Via libera al decreto per lo sviluppo

ritratto di Gianfranco D Anna

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ROMA - Il Consiglio dei Ministri ha varato il dl sviluppo che contiene una serie di misure di stimolo all’economia, come il credito d’imposta per la ricerca e per chi assume donne al Sud e la rinegoziazione dei mutui a tasso variabile.

Un provvedimento che era atteso e che, ha assicurato il Ministro dell’Economia Giulio Tremonti in conferenza stampa, «è il primo di una serie di decreti legge che presenteremo in logica europea del semestre. Il prossimo decreto - ha aggiunto - conterrà norme di deflazione del processo civile». Il Consiglio dei Ministri ha dato il via anche al dl sulle rinnovabili.

In particolare per lo sviluppo, il decreto prevede un credito d’imposta per chi investe in ricerca, ma anche per chi assume donne nel Mezzogiorno in settori che presentano un forte gap uomo-donna (superiore al 25%). Prevista inoltre una defiscalizzazione del 50% dei costi salariali per assumere lavoratori svantaggiati nei 12 mesi successivi all’emanazione del decreto e nei 24 mesi se particolarmente svantaggiati. E tale agevolazione sarà estesa anche le aziende che assumono quote rosa.

Novità anche per le spiagge: fermo restando il diritto di «passaggio» e «utilizzo», il provvedimento stabilisce che tutto ciò che è terreno su cui insistono insediamenti turistici (chioschi, stabilimenti balneari) sarà oggetto di diritto di superficie, che durerà novant’anni e dovrà essere richiesto dagli imprenditori che vorranno proseguire la loro attività. Il diritto sarà ovviamente a pagamento. Non solo, ma come ha annunciato il premier Silvio Berlusconi, il decreto prevede anche «assunzioni a tempo indeterminato» per «decine di migliaia di precari della scuola, pari al numero dei posti vacanti». In pratica, ha spiegato Tremonti, «il decreto prevede di stabilizzare in modo organico parte del personale della scuola senza oneri aggiuntivi da parte dello stato».

La situazione attuale, ha sottolineato il Presidente del Conisglio, riflette il fatto che «stiamo uscendo meglio di altri fuori dalla crisi». Berlusconi rivendica sottolineando all’attivo del Paese «fattori positivi come un deficit meno alto dopo quello della Germania in Europa, intorno al 4,5/4,6 e la produzione industriale intorno all’1,5», mentre il livello del debito pubblico va in carico alll’essere stato «messo insieme dai governi del consociativismo». A proposito di rinnovabili, per il presidente del consiglio Silvio Berlusconi «abbiamo problemi di energia, ma non si vuole andare al nucleare. Ci arrabattiamo per differenziare le acquisizioni di energia, per non incorrere in situazioni penose di blackout. Ma tutto questo ci costa dal 30 al 50% in più e questo grava sui nostri costi». Dure critiche dal Pd secondo il quale «il decreto sviluppo è una legge incredibile, il Governo vuole privatizzare l'Italia».

Ed ecco, in sintesi, le principali novità:

MUTUI VARIABILI RINEGOZIABILI
I mutui variabili fino a 150.000 euro potranno essere rinegoziati. La rinegoziazione potrà essere chiesta fino al 30 aprile del 2012 ma solo se chi la chiede ha un Isee sotto 30.000 euro e non ha ritardi nei pagamenti.

SCHEDE CARBURANTE
Stop alla scheda carburante per chi pagherà il pieno con carta di credito o bancomat.

CARTA D'IDENTITÀ
Viene soppresso il limite di età (15 anni) per ottenere la carta di identità che ora diventa "elettronica". La nuova carta varrà 3 anni per i minori e 10 anni per i maggiorenni.

APPRENDISTATO
Si studia una riforma dell’accesso al lavoro da parte dei giovani e a un contratto unico con tre livelli di retribuzione a secondo della crescita professionale.

ASSUNZIONI AL SUD
Bonus di 300 euro al mese per tre anni. «È concesso per gli anni dal 2011 al 2013 un credito d’imposta pari a euro 300 per ciascun lavoratore assunto e per ciascun mese» ad ogni imprenditore del Sud che assume un dipendente a tempo indeterminato «nei 12 mesi successivi all’entrata in vigore del presente decreto».

DIRITTO 90 ANNI SU ARENILI E CASE SU SPIAGGE
Arriva il «diritto di superficie» per gli arenili che durerà 90 anni e potrà riguardare anche «aree già occupate lungo le coste da edificazioni esistenti, aventi qualunque destinazione d’uso in atto alla data in vigore del presente atto, ancorchè realizzate su spiaggia, arenile ovvero scogliera». Il diritto si consolida con il pagamento annuale di un corrispettivo all’agenzia del Demanio «sulla base di valori di mercato» e anche l’accatastamento delle edificazioni. Gli immobili costruiti dopo saranno abbattuti e il costo ricadrà su chi li ha costruiti. Rimane il diritto al raggiungimento della spiaggia.

ASSUNZIONE PRECARI SCUOLA
Per i precari della scuola la loro stabilizzazione dovrebbe essere spalmata su tre anni driblando la norma europea contro gli abusi dei contratti a termine. Varrebbe 65 mila assunzioni.

DIVERSO CALCOLO PER TASSO USURA
Aumenta la soglia del tasso di interesse usuraio. La norma era già stata presentata via emendamento nel "milleproroghe" ma alla fine era stata bocciata. Si tratterebbe di una diversa modalità di calcolo.

STOP A DATI PER DETRAZIONI
La comunicazione annuale dei dati per le detrazioni fiscali per i familiari a carico viene eliminata per dipendenti e pensionati. Tra le novità anche l’estensione dei ’palettì previsti dall’articolo 12 dello Statuto del Contribuente ai contribuenti sotto verifica.

APPALTI SENZA BANDO
Sale da 500.000 a 1 milione di euro la soglia per gli appalti di lavori pubblici senza bando di gara. Gli appalti potranno così essere affidati con procedure negoziate. Snellimento delle procedure per gli appalti pubblici: introduzione delle percentuali fisse per le opere compensative, viene introdotto un tetto del 20% anche ai maggiori costi intervenuti e alle varianti in corso d’opera.

PIANO-CASA
Si potrà ampliare casa del 20%. Si introduce il silenzio-assenso con la sola eccezione degli immobili nei centri storici. Inoltre per ottenere gli sgravi per lavori di ristrutturazione (36%) o per il bonus energia (55%) non sarà più necessario comunicare all’Agenzia delle Entrate l’avvio della procedura.

SPRINT ALLE IMPRESE
Il pacchetto prevede: studi di settore alleggeriti per artigiani e commercianti, semplificazione delle comunicazioni fiscali per professionisti e autonomi, verifiche meno "oppressive" per le imprese sul rispetto delle norme di sicurezza.

Fonte: www3.lastampa.it – 05/05/2011

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Le critiche di Legambiente al decreto per lo sviluppo

Legambiente: “Un decreto Sottosviluppo. Piano casa e privatizzazione spiagge: un regalo senza precedenti a mafiosi, abusivi e speculatori.”

“Mai avremmo potuto immaginare di raggiungere un punto così in basso. Il Belpaese smembrato e devastato dal cemento, in mano alla criminalità e agli speculatori con l’avallo del Governo”.
Così Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale di Legambiente ha commentato il testo del Dl sviluppo cui oggi ha dato il via il Consiglio dei Ministri.
“La deregulation totale introdotta con il nuovo Piano casa – ha continuato Cogliati Dezza – con l’autocertificazione per tutte le nuove costruzioni e col passaggio dalla Dia alla Scia e i vari premi in cubatura,condannano il nostro Paese alla devastazione e all’affermazione delle leggi tribali dove il più forte, in questo caso il più ricco e spregiudicato, vince su tutti e fa quel che vuole del patrimonio comune. Principio confermato anche dall’articolo sul diritto di superficie delle spiagge che, in modo totalmente illogico e anacronistico, di fatto privatizza il patrimonio costiero cedendolo a pochi soggetti più ricchi a scapito dell’intera cittadinanza cui viene alienato il diritto di usufruire liberamente del territorio e delle parti più preziose del nostro paesaggio”.
Il dl sviluppo approvato oggi, oltretutto, va in tutt’altra direzione rispetto all’Europa che da tempo, ci invita a indire regolari gare per le concessioni demaniali e, invece di ripensare ai motivi del fallimento del precedente Piano casa, introduce ulteriore deregulation. Tutto ciò, nel paese dell’abusivismo edilizio, dell’edilizia di bassa qualità e del lavoro nero.
“Ci appelliamo ai costruttori – ha concluso Cogliati Dezza – e all’Ance in primis, affinché si dissocino da questo ‘Dl sottosviluppo’ che non va nemmeno nell’interesse dei costruttori onesti ma solo degli abusivi e degli speculatori”.

Fonte: www.legambiente.eu – 05/05/2011

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DL Sviluppo e Spiagge

Legambiente: “E’ una vergogna. Per la prima volta si apre al condono degli edifici abusivi su terreni demaniali. E si potrà costruire sui 300 metri dal mare aggirando la Legge Galasso. Invitiamo i ministri Prestigiacomo e Galan a leggere attentamente il testo del decreto”.
“Addio chioschetti e passeggiate in riva al mare. Arriveranno palazzi e centri commerciali vista mare. Beati gli abusivi e le mafie, che potranno legalizzare qualsiasi edificio costruito sul demanio. Il provvedimento infatti non distingue tra edifici che hanno una concessione e quelli abusivi, aprendo così le porte al condono per centinaia di edifici e interi villaggi - come Triscina in Sicilia - costruiti in barba a qualsiasi legge. E per il futuro, il Dl Sviluppo apre le porte a una spaventosa devastazione del paesaggio costiero italiano. Così Sebastiano Venneri, vicepresidente nazionale di Legambiente ha commentato le norme contenute nel Dl sviluppo relative al diritto di superficie.
“E’ incredibile - ha continuato Venneri -, nel testo c’è scritto che nel demanio costiero ‘sulle aree inedificate l’attività edilizia è consentita in regime di diritto di superficie e nel rispetto delle norme esistenti’. Ma il Decreto, escludendo completamente il Ministero dei Beni culturali dalla identificazione delle aree inedificabili e dalla concessione del diritto di superficie, di fatto apre le porte a nuovi edifici sulle spiagge. Inoltre, con il trasferimento del demanio marittimo alle Regioni nell’ambito del federalismo si può arrivare ad aggirare, in accordo con i Comuni e i privati, qualsiasi tutela oggi esistente”.
Senza dimenticare che la norma relativa alla possibilità di costruire anche nella fascia dei 300 metri dalla battigia trasformerà inevitabilmente il paesaggio costiero perché permetterà di sostituire la spiaggia libera o occupata dai chioschi in legno con edifici in cemento di ogni tipo, in grado di ospitare alberghi, appartamenti, negozi, palestre e quant’altro.
Insomma, addio spiaggia. - ha concluso Venneri - Al posto dei tradizionali stabilimenti avremo centri fitness e alberghi, negozi e appartamenti vista mare. Speriamo che i ministri dei Beni culturali e dell’Ambiente si impegnino per bloccare questo scempio”.

Fonte: www.legambiente.eu