La speranza abita nei giovani e nella umile gente

ritratto di Pino Lo Presti

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Loro non sanno dei complessi labirinti dei processi in cui spesso si disperde o si inabissa la vita (e le sue speranze) per opera degli uomini intenti a darle forma nelle realtà sociali, specie politico-amministrative.

Nulla sanno delle strategie, degli accordi, dei compromessi, della fatica che quasi sempre accompagna ogni posizione di potere, pur legittima e assunta con cuore e mente leali, in assoluta buona fede.

Nulla sanno di quanto delle loro speranze consegnate a quegli uomini è destinato - e non sempre per insensibilità di questi ma proprio per quei complessi labirinti spesso ciechi - a non vedere mai la luce.

Quella signora sa solo che li vede salire e scendere dalla Radio (Crm), che sono persone che hanno un ruolo nella vita sociale, che sono dei consiglieri comunali! Che ne sà se sono di Opposizione o di Maggioranza, se sono alleati o meno; per lei sono solo uomini che hanno il potere di fare qualche cosa: è questa la sua speranza quando consegna alla loro attenzione le condizioni di quel degrado intorno!

Io non sono un politologo, nè mai sono stato bravo nel gioco degli scacchi; passavo per un “romantico” (che non è una qualità nelle strategie vincenti) dunque mi inoltro abbastanza poco sul terreno della ratio di “fidanzamenti”, “matrimoni” e “apparentamenti” vari (non mi intriga); mi commuove piuttosto la forza di sopravvivenza della speranza nei giovani e nella gente umile.

Spero solo che questa dia linfa e senso alle ragioni del potere, che ne sani le contraddizioni e le aridità strategiche irrorandole di reali e profondi sentimenti.

-siamo nel quartiere attorno alla chiesa di S. Maria al Borgo

Mi ha colpito che appena scesi, dopo l’annuncio - pur prudente - dell’apertura di un filo di dialogo, questi due signori siano stati subito posti di fronte alla manifestazione (quasi una prova) di una speranza semplice di una persona semplice.

Ecco se partissero dal lavorare insieme per dare risposte a queste e ad altre voci che vengano dall’humus più profondo della nostra città ... che intanto dicono di dignità, decenza e decoro, che bella cosa potrebbe essere infine anche un loro futuro “matrimonio”!

ritratto di Saro Di Paola

ACCORDO SUL PROGETTO POLITICO

E' l'intesa
sulle cose da fare per la Città e sul come farle,
sui problemi da risolvere per la Città e sul come risolverli,
sulle priorità nell'affrontarli per risolverli,

cioè
L'ACCORDO SUL PROGETTO POLITICO

L'UNICO LEGANTE per un "MATRIMONIO" POLITICO
che possa risultare
PROFICUO PER LA CITTA'

Il programma delle cose da fare, cioè quello che, da sempre e da tutti, viene definito
IL PROGRAMMA POLITICO NON BASTA!

Infatti,
forse che le cose che si dovrebbero fare a Cefalù non le conosciamo tutti ?
Sono le stesse da decenni!
forse che tutti non sappiamo che i problemi siano tutti urgenti ?
Sono urgenti da decenni !

ritratto di Rosario Fertitta

Penso siamo d'accordo

Penso siamo d'accordo tutti...
Il problema non è - con tutto rispetto - se Lapunzina e Calabrese "convoleranno a nozze" (politicamente parlando)...
Se ciò dovesse avvenire non mi scandalizzerei affatto...ANZI !
Mi augurerei tanti altri siffatti "matrimoni" se finalizzati - finalmente - ad AFFRONTARE (non oso dire RISOLVERE) i problemi della nostra Città.
Ma bisogna prestare molta attenzione, sopratutto nei confronti dei "professionisti della disinformazione" che in questa città abbondano e temono che una nuova "politica" possa toglier loro quel "potere" che negli anni ha prodotto quanto sotto gli occhi di tutti..
Il PROGRAMMA è prioritario ma altrettanto necessaria è LA COERENZA e la VOLONTA' di perseguire gli obiettivi del progetto sottoposto agli elettori.
Fin quando "i saltimbanchi e i giocolieri" avranno il sopravvento sarà molto difficile tentare di risalire la china..