IL COMUNE COL POTABILIZZATORE come TOTÒ CON LA FONTANA DI TREVI ?

ritratto di Saro Di Paola

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(un ragionamento terra terra)

http://www.youtube.com/watch?v=GcDVk-zH38w

Il Comune di Cefalù, quando il 29 aprile del 2009, ha ceduto alla APS il servizio e gli impianti idrici cittadini non era proprietario del potabilizzatore di Santa Barbara.

Il Comune di Cefalù diventerà proprietario di quel potabilizzatore soltanto quando finirà di pagarlo alla “Sorgenti di Presidiana”, cioè, dopo 25 anni dalla sua entrata in funzione.

Il Comune di Cefalù, il 29 aprile del 2009, NON HA, pertanto,
“VENDUTO” IL POTABILIZZATORE ALL’APS.
NON AVREBBE POTUTO VENDERGLIELO!

È la RAGIONE A DIRLO.
Prima del Diritto!

Il Comune di Cefalù che, nel gennaio 2011,
comunica o “fa apprendere” alla “Sorgenti di Presidiana” che, a partire dal 29 aprile del 2009,
sarà L’APS a finire di PAGARE IL SUO CONTO per il potabilizzatore,
DI FATTO,
comunica o “fa apprendere” alla “Sorgenti Presidiana” che,
DI FATTO,
HA “VENDUTO” ALL’APS quel potabilizzatore che,
DI FATTO e PER DIRITTO,
ALL’APS non aveva potuto vendere nel 2009.

Ma può il Comune di Cefalù “vendere” un BENE che NON è NELLA SUA DISPONIBILITA'?
A mio giudizio, NO!

A meno che il Comune di Cefalù non voglia fare col potabilizzatore come TOTÒ ha fatto con la FONTANA DI TREVI!

Saro Di Paola, 21 marzo 2011

ritratto di Pino Lo Presti

Cosa avrebbe dovuto

fare il Comune quando ha ceduto gli impianti alla Aps: quello che ha fatto?
E cioè continuare pagare intanto la Presidiana e poi sperare (cosa oggi sempre più disperata) di farsi restituire i soldi dalla Aps, accollandosi di fatto gli oneri e rischi di fare il passa-soldi?
Oppure non passare, sulla base di questo vincolo, gli impianti alla Aps?
O cosa?
(davvero senza polemica)

ritratto di Saro Di Paola

LE MIE RISPOSTE

Caro Pino,
a giudizio di uno come me che non è "Uomo di Diritto",
il Comune di Cefalù, prima di cedere gli impianti all'APS avrebbe dovuto interrogarsi e darsi una risposta sul contratto di projet financing che aveva stipulato con "Sorgenti Presidiana".
Un contratto con il quale la "Sorgenti" si era impegnata a realizzare, come aveva realizzato, il potabilizzatore ed il Comune, non un suo avente causa, a pagare la bolletta della potabilizzazione per 25 anni a partire dalle messa in esercizio dell'impianto.

Il gestore-concessionario del servizio di potabilizzazione di Cefalù, proprio per avere realizzato il potabilizzatore col sistema del projet financing, nell'ambito dell'ATO, non è, infatti, nelle stesse condizioni del gestore-concessionario AMAP che, la Legge Galli SALVAGUARDA.

Parafrasando la domanda di "Decio Cavallo" a Totò :

CHI HA COSTRUITO IL POTABILIZZATORE che gestisce la "Sorgenti"?
La "Sorgenti Presidiana" con fondi propri.

CHI HA COSTRUITO, invece, GLI IMPIANTI DEL SERVIZIO IDRICO (o almeno gran parte degli stessi) che l'AMAP gestisce ?
I Comuni che da quegli impianti sono serviti.

La domanda che il Comune si sarebbe dovuto porre, ovviamente, nella ipotesi che il comma 1f dell'articolo 4 della Legge Galli che definisce il SERVIZIO IDRICO INTEGRATO come
"l'insieme dei servizi pubblici di captazione, adduzione e distribuzione di acqua ad usi civili, di fognatura e di depurazione delle acque reflue"
lasciasse dubbi sulla possibibilità, o sulla necessità, di escludere dalla cessione all'APS il servizio di potabilizzazione.

A proposito dei "RISCHI" :
Ma tu pensi che la "Sorgenti Presidiana" avrebbe realizzato il potabilizzatore se il suo interlocutore fosse stato APS ?
Ma tu pensi che la "Sorgenti", o chiunque altro, avrebbe realizzato l'impianto se non si FOSSE SENTITA GARANTITA da TUTTI I RISCHI, come si è sentita garantita dal PATNER "COMUNE DI CEFALU'" ?

Come ho detto ieri a CRM il mio auspicio di utente è che L'APS NON FALLISCA e che possa onorare col pagamento le fatture di potabilizzazione che il Comune di Cefalù ha emesso in quella partita di giro con la "Sorgenti Presidiana" il cui interlocutore non può che essere il Comune di Cefalù.

Non si tratta, a mio giudizio, di un "passaggio di soldi" tra APS e "Sorgenti" attraverso il Comune.
Non è un passaggio di soldi tortuoso e fine a sè stesso o, peggio, finalizzato a GARANTIRE LA "SORGENTI".

E' una PARTITA DI GIRO che si è concretizzata come tale, IN PRIMIS, a seguito di UNA OBBLIGAZIONE che, col projet financing,il Comune si è assunta nei confronti della "Sorgenti"che gli ha REALIZZATO IL POTABILIZZATORE e, IN SECUNDIS, per avere ceduto ad altro privato il servizio idrico integrato.

Credo di conoscerti abbastanza per permettermi di pensare che le tue domande siano state alimentate da vis polemica.
Grazie per le domande.

ritratto di Rosario Fertitta

Caro Saro, la complessità

Caro Saro,
la complessità della vicenda è già oggetto di attenzione giudiziale se è vero, come è vero, che la Sorgenti Presidiana ha promosso un giudizio innanzi il Tribunale Civile di Cefalù chiamando in causa il nostro Comune il quale, a sua volta, ha chiesto l'integrazione del contraddittorio con la A.P.S. SpA.
Pertanto ogni eventuale dissertazione in punto di diritto appare, a mio modesto avviso, inopportuna stante la pendenza del giudizio nel quale le parti sono degnamente rappresentate dai loro procuratori.
E, proprio per quanto sopra, mi è apparsa ancor più inopportuna quella lettera pubblicata da Sorgenti sulle testate telematiche e finanche sulla carta stampata ove ha annunciato (quasi...minacciato...) di sospendere la potabilizzazione se entro il 31 marzo il Comune di Cefalù non salderà quanto asseritamente dovuto.
Uno strano modus operandi, visto che prima ci si rivolge alla GIUSTIZIA per far valere i presunti propri diritti e poi si dichiara, unilateralmente e prima ancora di ogni decisione del Giudice, di sospendere la potabilizzazione se.....
Personalmente ritengo che tale (minacciata) ipotesi resterà disattesa viste la gravissime conseguenze che potrebbero derivarne.
La Tua riflessione, però, mi appare quasi come una sentenza....
Con la stima di sempre.

ritratto di Saro Di Paola

SENTENZA ?

Caro Rosario,
per le sentenze definitive occorrono, se non sbaglio, tre gradi di giudizio.
Figuriamoci se possa minimamente pensare che la mia riflessione, o le mie riflessioni, possano esserlo.

Di quello che tu hai definito "strano modus operandi della Sorgenti Presidiana" è la società medesima ad assumersi ogni responsabilità.
IN TUTTE LE SEDI !

Parafrasando Totò che, scambiato per Pasquale, aveva ricevuto sonorosissimi schiaffi da un tizio che lo aveva incontrato, mi verrebbe da dire :
"E che me frega a me...... mica sò Pasquale io".

Così come ogni responsabilità sul modus operandi dell'Amministrazione che, a me pare, non meno "strano" - mi riferisco alla "comunicazione" fatta alla "Sorgenti" di "rivolgersi all'APS"- è l'Amministrazione medesima ad assumersele.
IN TUTTE LE SEDI !

Un fatto è, assolutamente, certo :
NON POTREMO ESSERE I CITTADINI DI CEFALU' A PAGARE.
Neanche indirettamente!
Mi pare che, almeno su tale fatto, non si debbano aspettare sentenze.

Quanto alla "minacciata sospensione" del servizio di potabilizzazione, per un verso,
mi vengono in mente i latini che dicevano
"AD IMPOSSIBILIA NEMO TENETUR"!

Per altro verso mi tornano in mente tutte quelle battaglie che la politica ha condotto contro il potabilizzatore "FUORI LEGGE" per la mancanza della cosiddetta "AUTORIZZAZIONE SANITARIA" all'impianto.

Quella mancanza di AUTORIZZAZIONE, o di "CERTIFICAZIONE" che sia stata definita quasi i due sostantivi siano sinonimi,
per la quale la politica ha, pure, detto che
-sono parole testuali-
"L'UNICA STRADA -che il sindaco Guercio avrebbe dovuto percorrere- PER TUTELARE LA SALUTE DEI CITTADINI E' LA REVOCA DELL'ORDINANZA DI POTABILIZZAZIONE - quella emessa dalla Vicari-".

Al riguardo, non pensi che la minacciata chiusura del potabilizzatore, possa costituire
LA PIU' PROPIZIA DELLE OCCASIONI PER RESCINDERE IL CONTRATTO CON LA SORGENTI per una potabilizzazione oltre che "inutile", "onerosissima" per noi utenti ?

Con la stessa tua stima.