messina ma sicuramente ha dato un contributo di sangue e lotta al Risorgimento italiano con suoi cittadini, tra cui ricordiamo Salvatore Spinuzza e Nicola Botta, a cui Cefalù in passato ha intitolato le sue due scuole elementari, altrettante strade e che sono effigiati con bronzi il primo posto in piazza Garibaldi ed il secondo all’interno della villa Comunale.

Per rinverdire il debito di riconoscenza verso questi nostri illustri concittadini ed anche al fine di rendere note le loro gesta alle nuove generazioni, la nostra città dovrebbe sentire il dovere morale di organizzare, con un piccolo sforzo economico, un calendario di eventi (conferenze, concerti, proiezioni, esposizioni) che renda palese la nostra appartenenza allo Stato Italiano, nei cui valori fondanti e nelle cui leggi oggi noi ci riconosciamo.
Viva l’Italia unita

ritratto di Pino Lo Presti

Hai perfettamente ragione

Ma il respiro della consapevolezza, non solo dei nostri amministratori, non va al di là della soglia della "putìa", del qui ed ora.
Una commemorazione può interessare solo a qualche associazone in previsione di qualche più o meno misero introito o a una amministrazione solo per qualche risibile scopo pubblicitario.
E, poi a chi serve rilanciare valori di abnegazione ad una causa ideale - quali quelli democratici e repubblicani dell'epopea garibaldina - quando qui siamo ancora all'epoca dei Baroni e vige il più becero pragmatismo e la rassegnazione. se non una vera e propria mistica dello "status quo"?
Noi, a Cefalù, non siamo in Italia, nè in Europa, nè nel Mediterraneo, tantomeno abbiamo consapevolezza della nostra Storia.
E' più utile puntare su una leggenda se può costituire "occasione di pubblicità e di lavoro".

ritratto di Daniele Tumminello

Il PD Cefalù e il 150° Anniversario dell'Unità d'Italia

Caro Nicola, concordo pienamente con le tue considerazioni. E' vero Cefalù non è Calatafimi nè Marsala, ma il suo contributo al movimento risorgimentale non è stato di poco conto sia in termini di idee, sia in termini di azione e sacrifico della vita stessa. Inoltre tanto nei monumenti quanto nell'onomastica cittadina, la memoria dei protagonisti e delle gloriose vicende risorgimentali ha una traccia evidente e profonda nell'identità culturale della nostra città.
In qualità di responsabile delle politiche culturali del Circolo cittadino del Partito Democratico, in piena sintonia con il progetto di costruzione di "Giorni migliori per Cefalù" lanciato dal segretario Vincenzo Garbo, colgo l'occasione per comunicare che il Partito Democratico cefaludese si farà carico dell'organizzazione di una serie di iniziative volte alla commemorazione del 150° Anniversario dell'Unità d'Italia e alla valorizzazione della memoria risorgimentale della nostra città. L'Unità nazionale, conseguita al prezzo del sacrificio umano, anche di alcuni nostri concittadini, ha rappresentato la realizzazione del sogno di libertà e indipendenza gridato da intere generazioni di patrioti. Oggi è la base, con il suo universo di valori, che dà senso al nostro vivere insieme in un'unica comunità e che deve illuminare il percorso di ogni azione politica, economica, sociale e culturale.
Ci preoccuperemo di informare più compiutamente i cittadini sul programma delle iniziative, che è attualmente in corso di definizione, restando sempre aperti al contributo di idee che in tal senso può venir fuori anche dalle pagine di questo blog.
Daniele Tumminello - Responsabile delle politiche culturali del Circolo del Partito Democratico di Cefalù.