IV Premio Letterario “Domenico Portera”

ritratto di Claudio Pepoli

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Domenico Portera

Presentato sabato 30 aprile 2011 presso il Teatro Comunale di Cefalù il IV Premio Letterario “Domenico Portera” che coincide con il 5° anniversario dalla sua scomparsa. Premi specifici per ogni sezione, menzioni di merito attestati e targhe anche per autori cefaludesi (vedi servizio all’interno).
Organizzato dal “Centro di Cultura Polis Kephaloidion” presieduto dal figlio Pasquale,

Pasquale Portera

il premio letterario rappresenta la normale continuità del progetto voluto dallo scomparso prof. Domenico fondatore dello stesso Centro.
È senza dubbio però grazie anche alla nutrita ed entusiasta partecipazione degli autori che è stato possibile realizzare anche quest’anno la quarta antologia del Premio dove sono riportati gli scritti degli autori selezionati, mentre il Centro è già al lavoro per la V edizione e per le quali iscrizioni c’è tempo fino al 31 dicembre c.a.

l’editore Salvatore Marsala

3 le sezioni cui il Centro dedica le proprie attenzioni: Letteraria, Teatrale, Musicale.
La letteraria comprende a sua volta la “narrativa”, la “poesia dialettale” e la “poesia in lingua italiana”.
Per l’occasione a introdurre la serata sono le note musicali della sezione bandistica Vincenzo Maria Pintorno diretta dal M° Andrea Cangelosi.

la sezione bandistica Pintorno

Nel ringraziare il pubblico presente, non nasconde il Presidente, che si sarebbe aspettato una maggior presenza delle autorità, le quali invece a parte alcuni rappresentanti della Polizia di Stato hanno lasciato sguarniti i posti in prima fila.

Hanno invece manifestato vicinanza il consigliere comunale Saro Lapunzina e i consiglieri provinciali Gaetano Lapunzina e Vito Lanza…

Saro Lapunzina

Gaetano Lapunzina (avanti)

Vito Lanza (dietro)

Il consigliere comunale Antonio Franco era qui presente invece nella veste di membro della giuria

Antonio Franco insieme all’artista Rosalia Liberto

Si passa quindi alla presentazione dei membri della giuria, primo tra tutti il professor Mario Alfredo LA GRUA presidente onorario di giuria che qui presente e seduto in prima fila compie quest’oggi 85 anni, la prof.ssa Maria Dolores RANDONE presidente di giuria, la prof.ssa Maria CESARE la più giovane tra i giurati con appena 25 anni, il prof. Antonio FRANCO, l’anche giovane prof. Daniele Tumminello ed infine il dott. Francesco Caruso.

M. CESARE, A. FRANCO, M.D. RANDONE, P.Portera, F. CARUSO, D. TUMMINELLO

Apre la serata il presidente di giuria Dolores Randone

Dolores Randone

che nel suo discorso di commemorazione dello scomparso professore ricorda come quest’ultimo fosse un grande oratore colto e coinvolgente , capace di parlare dotto ma di farsi intendere da tutti, sempre in grado di catturare l’attenzione coi suoi discorsi che mai cadevano nella monotonia. Dedito alla letteratura ha amato particolarmente la ricerca storica spesso finalizzata allo studio e al trasferimento della memoria collettiva del passato della sua terra, in particolare di Cefalù. Sempre al servizio della comunità anche quando seguitava nei suoi impegni politici, amante della filosofia e dell’esoterismo prediligeva particolarmente i giovani del quale questo centro e l’istituzione del premio letterario ne è tuttora una prova vivente.

Prende la parola il prof. Daniele Tumminello

Daniele Tumminello

il quale ribadisce l’utilizzo e l’importanza della conoscenza della lingua dialettale e della stessa poetica che altro non fa che rafforzare le proprie origini contribuendo al recupero della nostra identità. Niente di più efficace c’è di una parola o di un “detto” in dialetto che comunica con immediata efficacia il significato della stessa senza perdersi in inutili ed inefficaci perifrasi nel tentativo di spiegarne in italiano il concetto, concetto che per realtà di luoghi non può che essere che compreso dalla gente del posto e con la lingua del posto. Di qui l’importanza della poesia dialettale.
Seguono premiazioni…

1° classificato poesia dialettale: Gaetano Spinnato di Mistretta con la poesia “U principi cu mantellu”:

2° classificato poesia dialettale: Cettina Caliò di Paternò con la poesia “M’ascusari assai assai”:

3° classificato poesia dialettale: Vincenzo Aiello di Bagheria con la poesia “L’occhi di me matri”

E la volta della poesia in lingua italiana dove la presentazione della sezione viene affidata al più giovane dei giurati, la 25enne prof.ssa Maria Cesare la quale (in sintesi), definisce la poesia come un “terremoto di parole”.

Maria Cesare

1° classificato poesia italiana: Donato Ladik di Torino con la poesia “Destino comune”

2° classificato poesia italiana: Giuseppe Barcellona di Palermo con la poesia “Stupor Mundi” dedicata a Federico II

3° classificato poesia italiana: Palma Civello di Palermo con la poesia “Povero ancora”

Sempre nell’ambito della poesia italiana sono state assegnate delle menzioni di merito alla signora Aurora Rinaudo di Campofelice di Roccella e il signor Filippo Brocato di Cefalù

Aurora Rinaudo


Filippo Brocato

Altre menzioni di merito per la poesia italiana sono state assegnate ai signori Giovan Battista di Trento e Liborio Erba di Regalbuto, i quali però non erano presenti in sala.
E per essere ancor più di stimolo ai più giovani che si avvicinano al mondo della cultura sono stati assegnati alcuni attestati di fedeltà a giovanissimi ragazzi tra cui un cefaludese. A consegnare gli attestati è il professor Antonio Franco,

Antonio Franco

che in perfetta sintonia con le linee della Polis avvisa vicinanza e affetto ai giovani del quale ne esalta il coraggio e l’intraprendenza dello scrivere.

Carmine Laricchia di Lascari

Cristina Cangelosi

Fabio di Cefalù

Targa ricordo anche per la signora Bruna Collosi per la pubblicazione di “Magica Cefalù”, per il poeta cefaludese Salvatore Gugliuzza con la poesia “il sorriso di Vanni il pescatore” e per il signor Gaetano Giovanni Ribaudo.

il poeta cefaludese Salvatore Gugliuzza

Gaetano Giovanni Ribaudo

Vengono nominati altri autori non presenti in sala.

Si prosegue con la sezione narrativa del Premio letterario introdotta dal dott. Francesco Caruso il quale ha notato una forte escalation rispetto alla scorsa edizione.

Francesco Caruso

Menzioni di merito anche in questa sezione narrativa, viene consegnato un ricordo alla signora Tania Fonte di Palermo con lo scritto “come nessuna cosa al mondo”.

Tania Fonte di Palermo

Menzione di merito speciale per la signora Luciana nata e vissuta a Roma ma da genitori siculi con “cinque pesos per l’anima”

la signora Luciana da Roma

E si prosegue adesso con la premiazione dei primi tre classificati della sezione narrativa:

1° classificato sezione narrativa: la signora Maricla Di Dio Morgano con il racconto “il senso del dolore”

2° classificato sezione narrativa: la signora Angela Mancuso da Licata con “il fox della luna”

3° classificato sezione narrativa: la signora Sebastiana Piccione da Catanzaro con “la panchina racconta”

Viene consegnato infine un’ultimo riconoscimento all'editore della pubblicazione Salvatore Marsala verso il quale il presidente della Kephaloidion, Pasquale Portera, esprime la sua più profonda gratitudine per il sostegno, tenendoci a puntualizzare che i patrocini del Comune di Cefalù e della Provincia di Palermo figurano solo per quella forma di rispetto verso le istituzioni che nostro padre ci ha saputo tramandare, poiché gli stessi non hanno erogato alcun finanziamento a questa associazione

il presidente Portera (a sin.) premia l’editore Marsala (a dx)

mentre l'ultimo intervento viene affidato al presidente onorario di giuria il professor Mario Alfredo La Grua

il prof. Mario Alfredo La Grua

il quale si congratula con i promotori dell’iniziativa per l’alto livello culturale raggiunto, anche per qualità d’ interventi ascoltati in sala in ambito umanistico, ma…
...rivolgendosi allo stesso Presidente proferisce testuali parole:
“caro Pasquale, per Tuo papà la città non ha ancora fatto abbastanza”
E sullo scroscio degli applausi, Egli, che in passato ha ricoperto il ruolo di consigliere comunale e di Sindaco per questa città, propone un mezzo busto da dedicare alla memoria di Domenico Portera da collocare in uno spiazzale, già individuato dallo stesso La Grua, nei pressi dell’Istituto tecnico Jacopo del Duca, da intitolare Largo Domenico Portera.
E' questa la voce che il decano della letteratura, il prof. Mario Alfredo La Grua, chiede ai qui presenti da supportare affinchè la stessa giungendo al Comune a Palazzo di Città si possa realizzare. La serata si chiude come è giusto che sia, con "il Maggiore" così come lo definisce il Presidente Pasquale, e la proiezione di un filmato su Domenico Portera tratto dal repertorio personale del regista cefaludese Franco Turdo.

Corre adesso l’ora dei saluti, e delle foto di rito finali...

i membri della giuria

...ma prima di lasciarci, volevo porre l'attenzione un’ ultimo pensiero tratto dalla copertina dell’antologia del IV premio letterario di quest’anno, pensiero nel quale io stesso mi identifico:

“Non chiedete oltre…Non domandate: chi è costui e cosa vuole! Non importa cosa faccio e come vivo se ricco o povero se bello o brutto. Se volete mi avete già conosciuto.” –DOMENICO PORTERA-

A Lei, caro Professore, vanno anche i miei saluti. Claudio Pepoli.

ritratto di Marco Manera

Congratulazioni

Vorrei esprimere le mie congratulazioni agli organizzatori di questo premio, che si innesta all'interno di una politica culturale benemerita, purtroppo non promossa dalle istituzioni. Mi dispiace di non esserci stato anch'io alla cerimonia, ma l'esiguità dei posti in teatro è cosa nota. Sabato sera, però, ero alla fondazione Mandralisca dove una scolaresca di Ischia concludeva un percorso sulla legalità, organizzato da un'altra ottima associazione cefaludese, con la visione dell'ultima intervista di Paolo Borsellino. Il nostro assessore alla cultura è, purtroppo, solo un gran bel nome da scrivere sui manifesti dei concerti di Capodanno, quindi la politica culturale, di cui la nostra città ha grande bisogno, è portata avanti, con fatica, da pochi volenterosi. Eppure la programmazione, la pianificazione e la condivisione della cultura (artistica, ambientale, civica, storica...ecc.)sono, a mio parere, molto più pulite di quelle forme di politica basate sul compromesso, sul clientelismo, sull'affarismo, sul mero scambio elettorale. La politica culturale, se fatta bene, genera una cultura della politica, che la Sicilia in generale e Cefalù in particolare, avrebbero tanto bisogno di conoscere.