Il paese dove è impossibile passeggiare il sabato sera

ritratto di Davide Maranto

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Mi ripropongo di scrivere quest'intervento da un po' di tempo, ma poi per un motivo o per un altro non ho trovato mai 5 minuti per sedermi al pc. La mia riflessione nasce dall'esasperazione crescente, e ormai arrivata al limite, per il fatto che è diventato impossibile il sabato sera passeggiare per il corso di Cefalù causa invasione di macchine e motori.
Potrei capire quando il tempo non è il massimo e la pioggia non permette alle gente di uscire, ma adesso che il tempo comincia a farsi bello non si può più accettare una situazione del genere.
Non ricordo, e qui chiedo aiuto al signor Lo Presti, gli orari e le eventuali restrizioni (residenti e non del centro storico) per per entrare da Piazza Diaz, ma ieri ho riletto le condizioni per entrare da Piazza Garibaldi. Nei prefestivi (quindi anche sabato) è permesso l'ingresso solo ai residenti del centro storico dalle 21 alle 22, dopodichè il traffico dovrebbe essere chiuso fino alle 3 del mattno. Questa cosa puntualmente non accade. Ieri sera infatti, come tutte le altre sere, già alle 22.45 il centro storico è stato letteralmente invaso dalle auto, sia posteggiate che in marcia. Passeggiare diventa quindi impossibile, si rischia di litigare ogni 5 minuti con chi "gentilmente" suona perchè crede di avere il diritto di passare, si rischia di venire colpiti dagli specchietti delle auto quando ci si mette di lato per farle scorrere (anche qui con conseguente rischio di lite), e soprattutto, chi si azzarda a farsi una discesa, respira a pieni polmoni gli scarichi delle auto.
Tra coloro che ieri sera volevano farsi una passeggiata, vi erano anche molti turisti, e devo dire che, dalle loro facce, si capiva che non erano molto contenti di questa situazione. La cose che mi fanno rabbia sono anche il fatto che molto volte il sabato mi è capitato di incontrare il sindaco, che quindi dovrebbe essersi reso conto di ciò che accade, e il fatto che capita di vedere auto delle forze dell'ordine attraversare Corso Ruggero seguite da una fila di macchiene e motori e non intervenire. Su quest'ultimo punto però chiedo lumi agli esperti non sapendo se le forze dell'ordine in questi casi possono realmente intervenire.
Chiudo dicendo, per esperienza personale, che in paesi come Castelbuono e Campofelice, una vergogna del genere non accade mai, anche in orari ben più distanti dalle 22:45. Mi chiedo allora che cosa ha in meno Cefalù di questi paesi? Che cosa pensano di fare i nostri amministratori per porre fine a quaesto schifo soprattutto in previsione dell'estate?
Mi scuso se mi sono dilungato, ma come detto all'inizio era da tanto che volevo scrivere e quindi i pensieri si sono accumulati.
Cordiali saluti a tutti e buona domenica

Davide Maranto

ritratto di Salvatore Culotta

Automobili

Senza voler assolutamente scusare l'Amministrazione, che non mette in campo gli opportuni provvedimenti,dovremmo forse cominciare a dire che una larga parte di responsabilità nelle disfunzioni del traffico ricade su chi usa l'automobile o il motorino senza una vera necessità e senza alcun rispetto per gli altri.
E forse varrebbe la pena di avviare qui una discussione che,senza invischiarsi in beghe, burocrazie, pettegolezzi e proteste troppo particolaristiche,guardasse al problema del traffico con il necessario distacco,con uno sguardo al futuro,magari sognando un paese ripulito.

ritratto di Leonardo Mento

Zona a traffico Limitato Dentro le Mura

Francamente non ho mai capito le difficoltà/insofferenza manifestate da alcuni residenti, sulla attuazione/realizzazione della Zona a Traffico Limitato del Centro Storico di Cefalù, da effettuarsi attraverso un controllo automatico degli accessi (varchi elettronici presidiate da telecamere). Io vivo a Roma e la ZTL del centro storico, viene considerata efficiente ed efficace da residenti, meno dai proprietari dei locali bar, ristoranti ( ciò è comprensibile), ancor meno da chi trasgredisce il divieto di accesso. In definitiva funziona. Francamente chiamare in causa la “privacy” per non realizzare un controllo necessario, mi sembra tanto una scusa per fare i propri comodi. I residenti ed altre categorie aventi diritto al permesso per la ZTL, nonché i disabili in possesso di contrassegno speciale di circolazione, possono accedere liberamente utilizzando le automobili autorizzate. Il fine è: preservare il patrimonio storico, la qualità di vita dei residenti e contribuire al contenimento dell’inquinamento ambientale. Per i parcheggi, in attesa di tempi migliori, si potrebbe ampliare, elevando di un livello, l'attuale parcheggio della stazione ( di proprietà delle FF.SS.?) con elementi modulari prefabbricati e assemblati direttamente sulla pavimentazione del piazzale (può essere eventualmente smontato e rimontato ). Il campo Artigianelli?

ritratto di Mauro Caliò

Idee molto interessanti

Ecco qualche esempio..

http://www.francobarberis.it/pdf/Goldbeck.pdf

Il campo degli artigianelli potrebbe essere proprio una risorsa e tra l'altro è contemplato anche nel nuovo schema del PRG.
Nel frattempo si potrebbero studiare altre ipotesi, anche più vicine al centro..

ritratto di Pino Lo Presti

Rimando per approfondimenti

sia Davide Maranto che il sig. Leonardo Mento a:
"Quando l’ Assessore è “latitante” - Il Caos della Segnaletica (un vero biglietto da visita sul caos che, sotto tutti gli aspetti, regna in questa Città),
che troverete già il 4 aprile, ed ad uno che prontamente seguirà sui sistemi di controllo degli accessi.
Bisogna solo avere la pazienza di leggerli.

ritratto di Giuseppe Aquia

Bravo leo ecco il sistema

Bravo leo ecco il sistema giusto!!!!varchi elettronici limitato solo per i residenti, è assolutamente vietato hai non residenti ed abbiamo risolto il problema!!! sapete quanto residenti passano la sera? sicuramente non più di una 20 quindi in teoria potrebbero anche essere liberi di entrare ma per il resto quasi tutti sono non residenti addirittura molti nemmeno di cefalù quindi il sistema giusto e redditizio per eliminare tutto sono i varchi eletronici.

ritratto di Salvatore Culotta

Perchè ingegnarsi a

Perchè ingegnarsi a studiare complicate strategie,a volte cervellotiche,a costruire altri spazi per le automobili,a inventare sensi unici,doppi e magari tripli,per sodisfare le necessità di un pericoloso attrezzo qual'è appunto l'automobile? Sarebbe più semplice riconoscere che non servono altri spazi ma soltanto MENO automobili; con un progetto di lungo termine si potrebbe iniziare a insegnare ai bambini, sin dalle elementari, che l'automobile è uno strumento da usare solo per vera necessità, dannoso alla salute e mortifero.Un efficace piano strategico dovrebbe,nei miei desideri, tendere proprio all'eliminazione dell'automobile,non alla sua beatificazione.Sostanzialmente, nel presente,o si adottano provvedimenti veramente radicali o il tutto si configura come un gioco.

ritratto di Pino Lo Presti

Sono assolutamente d'accordo con Salvatore

Si dovrebbero solo garantire i trasporti "difficoltosi": anziani o persone che comunque hanno difficoltà, bambini molto piccoli, e oggetti voluminosi o pesanti.
Agli ingressi della città una cooperativa di giovani, con mezzi elettrici e piccoli, potrebbe garantire questo servizio nelle ore diurne e serali. La notte invece - solo per i residenti - l'accesso dovrebbe essere libero per una qualunque evenienza.
Ma se non si fanno prima i parcheggi tutti i discorsi sono inutili.

ritratto di Davide Maranto

Concordo con l'architetto Culotta con un ma...

Sono anche io più che d'accordo con quanto dice l'architetto per un progetto a lungo termine, che potrebbe appunto partire nelle scuole primarie e che punti a far diminuire l'eccessivo uso dell'automobile, purtroppo però si deve cercare anche di intervenire sul presente per evitare i soliti vergognosi problemi. L'amministrazione dovrebbe quindi muoversi in qualche direzione chiara, cosa che fino a ora non ha assolutamente fatto.

Davide Maranto

ritratto di Salvatore Culotta

So bene che c'è un problema

So bene che c'è un problema contingente,non ho gli occhi chiusi,ma trovare soluzioni tampone allontana e fa dimenticare lo scopo a cui si tende.Meglio sarebbe,strategicamente, avere prima un impegno ufficiale.
Inoltre è più importante lavorare per il futuro,per un'altra generazione.