Pedaggi autostradali, Caputo lancia la campagna per non pagarli

ritratto di Gianfranco D Anna

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“Imporre il pagamento di un pedaggio nelle arterie cittadine e inserirlo nelle tratte autostradali sino ad oggi a transito libero, non è soltanto illegittimo ma determina un ulteriore aggravamento della pressione economica sui nuclei familiari siciliani, in un momento di gravissima crisi economica ed imprenditoriale, senza precedenti”.
Lo dice il deputato regionale del Pdl Salvino Caputo. Che aggiunge: “Chiederemo al Governo regionale di intervenire presso il Ministero della Economia e presso quello delle Infrastrutture per revocare il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che impone sulle arterie autostradali A 19 e 29 la tassa di 1.50 euro”.
Caputo, presidente della Commissione Parlamentare Attività produttive, ha convocato per mercoledì mattina in Commissione l’audizione dell’assessore regionale alle Infrastrutture Piero Carmelo Russo, del direttore regionale dell’Anas Ugo De Bernardi, del presidente della Provincia Giovanni Avanti e dei sindaci della Provincia di Palermo.
“Ancora una volta – ha aggiunto Caputo – si ricorre alla tassazione e al prelievo fiscale sui cittadini per risanare le disatrate casse degli enti . Ogni nucleo familiare si calcola che dovrebbe pagare dalle 10 alle 15 euro al giorno per motivi di lavoro o di studio. Somme totalmente incompatibili ed insostenibili – ha continuato Salvino Caputo – con le condizioni economiche del 70 per cento dei nuclei familiari”.

Fonte: http://palermo.blogsicilia.it - 28 marzo 2011

L’impegno del deputato regionale del Pdl Salvino Caputo arriva dopo le protesta degli scorsi giorni di diversi comuni madoniti - Caltavuturo, Slafani Bagni, Polizzi Generosa, Castellana Sicula, Petralia Soprana e Sottana, San Mauro Castelverde, Blufi, Bompietro, Gangi, e Scillato – e dei consigli comunali di Borgetto, Carini, Cinisi, Capaci, Isola delle Femmine, Montelepre, Partinico e Torretta contro il pagamento del pedaggio sulle autostrade A19 e A29 previsto dal decreto mille proroghe recentemente approvato dal Parlamento nazionale e che dovrebbe entrare in vigore il prossimo 1° maggio (http://www.qualecefalu.it/lac/node/3909).

ritratto di Gianfranco D Anna

Pedaggi autostradali - I sindaci: «Pronti a marciare su Roma»

PALERMO – I sindaci del palermitano, in particolare quelli del comprensorio delle Madonie, e anche quelli del trapanese sono sul piede di guerra e minacciano azioni di protesta contro la decisione di fare pagare un pedaggio su alcune tratte autostradali siciliane. Ma i primi cittadini non ci stanno e sono pronti a marciare su Roma, annuncia il presidente della commissione Attività produttive dell'Assemblea Regionale Siciliana, Salvino Caputo, che ha incontrato una delegazione di sindaci. «Incontreremo a Roma il ministro Altero Matteoli e il direttore generale dell'Anas per chiedere», dice Caputo, «la sospensione o la immediata revoca del provvedimento adottato dal Consiglio dei Ministri che impone nelle autostrade A19 e A29 e nei raccordi cittadini il pedaggio di un euro e cinquanta centesimi». «Siamo di fronte», aggiunge, «a provvedimenti che sono di competenza della direzione generale dell'Anas e del Ministero delle Infrastrutture. Imporre il pagamento del pedaggio non è soltanto illegittimo ma determina un ulteriore aggravamento della pressione economica sui nuclei familiari siciliani, in un momento di gravissima crisi economica ed imprenditoriale, senza precedenti».
Intanto, il prefetto di Palermo Giuseppe Caruso ha fissato per lunedì pomeriggio un incontro con gli amministratori del comprensorio madonita anche su richiesta del presidente degli operatori economici di Castellana Sicula, Vincenzo Lapunzina. Al fianco dei sindaci anche l'assessore regionale alle Infrastrutture e alla Mobilità, Pier Carmelo Russo: «In Sicilia esiste un innegabile problema di infrastrutturazione e, in questo senso, il gap con il resto del Paese resta ancora assai profondo: in pratica, non c'è alternativa, per la mobilità interna, all'uso del mezzo privato e, dunque, delle autostrade, per raggiungere i comuni minori, sia litoranei che montani. Per tale motivo appare decisamente iniqua la decisione del Consiglio dei ministri di imporre sulle arterie autostradali A19 e 29 e nei raccordi cittadini il pagamento di un pedaggio».
Nel frattempo, il coordinamento territoriale del Pd Madonie, che annuncia una «opposizione ferma alla istituzione dei pedaggi nelle autostrade siciliane”, sta organizzando una grande manifestazione di protesta ed altre forme di lotta contro questa decisione “che rappresenta l’ulteriore insopportabile penalizzazione della Sicilia».

Fonte: http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/ - 31/03/2011