EX EDIFICIO POSTALE : DALLE CHIACCHIERE AI FATTI

ritratto di Saro Di Paola

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Il 23 marzo ultimo scorso, il Consiglio Comunale di Cefalù ha votato, alla unanimità dei presenti, un ATTO DI INDIRIZZO , proposto dai consiglieri del PD Rosario Lapunzina e Pasquale Fatta, “VOLTO ALLA PREDISPOSIZIONE DI UNA PROPOSTA DI VARIANTE AL VIGENTE STRUMENTO URBANISTICO, DA SOTTOPORRE ALL’ESAME DEL CONSIGLIO COMUNALE, AL FINE DI DARE CONCRETA ATTUAZIONE AL PROGETTO DI VALORIZZAZZIONE DELL’AREA DELL’EX EDIFICIO POSTALE DI LARGO DI GIORGIO” .

Con tale atto di indirizzo il Consiglio ha deliberato di :
“1)dare mandato al Sindaco di dare opportune disposizioni agli uffici competenti al fine di predisporre l’approvazione del progetto in variante urbanistica, al vigente P.R.G., che sancisca la permanenza dell’edificio in argomento esclusivamente al fine di realizzare le finalità di pubblica utilità previste dal progetto di riqualificazione dell’area, già finanziato dalla Regione, entro il termine perentorio di giorni 30 a far data dall’approvazione del presente atto di indirizzo.

2) dare mandato al Sindaco e all’Amministrazione comunale di attivarsi, contestualmente, presso la Regione siciliana al fine di definire l’iter necessario per poter ottenere, in tempi brevi, la piena disponibilità delle somme finanziate e poter procedere, successivamente all’approvazione del progetto in variante allo strumento urbanistico, alla concreta realizzazione delle opere di manutenzione della Villa Comunale, alla ridefinizione delle vie Carrettieri e Spagnolo e alla valorizzazione dell’area dell’ex edificio postale di largo Di Giorgio.”

Il progetto di riqualificazione dell’area cui la deliberazione ha fatto riferimento è quello che il sindaco Vicari ha fatto elaborare, nel 2004, al prof. Giovanni Tuzzolino e che prevede la realizzazione di “un centro polivalente per proiezioni cinematografiche, riunioni, conferenze e 10 postazioni internet”.
Un progetto per il quale, al Comune di Cefalù, nel dicembre del 2008, è pervenuta da parte del governo regionale comunicazione ufficiale dell’avvenuto finanziamento per un milione e seicentomila euro e della relativa registrazione alla Corte dei Conti.

Relativamente alla deliberazione dello scorso 23 marzo, quelle del Consiglio Comunale sono state, soltanto, CHIACCHIERE.

Chiacchiere che si sono aggiunte a quelle, assolutamente sterili, nelle quali la politica di Cefalù ha cominciato ad esercitarsi sin da quando le Poste si sono trasferite in via Vazzana ed a quelle altre cui, nel luglio del 2009, ha dato impulso la diffusione della notizia dell’acquisto dell’immobile da parte di privati.

Chiacchiere, tali ultime, che hanno riguardato, e riguardano, l’adozione di adempimenti e/o provvedimenti amministrativi con i quali, ex post, si sarebbe voluto, e si vorrebbe, tentare di “porre rimedio” all’acquisto dell’immobile da parte di privati con quella stessa metodologia che si è rivelata perfettamente inutile in tutti i casi in cui gli eventi accaduti hanno dispiegato, ineluttabili, i loro effetti.
Per intenderci, con quella stessa metodologia che ha ispirato quel modo di dire, assai comune, secondo il quale “le grate a Santa Chiara ci mittieru duoppu ca l’arrubbaru”.

Infatti, per evitare che privati acquistassero quell’edificio che il Comune avrebbe voluto acquistare, il progetto Tuzzolino sarebbe dovuto essere approvato dal Consiglio comunale in variante al PRG per costituire esso stesso variante allo strumento vigente, non già nel 2011, come pare sia negli intendimenti che emergono da quella sua ultima deliberazione ma,
non appena, il progettista ebbe ad esitare l’incarico conferitogli dal sindaco Vicari.
Cioè, all’incirca, un anno prima da quando, il 4 aprile del 2008, l’assessore regionale Dore Misuraca, in piena campagna per le elezioni politiche di quell’anno, diede il comunicato del finanziamento dell’opera da parte della Regione, lasciandosi andare in quella declamazione
“L'area diventerà una gioiosa pausa nei percorsi della città e il preludio alla fruizione del centro storico” cui, per la assoluta vacuità di contenuti, sono certo che l’ex assessore, non sarebbe in grado di dare significato.
Neanche oggi, a distanza di tre anni.

Chiacchiere che, a breve, potrebbero essere reiterate se è vero, come è vero, che il “termine perentorio di 30 giorni” che il Consiglio ha dato all’Amministrazione per ”predisporre l’approvazione del progetto in variante urbanistica" è scaduto, già, il 23 aprile scorso.

Nel maggio del 2011,la Politica, già da tempo, avrebbe dovuto sgomberare il campo dalle chiacchiere per aprirlo ai FATTI.

Nella considerazione, dal mio punto di vista abbastanza ovvia,
• che al punto in cui siamo, l’eventuale, difficile, adozione ex post di una variante al PRG altro non farebbe che innescare un contenzioso Comune-proprietà dell’immobile in cui, per il Comune i rischi di soccombenza sarebbero ben maggiori delle possibilità di vittoria ;
• che tale contenzioso allungherebbe a dismisura i tempi di intervento su quell’edificio;
• che quell’edificio ben lungi dal costituire ”una gioiosa pausa nei percorsi della città “ (?) resterebbe, ancora per molti anni, a fare bella mostra di sé come una delle più tristi ed orrende brutture del centro urbano di Cefalù, ciò sia che, alla fine, l’intervento sullo stesso sarà stato opera dei privati, come io ritengo sarà, sia che, alla fine, l’intervento sarà stato opera del Comune;
la Politica, nel maggio del 2011, avrebbe, già, dovuto convocare la proprietà dell’immobile ad UN TAVOLO PER CONCERTARE LA SOLUZIONE PROGETTUALE più idonea per conseguire quell’obiettivo di “ridefinizione delle vie Carrettieri e Spagnolo, di valorizzazione dell’area dell’ex edificio postale” e di riqualificazione urbana che, con il progetto Tuzzolino, si sarebbe voluto, e si vorrebbe, conseguire.

Una soluzione progettuale che ABBIA quella QUALITA’ URBANA E FUNZIONALE
con la quale si riesca a contemperare le legittime aspettative del privato e quelle, altrettanto legittime, del pubblico.
Quelle qualità con le quali si riescano a conciliare l’interesse pubblico e quello privato.

Una soluzione progettuale che, addirittura, vada oltre le previsioni del prof. Tuzzolino.
Al riguardo, pur a dare per scontato quanto scontato non è, cioè :
• che siano ottimali ed, ancora attuali, le destinazioni d’uso previste nel progetto;
• che il Governo regionale abbia, ancora, nel cassetto i fondi che aveva destinato a quel progetto;
• che quei fondi siano, ancora, sufficienti per espropriare l’edificio ai privati e per realizzare l’opera;
• che, quindi, il Comune sia in grado di iniziare i lavori per ultimarli, in tempi relativamente brevi;
pensiamo, veramente, che il Comune possa riuscire laddove la storia dimostra che, sinora, abbia clamorosamente fallito ?

Pensiamo, veramente, che il Comune sia in grado di gestire un “centro polivalente per proiezioni cinematografiche, riunioni, conferenze e 10 postazioni internet” ?

Eppure la gestione di quel “centro polivalente” non sarebbe impresa facile.
Sarebbe,anzi e con assoluta certezza, impresa ben più difficile di quella gestione dei campi da tennis dietro Castello, dei campi di calcetto ad Ogliastrillo, dello stadio Santa Barbara, della “Corte delle stelle”, del Teatro Comunale o dei vicini cessi pubblici di Largo Di Giorgio che il Comune, nonostante anni di tante altre sterili chiacchiere, non è riuscito ad intraprendere.

Saro Di Paola, 15 maggio 2011

ritratto di Rosario Fertitta

Caro Saro,la vicenda è

Caro Saro,
la vicenda è anche più complessa ed ingarbugliata (sul piano delle "carte" e tecnicamente) di quanto si possa immaginare...
Non posso, però, condividere il Tuo "costruttivo pessimismo" che si ricava dalla tua considerazione "pensiamo, veramente, che il Comune possa riuscire laddove la storia dimostra che, sinora, abbia clamorosamente fallito ?
Se dovessimo operare e ragionare soltanto in questi termini allora a Cefalù non faremo più nulla.....
Tu mi insegni che le "statistiche" sono fatte per essere disattese.....
Sarebbe come dire....il 29 maggio non andiamo a Roma a giocarcela perche il Palermo non l'ha mai vinta la Coppa Italia ;-)
E' chiaramente un paradosso....però non so fino a che punto....

ritratto di Saro Di Paola

REALISMO !

Caro Rosario,
mi riconosco in quel "costruttivo pessimismo" di cui mi accrediti e che Tu non condividi.
Il mio è un pessimismo alimentato dal realismo.
Il più crudo.
Un realismo che affonda nella "storia" della nostra città che non è, soltanto, quella dei nostri giorni.
Ricordi lo stato di abbandono in cui, non oggi, proprio per le difficoltà di gestione, sono rimasti per tanti anni i campi da tennis e quelli di calcetto ?
Non vedi come sono ridotti, oggi, la "corte delle stelle" e lo stadio Santa Barbara ?

Le "statistiche sono fatte per essere disattese" ?
Certamente!

E' la storia che è più difficile da disattendere.
La storia è più facile che si riproponga.
Non per nulla siamo soliti parlare di "CORSI E RICORSI STORICI".

Delle partite di calcio, invece, gli addetti ai lavori dicono che "OGNI PARTITA FA STORIA A SE'".
Quella storia che il Palermo potrebbe scrivere vincendo la Coppa Italia.
SULL'INTER CONTRO OGNI PRONOSTICO!