Salviamo il nostro Centro Storico

ritratto di Pino Lo Presti

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Il Degrado del nostro Centro Storico ha molti aspetti: sociologici, architettonici, urbanistici, igienici, veicolari, estetici, etc..., ma tutti riconducibili ad una sola causa: una politica che, per la ricerca del facile consenso, non sa dire di no ai cittadini in vista di un bene per loro stessi maggiore ma di percezione meno immediata; una politica “bassa” incapace di una visione e quindi di un progetto collettivo.

Avremo modo di parlarne; per intanto osserviamo, riflettendo sul fatto che senza dover rinunciare ai confort esistono soluzioni meno volgari e più rispettose di un bene, di un capitale culturale ed economico comune quale dovrebbe essere un Centro Storico come quello di Cefalù

Nel prossimo servizio proporremo le soluzioni comunemente adottate in altri Centri Storici e osserveremo anche un altro elemento del nostro “arredo urbano”, anch’esso sempre più invasivo (se non si studieranno delle soluzioni adeguate): le Parabole televisive.

-meno male che "la ipotesi di alluminio anodizzato non ha alcuno spazio nel centro storico di Cefalù" (R. Corsello).
Si vede che il nostro assessore alle Politiche del Centro Storico negli anni non è mai passato da via Vittorio Emanuele e non solo.

-qui siamo addirittura al Lavatoio medievale

ritratto di Gianfranco D Anna

Copiando ed incollando (in parte) quanto ho già detto…

Questa volta voglio ri-dire la mia opinione copiando ed incollando (in parte) quanto ho già detto in un mio precedente commento (http://www.laltracefalu.it/node/3581#comment-2160)

«Chi abita e lavora nel centro storico ha il diritto di migliorare il confort e la vivibilità degli edifici posizionando pompe di calore per climatizzare gli ambienti, […] ma ha anche il dovere di rispettare l’immagine del centro storico e, di conseguenza, l’immagine di Cefalù.
Se queste persone non hanno questo senso del dovere, se non hanno consapevolezza del patrimonio che possiedono o in cui vivono, se in loro non vi è ancora un senso di identità, di appartenenza alla nostra - e loro - Cefalù, allora, l’Amministrazione, tramite l’ Assessore alle politiche del centro storico e l’Assessore all’edilizia privata ed all’arredo urbano, deve agire sensibilizzandole sull’impiego di tecnologie in grado di garantire, nel contempo, il rispetto delle peculiarità di un centro storico con il diritto al confort (un esempio i climatizzatori con pompa di calore senza unità esterna), informando sulle possibilità che la normativa in materia di detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica offre per eseguire interventi che garantiscano un risparmio energetico, proponendo eventuali incentivi comunali per favorire gli interventi di restauro e di risanamento conservativo, vigilando su tutto il nostro centro storico e, se necessario, denunciando gli abusi.»