Da Radio Cammarata "Oggi parliamo di..."

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A Radio Cammarata si è parlato di “strisce blu”, della "Posta vecchia", della vicenda “affittopoli” e del "Porto"e altro.

Puntata ricca di contenuti, quella odierna, della consueta trasmissione domenicale “Oggi parliamo di… “, condotta, come di consueto, da Armando Geraci.
Per parlare dei temi di scottante attualità politica che interessano, in maniera notevole, l’opinione pubblica cittadina era presente in studio soltanto il Capogruppo del Partito Democratico, Rosario Lapunzina.

In apertura di puntata il conduttore ha lamentato pubblicamente il fatto che nonostante avesse invitato sia l’assessore Bonaviri, sia l’assessore Torcivia, in rappresentanza dell’amministrazione comunale, nessuno dei due ha ritenuto di dover partecipare alla trasmissione. Infatti il primo, alcuni giorni fa ha declinato l’invito a causa di altri impegni; il secondo, nonostante avesse dato la propria disponibilità, non si è presentato negli studi di Radio Cammarata.
Per tale ragione il Consigliere Rosario Lapunzina, capogruppo in consiglio comunale del P.D., si è trovato da solo a dover discutere di alcune importanti tematiche che coinvolgono la vita cittadina e che sono tornate di stretta attualità grazie al fatto che il Partito Democratico ha chiesto che di alcuni di essi si occupasse il Consiglio Comunale, presentando delle richieste di punti da porre all’Ordine del giorno dei lavori consiliari. Dal dibattito che ne è seguito, e al quale sono intervenuti telefonicamente il geometra Nicchi e l’ex assessore della giunta Guercio, Rosario Fertitta, sono emersi degli elementi di grande interesse.
Riportiamo, in estrema sintesi, le notizie più importanti che sono venute fuori dalla discussione sulle varie tematiche affrontate:

Strisce blu e parcheggi a pagamento: La vicenda legata alla presunta illegittimità delle zone di sosta a pagamento, le cosiddette strisce blu, è diventata di grande attualità nazionale dopo che la trasmissione televisiva “Le iene” ha mandato in onda un servizio nel corso del quale si argomenta l’illegittimità di ciò che molti comuni italiani fanno, concedendo a società private la gestione proprio delle cosiddette “strisce blu”. Il Consigliere Lapunzina, intervenendo sull’argomento, ha dichiarato che il P.D. ha chiesto l’inserimento della questione all’ordine del giorno di questa sessione dei lavori consiliari, a seguito di numerosi pronunciamenti di diversi Giudici di Pace di Roma, Bari, Lecce e Palermo che hanno ritenuto illegittime “le strisce blu” in quanto violerebbero l’art.7, comma 6 del Codice della Strada.
Il Capogruppo dei Democratici ricorda, inoltre, che questo è solo un aspetto della questione “strisce blu” a Cefalù. Infatti, L’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici, alcuni anni fa, dichiarò “non corretta” la procedura seguita dall’Amministrazione Vicari che, a pochi mesi dalla scadenza del suo secondo mandato, affidò alla ditta che attualmente gestisce il servizio, per una durata di ben 9 anni, la gestione delle aree di sosta a pagamento. L’esponente democratico procede ricordando che l’attuale Giunta Guercio, all’inizio del suo mandato, una sera, attorno alle 21, fece un “proclama” ai microfoni di Radio Cammarata, per annunciare che aveva deciso di revocare la concessione. Tuttavia, come avrebbe dovuto ben sapere l’Amministrazione, l’unico organo che avrebbe dovuto revocare ala procedura era il responsabile del servizio; per cui la ditta ha fatto ricorso al T.A.R e il comune è stato sconfitto. Il Capogruppo prosegue, inoltre, rilevando che ci sono altre cose che non vanno nella vicenda. Ad esempio rivela di aver presentato un esposto all’Autorità giudiziaria e all’Assessoreto Territorio ed Ambiente per denunciare il fatto che le strisce blu che si trovano al Lungomare non hanno avuto l’autorizzazione da parte del demanio marittimo. Spiega, infatti, che il Lungomare è un’area demaniale che è stata data in concessione al Comune di Cefalù. In tale concessione (l’ultima è del 2005) si dice che deve essere usato come strada ma non può essere usato come zona per i parcheggi a pagamento ,
In merito alla discussione interviene, telefonicamente, l’ex assessore della Giunta Guercio l’Avv. Rosario Fertitta, il quale precisa che, circa la questione del ricorso al T.A.R, il Comune non ha perso la causa ma si è ritirato, per non essere costretto a pagare le spese legali, e dice di ritenere incomprensibile come da parte del Comune si possa fare un errore cosi “marchiano”. Dichiara, inoltre di ritenere “una scorrettezza mostruosa” il fatto che l’Amministrazione Vicari, a pochi mesi dalla scadenza del mandato, vincolasse Cefalù ad avere le strisce blu per ben 9 anni e rivela che nel periodo quando egli ricopriva la carica di assessore stava lavorando, insieme alla dottoressa Manta (l’ex Segretario comunale, n.d.r.) alle procedure per ottenere la revoca della gara. Sostiene che gli sarebbe piaciuto chiedere all’Assessore Torcivia (qualora fosse stato presente) come mai l’Amministrazione Guercio non ha fatto più nulla, non dando alcuna risposta al pronunciamento dell’ L’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici che aveva segnalato l’illegittimità della procedura seguita.
Il Consigliere Lapunzina, a questo punto, riprende la parola e dichiara che, a suo modo di vedere, l’Amministrazione Guercio non è più intervenuta nella vicenda perché ha al suo interno una componente (rappresentata dal Vice sindaco Corsello e dall’Assessore Torcivia) legata alla precedente amministrazione Vicari. Prosegue, inoltre, affermando che è grave che il sindaco non abbia sostituito il responsabile del servizio che, come ha sostenuto lo stesso primo cittadino, “si è rifiutato di revocare la gara” ed è grave che non ci siano gli spazi di sosta libera in numero uguale a quelli di sosta a pagamento (come stabilito dalla Corte di Cassazione); che siano installati dei parcometri che non danno resto, che le strisce blu siano all’interno della carreggiata ( circostanza vietata dal Codice della Strada) e, infine, fa un annuncio: il Ministero delle infrastrutture, con un recentissimo parere emesso nel mese di febbraio, ha stabilito che non possono essere date percentuali delle multe ai privati (come invece avviene a Cefalù)
Il Partito democratico su questo, e su tutti gli altri aspetti della vicenda, presenterà in Consiglio Comunale un atto di indirizzo per cercare, finalmente, di porre la parola fine su questa annosa questione che interessa tutti i cittadini.

Area dell’ex edificio delle poste:

Il Consigliere Lapunzina inizia ricordando che l’Amministrazione Vicari aveva presentato il cosiddetto “progetto Tuzzolino” che prevedeva la riqualificazione dell’edificio, che avrebbe dovuto essere destinato a centro di aggregazione per i giovani, e strutture polivalenti, a tale scopo era stata fatta una trattativa con le poste ed era stato stabilito che il Comune avrebbe acquistato l’area per il prezzo di euro 438.988,36. Nel giugno del 2009 le Poste Italiane hanno inviato una lettera per invitare all’asta pubblica il Comune di Cefalù ma l’Amministrazione Guercio non ha risposto.
Solo tardivamente il sindaco ha scritto alle poste ma ormai l’area era stata venduta ai privati.
Il Partito Democratico anche in questo caso intervenne con una interrogazione e l’Amministrazione rispose che avrebbe presentato una variante al vigente Piano Regolatore Generale. E’ da dire che il Piano Particolareggiato, come pure le direttive del nuovo piano prevedevano la demolizione dell’immobile ma, il primo è scaduto e le seconde non hanno valore vincolante in quanto il nuovo P.R.G. non è stato ancora approvato. Quindi l’unico modo è presentare una variante all’attuale Piano Regolatore per espropriare l’area e ristrutturare l’immobile. Nonostante gli impegni presi l’Amministrazione Guercio non ha fatto nulla. L’esponente democratico prosegue affermando che soltanto ora, dopo che il P.D. ha voluto che la questione approdasse in consiglio comunale, veniamo a sapere che l’Amministrazione aspetta ancora, incredibilmente (dopo ben 2 anni), un certificato del Genio Civile. A questo punto i Democratici hanno chiesto che – sulla vicenda – venga a riferire in aula il nuovo responsabile dell’Ufficio Urbanistica, l’ingegnere Ivan Joseph Duca. La prossima settimana l’argomento sarà trattato dal Consiglio Comunale e così sarà possibile constatare quali reali possibilità ci sono per fare in modo che i cittadini di Cefalù rientrino in possesso dell’area.
Su una domanda fatta, telefonicamente, dal geometra Nicchi, Rosario Lapunzina chiarisce che nel lontano 1952 – 1953 il Consiglio Comunale del tempo decise di dare gratuitamente un area della villa comunale alle poste. Un'altra parte sarà poi Ceduta all’allora S.I.P. per costruire la centrale telefonica. Nel 1961 il sindaco di allora cede l’area alle Poste ma, a differenza di ciò che si farà con la S.I.P, non viene posto alcun vincolo, nell’atto notarile, in base al quale l’area sarebbe dovuta tornare al Comune in caso di dismissione dei locali.

Vicenda “affittopoli”

Il Conduttore della trasmissione introducendo il punto in discussione, sulla base di ciò che accade per ora a Roma e a Milano ha voluto definire la questione con il nome di “affittopoli” o “svendopoli”. Vediamo di cosa si tratta:
Tra gli altri punti chiesti all’ordine del Giorno del consiglio Comunale, da parte del Gruppo del Partito democratico, vi era la relazione, da parte del responsabile dell’Ufficio Patrimonio, sui beni comunali attualmente dati in concessione a terzi, sia a titolo gratuito, sia a titolo oneroso, in applicazione di un articolo del nuovo Regolamento per la Concessione in uso dei beni comunali.
Da tale relazione è venuto fuori che durante le Amministrazioni Vicari molti beni Comunali sono stati concessi in comodato gratuito ed altri con dei canoni annuali del tutto irrisori.
Il consigliere Lapunzina snocciola alcuni esempi: I locali del “Circolo Unione” dati in affitto al canone di 3.000 euro l’anno (250 euro al mese); i campi di calcetto, concessi per venti anni a 2.389,52 euro l’anno; i campi di tennis, anch’essi concessi per venti anni, alla cifra di euro 1.137,42 l’anno. In aggiunta a questo vi sono anche altri locali, dati in comodato gratuito, e per i quali il Comune si è assunto, perfino, l’onere di pagare la luce, l’acqua e il telefono. C’è poi il caso dei locali della ex scuola elementare di S. Ambrogio ceduta gratuitamente alla Fondazione san Raffaele, la quale, invece paga migliaia di euro al mese per l’affitto dei locali di via San Pasquale o l’esempio dei locali di Corso Ruggero, ceduti gratuitamente all’Ente Parco delle Madonie, per il quale il Comune Paga anche la luce e l’acqua. Per il Capogruppo del P.D. questa è una situazione insostenibile ed è ingiusto che ciò accada nel momento in cui, nella nostra città, tante famiglie che hanno scarse disponibilità economiche vivono con il costante incubo di trovarsi l’ufficiale giudiziario dietro la porta.
Rosario Lapunzina ritiene anche sbagliato il comportamento del sindaco Vicari perché – a suo dire – non è possibile dare in concessione degli immobili comunali per un periodo così lungo e con canoni così bassi.

Porto

Nel corso della trasmissione si accenna, brevemente, all’incredibile vicenda della banchina del porto che rischia di crollare da un momento all’altro.
A giudizio del Capogruppo del P.D. è inconcepibile che, a distanza di due anni, l’Amministrazione non sia ancora riuscita ad ottenere un finanziamento da parte della Regione. A parere dell’esponente democratico – infatti – Cefalù ha diritto ad avere il finanziamento ciò è dovuto all’improvvisazione dell’Amministrazione Guercio.

In Conclusione di puntata l’impeccabile conduttore, Armando Geraci, ha ricordato che di alcuni di questi argomenti, ed di altro, si parlerà nella prossima riunione del Consiglio comunale, che si terrà mercoledi 9, alle ore 20.00, che sarà trasmesso, come sempre, dai microfoni di Radio Cammarata.

ritratto di Angela Di Francesca

???

ehi...salve!ci sono pure io, eh!:)Va bene che oggi avevo espresso la mia perplessità su quanto in una trasmissione più che altro di temi di attualità locale potesse interessare il tema femminile, ma insomma...dato che sono stata invitata, l'8 marzo è vicino, qualche considerazione sulla tematica femminile l'ho fatta, saltare completamente il mio intervento e la mia presenza non mi sembra carino....
e mi sembra un'ulteriore conferma di quanto l'argomento "rapporto uomo/donna" e "tematica femminile" sia del tutto indifferente ai più.
Almeno, volendo limitare tutto all'ambito locale, avreste potuto riferire sulla questione della toponomastica, sul fatto che a Cefalù da tempo non si intitolano strade a donne, sul fatto da me più volte segnalato che anche quelle che ci sono non hanno le targhe.

ritratto di Pino Lo Presti

Cara Angela

Da tempo, di fronte alla impossibilità di "riferire" quanto nelle varie sedi ed occasioni si discute a Cefalù, in maniera completa, abbiamo lasciati liberi i "volontari cronisti" di occuparsi del "caso" che a loro sembrava - anche soggettivamente - più interessante.
In questo caso il cronista ha fatto un lavoro certamente impegnativo; come rimproverarlo di non avere fatto di più?
Personalmente ritengo la festa dell'8 marzo una occasione importante per parlare del ruolo della donna nella nostra società; ancor più oggi data una certa deriva "consumista" evidenziata dalla recente cronaca.
Proprio per l'8 marzo stavo preparando un mio contributo, sono certo che non farai mancare il tuo.
Inoltre ti ricordo che chiunque - quindi anche tu - può integrare gli inevitabili "vuoti informativi" de laltracefalù con un proprio intervento.
Certo in questo caso sarebbe stato imbarazzante per te riferire di quanto tu stessa avevi detto in trasmissione, ma con uno sforzo di estraneazione - la correttezza non ti mancherebbe in questo - perchè nò avresti pure potuto tu stessa farne un sunto. (vale per la prossima)

Un rilievo comunque va fatto al nostro cronista: poteva almeno citare gli altri argomenti trattati e da chi lo erano stati.
Con affetto e stima

ritratto di Angela Di Francesca

no problem

dai, io l'ho fatto rilevare perchè nel leggere sono rimasta sorpresa dell'assenza anche di un cenno, e mi è venuto naturale intervenire, ma non è un problema:),Come si dice in dialetto:"Tutti chisti vulissiru essiri i problemi!". Vedetelo giusto come una precisazione... PS. Il relatore dell'articolo per stavolta non sarà frustato...mi accontento se per l'8 marzo starà venti minuti in ginocchio sui ceci!:) vedete come sono buone le donne...

ritratto di Pino Lo Presti

condivido

la tua sentenza a carico del cronista