Il Giornalista Enzo Cesare - Sulla "Pietra della Memoria"

ritratto di Staff

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Lettera aperta al Sindaco, all'Amministrazione e al Consiglio comunale di Cefalù.

Come ho avuto modo di anticipare domenica mattina a Radio Cammarata, con la presente nota spero di dare il mio modesto contributo alla soluzione del delicato problema relativo alla individuazione del sito dove installare la statua di Ruggero II, realizzata dallo scultore Salvo Salvato.
Ritengo infatti utile e opportuno che l'Amministrazione comunale disponga la realizzazione di una sagoma della "Pietra della Memoria", da esporre temporaneamente sul molo della Vecchia Marina,
attualmente il solo posto ufficialmente indicato per il montaggio della pregevole scultura.
Sistemazione questa pensata dall'autore, autorizzata dalla Sovrintendenza, ma accolta negativamente da qualificati esponenti del mondo della cultura, con delle riserve anche da parte di esponenti dell'Amministrazione, del Consiglio comunale e dell'opinione pubblica locale.
Al di là dell'apprezzabile dibattito che si è sviluppato sul luogo prescelto per la sua fruizione, la validità artistica dell'opera non è mai stata messa in discussione.
L'esposizione della "fittizia" scultura (possibilmente da approntare con una struttura lignea, di dimensioni rispondenti all'originale e con il previsto basamento) nel suggestivo e pittoresco angolo del centro storico di Cefalù potrà offrire tangibili elementi di giudizio sull'impatto visivo che l'opera avrà sui luoghi.
Tale verifica - che si può effettuare con una spesa irrisoria - potrebbe risultare utile a quanti dovranno o vorranno esprimere dei pareri e a coloro i quali dovranno decidere la definitiva installazione del tanto atteso monumento dedicato al fondatore del Duomo di Cefalù.
Grazie per l'attenzione.
Enzo Cesare

ritratto di Salvatore Culotta

Una breve osservazione

Vorrei concisamente far notare ad Enzo che esistono ormai mezzi di indagine e valutazione meno ingombranti e costosi.
Ritengo inoltre che il prof. Salvato, nella fase di studio, abbia già prodotto e si sia avvalso di ogni strumento utile
( grafico, fotografico etc.) per arrivare alla sua decisione, e, se facesse conoscere questa parte del suo lavoro, non ci sarebbe necessità di fare alcunchè.

ritratto di Pino Lo Presti

Caro Totò

Non esiste evidentemente niente al riguardo.
Per quanto l'artista affermi di aver "pensato" l'opera proprio per quel luogo, non ha ritenuto di fare alcuno studio preparatorio, grafico o di altro tipo, finalizzato a rendere anche agli occhi degli altri percepibile la ambientazione della sua Opera (o di verificarla lui stesso); evidentemente contando solo sulla qualità di visione della propria mente.
Questo d'altra parte, è da dire che, se è un difetto, appartiene a moltissimi artisti.
Devo dire comunque che mi riesce difficile comprendere come la Sovrintendenza abbia potuto valutare l'impatto ambientale dell'opera senza alcuno elaborato al riguardo; evidentemente c'era un rapporto di estrema fede nell'Autore, come, da parte di molti, qui, nei confronti di un "progetto culturale" che, anche questo, è risultato solo nella mente dell'artista ed accessibile solo attraverso le sue dirette parole.
Ma, d'altra parte, estasiati da quel "Volto (di Ruggero)" non ci si chiede altro che di essere anche noi "Salvati", culturalmente, turisticamente ed economicamente e quant'altro giace respresso nel fondo delle nostre frustrazioni di cefalutane.

ritratto di Salvatore Culotta

Caro Pino Non ritengo certo

Caro Pino
Non ritengo certo un difetto basarsi sulla propria intuizione ma se si vuol operare tra la gente bisogna pur offrire qualcosa che convinca della bontà della propria "visione".

ritratto di Giuseppe Aquia

eccellente se viene provata

eccellente se viene provata anche in altre zone e non solo su quella caro cesare la tua idea è bella. Ma valutiamo anche altri posti più suggestivi e da valorizzare!!!!!!!!!Non facciamo sempre i salvatori della patria!!!! stile l'importante che vada messa li!!!!

ritratto di Leonardo Mento

La "Sagoma" del buon senso

quello che propone Enzo Cesare mi sembra una proposta di sano buon senso, che potrebbe permettere,anche a quelli come me che considera il molo luogo non adatto alla collocazione della statua, di riconsiderare le proprie posizioni sulla base dell'impatto della sagoma nel contesto della marina e delle nostre valutazioni. Inoltre la sagoma permetterebbe di poter "sperimentare/verificare/trovare" siti/luoghi diversi che forse meglio potrebbero adattarsi alla "mole" della statua.

ritratto di Mauro Caliò

se proprio si dovesse

fare una simulazione, io preferirei quella dal vivo, per la quale forse si potrebbe coinvolgere il laboratorio dell'istituto d'arte.
La simulazione grafica o al computer, se anche dà un'idea dell'inserimento dell'opera nel contesto, è forse più apprezzabile dagli addetti ai lavori, che hanno comunque una certa dimestichezza con dimensioni e proprzioni.
Le persone non abituate a questo tipo di attività non avrebbero la necessaria percezione delle dimensioni reali e del vero rapporto visivo dell'opera e del contesto. Basti pensare che l'occhio umano è in continuo movimento e che quindi il reale campo visivo va sempre al di la di quello che può essere rappresentato in un fermo immagine.
Mauro Caliò

ritratto di Giuseppe Aquia

PROVIAMOLA ALLA "FUNTANA"

Mauro visto che sei il presidente di lega ambiente intestati una battaglia giusta di valorizzazione della fontana fai provare la statua originale alla fontana un posto bello e molto suggestivo inoltre potrebbe essere valorizzata la nostra "funtana"se non sapete dove la funtana chiedetelo a saro di paola

ritratto di Salvatore Culotta

Una visione

Chiedo anticipatamente scusa a tutti ma credo non sarebbe male gettare su un problema divenuto serioso una ventata di sorrisi che potrebbero venire dall’immaginare uno stuolo di persone ( e magari la banda ) che porta in processione un simulacro dipinto sostando in varie “ stazioni” di una singolare Via Crucis, giusto il tempo necessario per farsi una fotografia, e poi via per un’altra fermata.
Ho già chiesto scusa e garantisco che non voglio prendermi gioco delle buone intenzioni di chi esprime le sue idee, ma mi e vi chiedo : perché si è arrivati ora a dover escogitare pratiche che, per buona norma, si mettono in campo “ prima “ ?
E perché se ne deve far carico la collettività? Sarebbe forse utile chiedere un intervento del diretto interessato in questo dibattito.

ritratto di Pino Lo Presti

Ciò che non si comprende

E' la ostinazione, da parte di alcuni, a volerla proprio mettere lì sul Molo.

Gli unici argomenti a favore sono stati: mio nonno mi raccontava che lì era sbarcato Ruggero! Oppure: l'autore l'ha pensata lì

nota:
Al riguardo è bene ascoltare l'Audio n° 2 e 3 del "Ad Memoriam" (http://www.laltracefalu.it/node/3868). Alla fine non c'è conferma di chi sia stato ad indicare quel preciso posto; si sa solo che la Vicari la voleva collocare appoggiata agli archi di Culotta e che questi ha detto di no.

Contro:

a) - Si è fatto un ragionamento di prudenza: occorre restaurare tutte le mura megalitiche e procedere ad un restauro di tutto il Centro Storico; occorrerà quindi fare un Piano. Solo questo conterrà i criteri in base ai quali valutare cosa può o non può essere compatibile con i luoghi dello stesso Centro Storico.

b) - si è fatto un ragionamento di congruità, secondo il quale i requisiti "scenografici" che necessitano alla statua sono identici anche a piazza C. Colombo (approdo, porta di ingresso alla città e rapporto visule con la cattedrale)

c) - se ne potrebbe fare uno anche di opportunità: visto che comunque la città è divisa perchè non metterla in un luogo in cui non ci sono resistenze e in cui persistono le caratteristiche di ambientazione scenografiche "necessarie" all'Opera?

Ma, nò, il futuro culturale, turistico ed economico di Cefalù dipende tutto dal metterla lì al Molo!

Chi ne sta facendo una questione politica o di bandiera non mi risulta siano quelli "contro" ma quelli "a favore" che guardano alla questione "immedesimandosi" ciecamente e totalmente nei panni dell'Autore, dimenticandosi altrettanto totalmente ogni responsabilità di difesa, da una possibile ulteriore compromissione, dei luoghi, degli spazi e della immagine del nostro Centro Storico già così compremessi, auto-assolvendosi da questo dovere con un semplice ed irresponsabile: "ma a me mi piace"!

Lo strano convergere, tra i favorevoli, di certi ex "rifondazione-comunista" con i vicariani doc probabilmente sta in certi, neanche tanto antichi, sposalizi.

ritratto di Salvatore Culotta

Caro Pino

Riconosco, con piacere,di non essere mai stato,nelle poche
cose che ho scritto così chiaro come lo sei stato tu in questo tuo ultimo intervento.Grazie

ritratto di Giuseppe Aquia

D'ACCORDO

Caro pino il tuo commento è eccezionale come sempre ma quelli a favore sono sempre quelli che stanno con 2 piedi in una scarpa