Referendum : chi è per il "NO" (come me) non deve andare a votare .. ecco perchè

ritratto di Giusi Farinella

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Referendum : chi è per il "NO" (come me) non deve andare a votare .. ecco perchè

Va bene la libertà di voto.
E' giusto che ogni cittadino decida per se: questa é la vera democrazia.
Ma la vera democrazia c'é e funziona se i cittadini sono INFORMATI BENE su ciò su cui vanno a votare e sui meccanismi delle votazioni.
In questo caso (ripetiamo per quei pochi che ancora non lo sanno) il "Sì" vince se prende più voti, ma la votazione é valida SOLO SE il totale dei voti validi (niente bianche, niente nulle) supera la meta + 1 del numero degli aventi diritto al voto alla Camera.
In base a questo comma, non andare a votare conta il doppio che andare a votare "No".
I "Sì" da soli non raggiungeranno mai quel quorum, se i contrari non andranno a votare.
In parole povere, chi va a votare "Sì" fa il suo dovere per far vincere il "Sì", chi va al seggio a votare "No" fa una cavolata e lavora per far vincere il "Sì".
Ogni voto "No" é un tafazziano contributo a far vincere sempre il "Sì".

ritratto di Nicola Pizzillo

EGITTO: ESPLOSIONE IN CENTRALE NUCLEARE

[04/06/11 ilmessaggero.it] -Una perdita di acqua radioattiva sarebbe avvenuta nelle ultime ore nella piccola centrale nucleare di Anshas, in Egitto, dopo l'esplosione di una pompa del reattore. Lo ha rivelato una fonte dell'Autorità egiziana per l'energia atomica, coperta da anonimato, al giornale locale Rose el Youssef, che titola "L'Egitto si salva da un disastro nucleare". La fonte ricorda che il primo reattore di ricerca di Anshas è stato rimesso in funzione di recente senza l'autorizzazione del Centro per la sicurezza nucleare e senza rispettare le norme di sicurezza dei reattori. La fonte ha spiegato al giornale che un'esplosione è avvenuta ieri nella pompa del reattore e ha provocato la perdita di dieci metri cubi di acqua radioattiva. In base ai criteri dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica, ha aggiunto la fonte, il "disastro" è classificabile al terzo livello. La centrale di Anshas si trova a nord del Cairo, nel Delta del Nilo (praticamente sotto la Sicilia n.d.r.).
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ORA PIU' CHE MAI VOTARE CONTRO IL NUCLEARE E' UN IMPERATIVO CATEGORICO, PER AMORE VERSO I NOSTRI FIGLI E PER GARANTIRE IL LORO FUTURO SU QUESTA TERRA.
IL 12 E 13 GIUGNO VOTIAMO IN MASSA SI

ritratto di Giusi Farinella

Un voto ancora più emotivo che ragionato

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lo Staff de L'altracefalù

Sull'onda dell'emozione
Ci risiamo a farci del male con le nostre mani, e così, ad ogni incidente in centrali che non hanno nulla a che vedere con le nostre, neppure ipotetiche, ci illudiamo di essere più al sicuro impedendone la costruzione in Italia.
In effetti, in Italia il rischio di tsunami di proporzioni simili a quelle dell’Oceano Pacifico è troppo elevato per rischiare di fare la fine di Fukushima.
Tanto elevato quanto lo era quello che le nostre centrali, tra le più all’avanguardia del mondo, 30 anni fa potessero implodere a causa dell’obsolescenza e dell’incuria causate da un regime comunista ormai con le pezze al sedere.
Lasciamo pure perdere che continuiamo a credere alla bufala che potremmo sopravvivere con la sola energia eolica e solare, che continuiamo ad inquinare con petrolio, gas e carbone, ma non ci vogliamo mettere in testa che la produzione più efficiente, economica, pulita e sicura di energia è solo quella nucleare.
Il punto è che ci castriamo da soli per far dispetto alla moglie.
Le norme che si vogliono abrogare erano chiarissime nel pretendere la massima sicurezza, la diversificazione delle fonti, il rispetto degli standard europei, ma soprattutto cercavano di far uscire l’Italia dalla situazione disperata in cui si trova.
Ci lamentiamo che non siamo competitivi, che non cresciamo, che abbiamo le bollette più care d’Europa, ma vogliamo continuare a mantenere tutto com’è, senza far nulla per risolvere la situazione, per uscire dalla crisi, per aumentare la nostra efficienza e produttività.
Ma la cosa più assurda è che crediamo di essere più furbi di tutti i Paesi confinanti, da cui continuiamo a comprare energia nucleare al doppio del costo.
Quindi, in realtà, il quesito sarebbe meglio posto così:
Volete voi continuare a far funzionare al massimo numerose centrali nucleari giusto al confine con l’Italia, comprando loro l’energia a caro prezzo, rimettendoci in termini di competitività, ma senza avere alcuna possibilità di controllare i loro standard di sicurezza?

ritratto di Giusi Farinella

Caro Nicola

Il mio è un appello rivolto solo a chi è convinto per il "NO", non certamente a te e a quelli come te già pronti a votare "SI".
Per noi del "NO" domenica sarà una bella giornata da trascorrere a mare o in campagna.
Lunedì una giornata da dedicarsi al recupero fisico dovuto alle fatiche domenicali. Ergo non andiamo a votare perché ci sentiamo ancora in grado di capire che i referendum sono stati indetti solo per combattere Berlusconi e non mi voglio unire a coloro che non lo hanno ancora capitoe pensano di andare a votare per "NO AL NUCLUEARE" non è così .
Non voglio passare per *******e per far sopravvivere gente parassita (ovvero nessuna utilità per l'Italia) di elementi come Di Pietro & c.
Ciao
Giusi

PS: Non ti incaz...... sei stato tu a stuzzicarmi

ritratto di Leonardo Mento

"Servi liberi e forti"....

francamente c'è chi in 17 anni di "onorato servizio" ha triplicato il proprio patrimoni e pretende inoltre che dovremmo considerarci o dovrebbero considerarsi "Servi Liberi e Forti", contenti loro....... Votare ai referendum è un atto di civiltà e di democrazia e permette di verificare se gli italiani siano a favore o non, alla privatizzazione dell'acqua, al nucleare, al legittimo impedimento. Un leader che ha avuto l'investitura dal popolo non dovrebbe temerne il giudizio o si? Mi sembra che molti Presidenti del nord e non solo, siano contro le privatizzazioni dell'acqua e nucleare. Voterò "si" convinto non per posizione politica. Questa proposta dell'essere "Servi Liberi e forti" non l'ho capita molto......ma non ci eravamo già affrancati dalla schiavitù? Dovremmo sentirci servi liberi...ma perchè servi e non cittadini liberi? Certo quanto si sceglie di avere un "padrone".......si diventa per forza "servi"....

ritratto di Giusi Farinella

Egregio Sig Mento

Premesso che anche non andare a votare "è un atto di civiltà e di democrazia", non comprendo assolutamente cosa voglia dire con il suo "Servi Liberi e forti".
Capisco solo che lei attacca l'asino dove vuole il padrone.
Nulla da eccepire: così fan tutti.
C'è da dire che gli asini si lasciano condurre docilmente dappertutto, anche al macello.
Con simpatia

ritratto di Giuseppe Aquia

Caro Leo, il problema

Caro Leo, il problema tuo,come quello di tanti intellettuali di sx,e' che voi tutto quello che dite pensate sia giusto.gli altri sono servi sol perche' non dicono le vostre stesse idee
.........la verità caro Leo!
E' che voi andate dietro i personaggi ambigui della sx gli altri no quindi i servi siete voi.

ritratto di Leonardo Mento

Caro Peppe......

con l'occasione rispondo anche all'egregio Giusi Farinella. Vedo che non frequenti molto la stampa vicino al tuo partito di riferimento ovvero Il Foglio di Ferrara, è lui che chiama a raccolta i “Servi Liberi e Forti” è lui che li definisce tali. Per questo affermavo:
“Questa proposta dell'essere "Servi Liberi e forti" non l'ho capita molto......ma non ci eravamo già affrancati dalla schiavitù? Dovremmo sentirci servi liberi...ma perchè servi e non cittadini liberi? Certo quanto si sceglie di avere un "padrone".......si diventa per forza "servi"....”
I “servi” oggi, grazie a Dio, si chiamano lavoratori/pensionati, i meno fortunati precari o disoccupati. Vedi Caro Peppe, non credo che in politica come nella vita, vi siano certezze assolute, pertanto sono fra quelli che credono più nelle persone “perbene” che nelle ideologie. In politica vi è molta gente in “mala fede” come molta gente “perbene”. Vedi Caro Peppe il mio problema è anche il tuo ed è quello che questo paese nei prossimi tre anni dovrà affrontare una finanziaria da 40 miliardi, assicurare lavoro ai disoccupati, garantire la cassa integrazione, i servizi sociali...........e stai certo che la parte maggiore dovrà essere sostenuta dai lavoratori dipendenti/pensionati e pertanto, inciderà negativamente sui consumi. Vedi Caro Peppe, che tu voglia o no, siamo sempre “servi” di quelli che si fanno gli “affari propri” (per non dire altro), paghiamo per loro. Andrò a votare ai referendum, non per fini politici, ma perchè voglio esercitare un mio diritto, quello di esprimere il mio "si" su fatti importanti e determinanti del futuro nostro e dei nostri figli.

ritratto di Giovanni Marino

E' bene che si sappia anche questo.

Gli accoppiamenti o meglio la contemporanea votazione per diversi referendum ha sempre creato il problema della scelta dei referendum per cui votare, evitando di votarne altri.
E' bene chiarire quindi che si possono votare alcuni referendum e non partecipare alla votazione per altri perchè ogni quesito referendario è a se stante senza collegamento con gli altri.
In pratica andando al seggio si possono rifiutare le schede per le quali non si intende votare preferendo l'astensione.
E' utile quindi che ciò venga anche chiarito perchè non tutti sanno che ciò è possibile.
Anche questo è un modo per esprimere la propria volontà non partecipando alla votazione di alcuni pur votandone altri.
Inoltre è opportuno e previsto che i presidenti di seggio e/o gli scrutatori si astengano dal fare propaganda o far filtrare in maniera surrettizia le proprie idee per le votazioni referendarie essendo durante il periodo delle votazioni e del successivo scrutinio, pubblici ufficiali e quindi super partes rispetto ai quesiti referendari.
Giovanni Marino

ritratto di Giusi Farinella

Chiamparino : NO AL

Chiamparino : NO AL REFERENDUM SULLA GESTIONE DELL’ACQUA
Pubblicato il 8 aprile 2011 da admin

“Quel referendum va sconfitto. Spero che il PD se ne renda conto”.

Sergio Chiamparino sa di sfidare strati diffusi dell’elettorato di sinistra, che per l’acqua pubblica hanno firmato, il 12 giugno andranno a votare e magari ieri erano a Roma a manifestare. Eppure il sindaco non si scompone. Del resto è stato uno dei primi sostenitori della legge Ronchi. E ieri l’ha ribadito durante il dibattito con Marco Follini e Giusi La Ganga : il quesito che vuole cancellare l’affidamento della gestione a privati o a società a capitale misto rischia di provocare danni che i sostenitori del referendum nemmeno immaginano.

“Se passa potremo dire addio a SMAT”. Addirittura ? “Dovremo tornare alle gestioni dirette da parte dei Comuni, che si sono dimostrate largamente inefficienti. Questa battaglia, non distinguendo tra la proprietà del bene e la sua gestione, rischia di peggiorare la situazione. Là dove la gestione dell’acqua è stata aperta alle spa, come a Torino, la qualità del servizio è migliorata. Dove è rimasta la gestione diretta è andata diversamente”.

Ma allora, perché milioni di persone hanno firmato ? “Perché qualcuno ha fatto passare il messaggio che si voleva privatizzare l’acqua. Falso: SMAT è nostra al 100 per cento. Se passa il referendum, invece, sarà un balzo all’indietro di 40 anni, quando le cose non mi sembra funzionassero meglio”

ritratto di Rosario Fertitta

Personalmente sono sempre

Personalmente sono sempre stato convinto che il diritto di voto va sempre esercitato, se non altro per rispetto verso tutti coloro i quali - nel corso della loro vita - hanno lottato affinchè ciascuno di noi potesse esprimere LIBERAMENTE la propria opinione su un determinato argomento.
Il referendum, poi, quale puro strumento di consultazione popolare, dovrebbe sfuggire a tutti quei tentativi di "politicizzazione" e trasformazione nell'ennesimo voto "pro o contro Berlusconi".
Si può votare SI, si può votare NO, si può votare SCHEDA BIANCA, si può ANNULLARE LA SCHEDA: il non andare a votare non la considero una opzione compatibile con il percorso di democrazia di un Paese che si considera tale, al di là di tutti i tatticismi finalizzati alla conquista dell'eventuale "quorum".
Pur avendo le mie precise idee in termini ideologici, personalmente me ne frego di cosa possa pensare la destra o la sinistra sui vari argomenti.
Il referendum MI APPARTIENE come libero CITTADINO e come tale sarà il mio approccio.
P.S.: per dichiarazione di voto ;-))
Io votero SI su tutti i quesiti.

ritratto di Claudio Pepoli

non capisco perchè ci siano

non capisco perchè ci siano persone che invitino a non esercitare il diritto al voto. paura del quorum? siamo o non siamo in democrazia? votando un referendum si capisce realmente cosa preferisce la gente. vince la maggioranza dei "si" o dei "no". astensionismo invece, diventa sinonimo di repressione. bisogna andare a votare o che si scriva "si" o che si scriva "no".

ritratto di Giovanni Marino

Si..No....ed astensione...

Astenersi è solo un espediente tecnico-giuridico che si tende a sminuire politicamente, per la paura di perdere il referendum.
L'astensionismo, che per il referendum conta come se si votasse checchè se ne dica, serve ai fautori del "NO" meglio del voto perchè si sfrutta anche la percentuale di chi non va mai a votare.
Anche il non votare è quindi una espressione di voto perchè il quorum di più del 50 % è indispensabile affinchè il referendum sia valido.
Quindi è più facile battere il "SI"...partendo già da una percentuale già acquisita di circa il 20% (mediamente) che di norma non vota mai.
Ecco perchè i promotori del "SI" hanno la paura dell'astensionismo e fanno appelli pressanti ad andare a votare...come allo stesso modo, i fautori del "NO" invitano gli elettori all'astensione.
Comunque, come ho già scritto, si possono votare anche alcuni dei referendum, rifiutando di votare per altri...perchè ogni quesito referendario è a se stante, senza collegamento con gli altri.
Ricordate il referendum consultivo sulla luce da passare all'ENEL...? Votò solo il 27% della popolazione e se ne parlò poco del quorum perchè essendo consultivo non aveva vincoli di quorum....ma che se ne doveva tenere conto, a mio parere, da un punto di vista deontologico per il risultato della votazione.
Giovanni Marino

ritratto di Giusi Farinella

NON VOTO

Votare è un diritto/dovere.

NON E' UN OBBLIGO, comunque andare a votare un referendum per mandare via qualcuno mi sembra assurdo…

Non voto e non lo ritengo una rinuncia ad esercitare un mio diritto, in questo referendum non votare è un vero atto politico.

La verità è che la questione sull’energia atomica, così come sull’acqua, è semplicemente una questione politica, è solo antiberlusconismo (vedi il voltagabbana di Prodi, Bersani, Di Pietro ... nati nuclearisti e liberisti e oggi pentiti ).

È il tentativo evidente della sinistra di strumentalizzare due temi caldi per fini di mero consenso.

Quindi il mio invito a NON ANDARE A VOTARE è UN VERO VOTO POLITICO.