Riepilogando (solo per chi ha voglia di "provare" a capirne di più) - parte 1°

ritratto di Pino Lo Presti

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(sul Sondaggio di cefalunews, e su Calabrese, Sindaco, Di Paola, e altro )

1° - Premessa
Mi lascia un pò perplesso come un giornale che, come cefalunews, vanta oltre 30.000 accessi giornalieri, quando decida di fare un sondaggio non si rivolga a tutti i suoi lettori ma inoltri a soli 1.146 di loro il questionario (anche il mio indirizzo e-mail è nell’archivio di cefalunews ma in tanti anni di consultazioni e sondaggi non mi è mai arrivato un questionario).
Mi fa un pò sorridere inoltre immaginare il direttore Macaluso (o chi per lui) che con gli occhi bendati, per centro volte, fa scorrere il dito sull’elenco degli abbonati al telefono di Cefalù per “sceglierne” un campione.
Fino a prova contraria, mi concedo un ampio margine di dubbio sul “rigore scientifico” della operazione come su altre analoghe precedenti.

Comprendiamo comunque, al di là di tutto questo, però come il direttore Macaluso (uno “spiritualista” riteniamo) abbia sposato totalmente la causa dello scultore Salvato, colpito-estasiato, com’è stato, dal “Volto” di Ruggero:

(Cefalunews 3 gennaio 2011 )

Del re normanno, infatti, a Cefalù non c'è stata mai traccia visibile.
Il 24 dicembre dell'anno appena trascorso, quindi, è accaduto un fatto storico: per la prima volta tra le mura della città di Cefalù è entrato il volto di chi l'ha fondata”

“Una cosa è certa. Prima dell'ultima vigilia di Natale nessuno a Cefalù aveva mai mostrato il volto di Ruggero ai cefaludesi”.

“In questi giorni che ci separano dall'arrivo del volto di Ruggero al Molo più che polemizzare con il volto di Ruggero, o salire sul carro dello scultore come sanno fare certi politici e certe personalità della nostra città,...

( a chi si riferiva Mario Macaluso?)

Perchè nessuno prima di Salvato ha saputo vedere, scolpire e disegnare il volto di Ruggero? Perchè a Cefalù si preferisce il nulla alle idee? Chi blocca nella città di Ruggero la vitalità della cultura”? 

“... simbolo dei tanti volti che vivono nella nostra città e non si sentono valorizzati. E' il simbolo di tutte quelle intelligenze che abitano Cefalù, e non vi trovano spazio per ricostruirla, perchè i signori del silenzio da qualche tempo impongono la pseudocultura dell'assenza alla cultura della presenza”.

“Cefalù va ricostruita e il volto del Sovrano che l'ha rifondata, arrivato la vigilia di Natale, è solo l'inizio di una nuova rifondazione che devono portare avanti, nel dialogo, quanti per Cefalù hanno progetti e idee”.

(propongo di costruire attorno alla “Pietra” una Cappella - per i devoti - come uso nella migliore tradizione dei "Volti" tuamaturgici).

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2° - Proviamo da dilettanti una lettura ora “politica” del caso .

E’ risaputo che questo è uno degli ultimi regali che l’allora Sindaco S. Vicari ha "lasciato" alla città di Cefalù.
Non è un caso che il sostegno al recupero del “morto” (come l’ha definito lo scultore Salvato) dalle casse depositate nel cortile di Palazzo Riso di Palermo è stato fornito dal Vice-Sindaco Corsello.

E’ stato evidente che, nell’ultimo Consiglio comunale, sia accaduto anche un tentativo di “lapidazione” (termine usato da Calabrese nella intervista del 18 c.m. a cefalunews) di Patanella, operato in maniera incrociata da Rasa e dal Sindaco; le ragioni di ciò - a 17 giorni dalla riconferma della fiducia dello stesso Primo cittadino all’assessore Patanella - dubitiamo possano mai essere dal timore che il Sindaco (che nel Consiglio Comunale del 17 c.m. ha confermato che si ricandiderà nel 2012) avrebbe nei confronti di una eventuale candidatura anche di Patanella (come alcuni dicono)!

Potrebbe anche reggere una diversa lettura secondo la quale Patanella, proprio sul terreno della gestione del più ampio progetto di recupero dell’impronta ruggeriana a Cefalù (che vede sullo sfondo l’Assessorato regionale alla Identità Siciliana e la figura del dott. Pes) - ma anche per altre ragioni legate proprio alla gestione dell’assessorato al turismo locale (vedi rapporto con alcuni operatori) -, è divenuto ingombrante per il Vice-sindaco Corsello che di questa operazione (ma anche di tutta la Giunta) vorrebbe invece esaltare la impronta piddiellina-vicariana (e che di certi operatori del turismo è avvocato).

Proseguendo a ruota libera .
Mi ero stupito sin’oggi del silenzio della associazione “A ‘ntinna a mari” e dei promotori della “Sagra del pesce azzurro”. Per quanto il Presidente della “A ‘ntinna" si trovi tutt’ora all’estero tuttavia era informato di quanto si stava preparando al Molo tanto da esprimere a titolo del tutto personale - in un commento su laltracefalu - la sua opposizione. Francamente ci sembrava inspiegabile soprattutto questo che l’altro silenzio.
Oggi mi è stato confidato che tra due cugini vi è stato un contrasto, e che il “più attento” abbia detto all’altro di starsi buono.

Poichè il veto ad opporsi può facilmente essere fatto risalire all’on. Miccichè, ecco un’altro libero percorso-associazione di tasselli-flash che propongo (sempre nel ludico tentativo di ricomporre un complesso puzzle).

Al consigliere Calabrese, così pronto a rispondere alle domande del direttore Macaluso, intanto chiederei perchè dalla metà di gennaio non dà seguito alla mia richiesta di una intervista sull’andamento della operazione a sostegno del risanamento economico del comune di Cefalù da lui proposta alla fine di novembre. Richiesta ribadita, in forma scritta il 7 febbraio (http://www.qualecefalu.it/lac/node/3727), essendo stata superata abbondantemente la data della prima verifica da lui stesso fissata al 31 gennaio.
Siamo felici ora che si sia ripreso dalla indisposizione influenzale ma, laltracefalù e la città intera, su questa non meno importante questione, attende ancora una sua risposta.

Personalmente tendo a dubitare che sia ancora all’Opposizione come sembra ribadire nella stessa intervista (del 18) rilasciata a cefalunews.
Le sue due ultime “azioni” in Consiglio infatti piuttosto confortano il definirsi di una linea coerente con quanto reso ufficiale ai primi di gennaio a Crm (e di cui c’è traccia forse già il 28 novembre in un suo commento al “Consiglio Comunale del 26 novembre 2010” (http://www.qualecefalu.it/lac/node/3131):

(Inserito da Francesco Calabrese il Dom, 28/11/2010 - 00:08)
... Io ho deciso di candidarmi , dopo aver fatto solo politica di partito, per tentare di dare anche il mio modesto contributo e se ciò dovesse comportare la commissione di errori di valutazione, me ne farò una ragione perché non "vivo" di politica. Ma certamente sarò a posto con la mia coscienza e potrò dirmi e ripetermi che anch'io ho fatto a pieno la mia parte, per la mia città”.

Quale potrebbe essere la coalizione con cui si candiderebbe a Sindaco? Non certo il PD (fantasia sulla quali potrebbe magari - per un attimo - essersi soffermato prima degli stravolgimenti nella Giunta del Presidente della Regione)! E, dunque?
Ma è naturale: con il fratello, figlio della stessa madre!
D’altra parte, tra la Vicari e Miccichè c’è un amore-odio, ma quest’ultimo provocato soltanto dal non riuscire sempre a mettersi d’accordo su tutto (questa volta una qualche intesa sembra proprio ci sia).

Del Sindaco
e sulla coerenza del Sindaco (della cui mancanza anche in questo caso qualcuno l'accusa), vorrei ricordare la dichiarazione pubblica che fece, a Crm, il 27 dicembre del 2009: “Per me la vedo come qualcosa di inutile, comunque la collocheremo lo stesso”.
Vi vedrei piuttosto il dramma di un uomo lacerato tra la sua natura di cittadino che ancora ragiona col cuore (per cui Guercio è stato voluto bene dai cefalutani) e la sua natura di politico costretto a sceglire tra varie opportunità offerte dalle alleanze del momento (per cui Guercio è meno voluto bene dai cefalutani).

Dell’ing. Di Paola
Si può comprendere l’apparente paradosso tra una tanta disposizione ad un “realismo più realista di un re” - quando si tratti di accettare le offese compiute alla integrità del nostro Centro storico (“La Barbarie - 2°parte” http://www.qualecefalu.it/lac/node/3581) -, e una cotanta disposizione - però questa volta, poetica ed ideale - al sogno e al mito, a fronte di una ulteriore possibile alterazione della sua integrità (commento a “Un fotomontaggio approssimativo ...http://www.qualecefalu.it/lac/node/3452).

Peccato che mi richiami la logica (mi si consenta di riprendere una metafora che ho già usata) di quella tal donna che, rassegnata a restare sporca e trasandata, era però tutta eccitata all’idea di poter, per incanto, divenire più attraente indossando gioielleria la più vistosa, o - tanto è lo stesso - analogamente vistosa bigiotteria.

Eppure nel suo articolo del 30 dicembre sull’insabbiamento della Marina (http://www.qualecefalu.it/lac/node/3444), alcune sue parole mi avevano fatto pensare ad una sensibilità diversa (il grassettato è mio):
Ai riflessi, certamente, positivi che potrebbe avere l’avanzamento sul mare della spiaggia fa, però, da gravissimo contraltare quanto è avvenuto alla “MARINA”. Il fronte a mare della Città antica che, nel suo articolato sviluppo, sembrava affiorasse direttamente dal mare, oggi, alla fine del 2010, è notevolmente diverso da quello che, sinora, ha costituito una delle più straordinarie icone di Cefalù .
Una ampia e spessa lingua di sabbia è migrata sotto le case frapponendosi tra le mura della cortina ed il mare”.
“Solo a constatare quanto minima sia la profondità dell’acqua e quanto vasta sia la secca davanti alla lingua della nuova spiaggia, ci si rende facilmente conto di quanto, a breve, potrebbe cambiare quell’icona che, immortalata in tantissime cartoline e nelle sequenze di “Nuovo Cinema Paradiso”, ha pubblicizzato Cefalù nel mondo intero, almeno quanto la hanno pubblicizzato la Basilica Cattedrale e la Rocca
”.

All’ing. e amico, Di Paola (una delle “memorie storiche" di questa città) chiederei intanto se metterebbe la "Pietra" davanti la Cattedrale o sulla Rocca e infine (magari in un secondo momento, e se ne sa qualcosa) se ci potesse ricostruire il come si è arrivati alla “urbanizzazione” di quella che, al Convegno dell'11, il dott. Pes ha definito “la Collina della vergogna”!

Infine mi turba la considerazione che dalle nostre parti si ha di coloro che abbiamo voluto come Cittadini Onorari.
Se questa, oggi, è la reazione alla loro opinione, sulle sorti della nostra città, si dimostra come quell’atto (della consegna della Onorificienza, per ultimo a Tornatore) fu solo “propaganda”, “promozione”, sfruttamento della loro immagine” e nient’altro!

Anzichè maliziosamente pettegolare sulla tempestività o meno del loro intervento (addirittura ammiccando alla possibilità che possano esere stati "imbeccati") perchè non ci si chiede piuttosto come mai una Amministrazione, nel momento che sta per compiere atti di rilievo nel campo della politica culturale e dell’immagine della nostra città, non li interpella per primi?

Non mi stupisce , nel buio che avvolge questa città, che - dopo non aver mai avuto una politica culturale, e neanche sociale - essa si ritrovi oggi con un assessorato alla Cultura, a tutti gli effetti, “Vuoto”, occupato solo dalla prestigiosa immagine (e dico “solo immagine”) di un grande Maestro che però vive a New York e in altre grandi capitali del mondo (chissà se qualcuno ha informato, almeno lui, di questa storia)!

ritratto di Francesco Calabrese

Caro Pino può essere che

Caro Pino può essere che girando...girando...girando a ruota libera, ti stia girando pure un po' la testa? Ti invito a rileggere con più attenzione le mie dichiarazioni, fermandoti un po'senza girare. Quanto alle tue domande del 7 febbraio presto ti risponderò, anche se tu sai già cosa è stato fatto o non fatto, come sai già che la prima scadenza del 31 gennaio era stata fissata per la riorganizzazione della pianta organica dell'apparato amministrativo del nostro Comune. Scadenza rispettata, e rispetto al passato qualcosa si è già mosso. Ma se avrai pazienza ti dirò come la penso da Consigliere.
Con la stima e la simpatia di sempre.
Francesco Calabrese.

ritratto di Pino Lo Presti

Caro Francesco

In effetti la comprensione delle dinamiche diciamo "politiche" locali non è il mio forte; spesso infatti preferisco rinunciare a capirle.
Prendi la "giostra" delle mie parole come l'espressione piuttosto di un desiderio di capire ciò che mi viene difficile accettare e cioè la tua posizione, in merito alla questione in oggetto, nell'ultimo consiglio comunale; ti pensavo ... più "patriottico".
Con piacere ricambio la tua stima, sempre con simpatia per la tua persona.

ritratto di Saro Di Paola

CARO PINO,

se quanto hai scritto nell'esordio che mi riguarda, nonostante l'impersonale "si può comprendere", altro non fosse, e non sia, se non una tua personalissima lettura o interpretazione di una parte, soltanto, di quanto da me sostenuto sulle questioni del molo, della marina, dell’insabbiamento del fronte a mare e di quella che, per primo, ho definito "pietra del mito e della leggenda",
se tu non avessi concesso il beneficio della possibilità di comprensione di quello stesso quanto nel quale tu hai, pure, rilevato un "paradosso",
se tu quel"paradosso" non lo avessi definito "apparente",
avrei veramente di che riflettere sul mio modo di esprimermi,sulla mia capacità di farmi comprendere e, forse anche, sulla mia voglia di continuare a scrivere.
Caro Pino,
altro che "paradosso".
Altro che "sensibilità diversa"
La chiave di lettura di quanto ho scritto è una sola.
Per me è sempre la stessa.
E' la chiave del "REALISMO PIU' REALISTA DEL RE".
Quello che mi fa guardare alle cose per quello che sono.
Quello che mi fa chiamare le cose col loro nome.
Quello che mi fa cogliere le cose nel loro divenire.
Caro Pino,
"la donna è trasandata".
Perciò, a maggior ragione, NON POSSIAMO TRASANDARE NOI.
Noi non possiamo oltrepassare i limiti.
Noi non possiamo eccedere.
Noi non possiamo uscire dai termini.
Al riguardo, è, a mio giudizio, eloquente quel commento all’intervento di Rosario Fertitta
(www.laltracefalu.it/node/3812#comment-2334 ) nel quale ho scritto che :
“La Pietra non sarà una tragedia" COMUNQUE !
Sia "se non dovesse trovare spazio nel sito della Marina" e sia anche SE IN QUEL SITO DOVESSE TROVARE SPAZIO!
Caro Pino,
Noi non possiamo farci prendere dalla "eccitazione".
Sia da "gioelleria" e sia, anche, da "bigiotteria".
Siano esse "le più vistose" e siano, anche, le meno vistose.
NOI,NO!
Cefalutani, Cefaludesi e Cefaludesi Onorari,

Personalmente, dei CEFALUDESI ONORARI, HO LA MASSIMA CONSIDERAZIONE ED IL MASSIMO RISPETTO.
SONO DEGNO DI NOMINARLI, soltanto, PER L'ORGOGLIO che ho DI SENTIRLI MIEI CONCITTADINI.
Però, anche di fronte alla Loro opinione, NON FARO' RINUNCIA ALLA MIA.
MAI
Nè, MAI, riterrò LE LORO OPINIONI VERITA' ASSOLUTA.

Caro Pino,
è per me un piacere rispondere alle domande che mi hai posto.
La "Pietra" davanti alla Cattedrale ?
NO!
Io dal "DAVANTI ALLA CATTEDRALE" TOGLIEREI, pure, LE PALME !
La "Pietra" sulla Rocca ?
NO!
Non avrebbe, per me, quel “fascino del mito” che tu definisci “poetico e ideale” e che è l’unica ragione che mi fa condividere la scelta del molo per la collocazione della “Pietra”.

E’, anche, ad un’altra tua domanda che mi fa piacere rispondere :
Se al molo vi fosse stata la statua, Tornatore, nel suo capolavoro cinematografico, avrebbe scelto per la sua “Arena ….. di Paradiso” il molo e la marina di Cefalù ?
SI!
Non lo avesse fatto, SOLO PER LA PRESENZA DELLA STATUA, non sarebbe stato, e non sarebbe, quel GRANDE REGISTA E QUEL GRANDE UOMO DI CINEMA che Egli è stato ed è.
Nel ringraziarti della “memoria storica” di cui mi accrediti sono disponibilissimo a rispondere, ovviamente in altra occasione, alla tua domanda sulla “urbanizzazione” di quella che il dott. Pes ha definito “la collina della vergogna”.
Ne “so qualcosa”.

ritratto di Franco Giambelluca

Sul Sondaggio di CefaluNews

Sul sondaggio che anch'io ho tirato in ballo nel mio articolo.
Mi sembra un pò assurdo pensare che, anche nell'eventualità che il direttore di CefaluNews abbia inviato un questionario ad un numero limitato di persone, l'abbia fatto scegliendo le persone a favore o meno dell'iniziativa. Se Mario Macaluso avesse sposato la causa del Maestro Salvato questo blog sembra che abbia ordito una vera e propria battaglia contro questa utilizzando e/o interpellando, tra l'altro, per dare più forza alla causa, personaggi carismatici, che quando si tratta di battagliare contro qualcosa danno sempre la propria disponibilità. Anche questo metodo non mi sembra leale in una normale e rilassata dialettica.

ritratto di Saro Di Paola

NON TRASANDIAMO SEMPRE E SU TUTTO

Per avere aderito alla esplicita richiesta di essere consultati sulle problematiche sulle quali Cefalunews avrebbe richiesto il parere dei lettori, sono uno dei lettori che ha ricevuto la mail dal giornale telematico per esprimere il mio voto sulla collocazione della statua di Ruggero.

Ieri mattina, quando ho letto l'esito del "sondaggio", non avendo espresso il mio voto, ho controllato la posta per verificare se mi fosse arrivata la relativa mail.
Ho trovato la richiesta con indicata l'ora entro la quale si sarebbe dovuto inviare il voto che, se non ricordo male, era fissata alle 6,30 della stessa mattina.

Anche per tale motivo, sul "sondaggio" di Cefalunews, la penso come Franco Giambelluca.
Mi verrebbe da dire : NON TRASANDIAMO SEMPRE E SU TUTTO!
Di Franco Giambelluca condivido, quasi per intero, anche l'articolo sulla "PORTA REGUM" di Pomodoro.

ritratto di Giuseppe Aquia

Caro pino ti ricordo che non

Caro pino ti ricordo che non sono piu' il presidente Dell'ntinna a mari !!! purtroppo non sono a cefalu'ma non c'entra niente quello che dici con micciche o mio cugino!!!!! non sono personalmente d'accordo con l'ubicazione della statua a piazzamarina ma e' solo il mio modesto parere !!!!!quando torno posso spiegarmi!!! Cmq ti invio i miei personali complimenti hai ragione continua così ma non entrare sul personale non c'entra

ritratto di Giuseppe Aquia

Caro saro di Paola mi

Caro Saro di Paola mi stranizza che tu uomo dabannamura preferisci piazzamarina per la statua e non cercare di valorizzare quella zona così bella che va dalla fontana sinu all'acquiciedda. Non sarebbe bello ed anche piu' normale valorizzare questi posti così belli e così abbandonati? se proprio alla marina allora mettetela dietro dove passa la stradina sul mare così valorizerebbe questo percorso che va dalla marina al porto.

ritratto di Saro Di Paola

CARO PEPPE,

in più commenti su questo blog e in un intervento a Radio Cammarata,
ho spiegato le ragioni per le quali "mi affascina" l'idea della "Pietra del mito" al molo.

La questione, dal mio punto di vista, non si pone in termini di valorizzazione del luogo e, neanche e meno che meno, della pietra.

Dal mio punto di vista, la pietra al molo affinché
LA PIETRA DELLA LEGGENDA stia NEL LUOGO DELLA LEGGENDA.
Quella che, almeno a me, spacciata per "storia", è stata raccontata sin da bambino.
Quella che, almeno a me, spacciata per "storia", è capitato di ascoltare dalla bocca delle guide turistiche.