Elettrosmog: è passato di moda?

ritratto di Italo Piazza

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Lo sviluppo tecnologico ha comportato un aumento senza precedenti di sorgenti di campi elettrici e magnetici, che hanno ingenerato notevoli preoccupazioni per i possibili effetti negativi sulla nostra pelle.

Anni fa intrapresi questa crociata, avendo saputo da amici, che Cefalù anni addietro era monitorata dal ministero della salute, per il fatto che su dieci bambini ambosesso che in tutta Italia erano malati di tumore al cervello, quattro erano a Cefalù, di cui una purtroppo e dolorosamente per la famiglia e per chi le voleva bene, e morta.
Pubblicai una mia ricerca sul " Corriere delle Madonie " (direttore allora il Prof. A. Rosso) nel 2001:

" Queste tecnologie, pur agevolando la nostra vita quotidiana, hanno d'altro canto ingenerato notevoli preoccupazioni per i possibili effetti negativi sulla nostra salute, derivanti dall'esposizione ai campi elettromagnetici da esse prodotti. I risultati degli studi sono contrastanti, ma intanto si stanno approntando le contromisure per proteggere le fasce di popolazione più deboli e le categorie più esposte.

Elettrosmog: di cosa si tratta

Negli ultimi tempi, si parla molto di elettrosmog, e sopratutto dei suoi possibil effetti nocivi sulla salute umana.
In generale, è possibile distinguere i campi elettromagnetici naturali,le cui sorgenti sono nella terra stessa, nell'atmosfera, nel sole, nella luce, ed artificiali , vale a dire prodotti dall'uomo. L'uomo ha sempre convissuto con i primi, adattandosi ed evolvendosi in modo da proteggersi nel mondo migliore. Ma il grande e veloce progresso tecnologico degli ultimi cinquant'anni, che ha innalzato il fondo naturale elettromagnetico di centinaia e migliaia di volte, non lascia indifferente tutta una comunità che si interroga come mai gli amministratori di Cefalù e nella persona del primo cittadino (dottore) possano permettere che gli abitanti siano esposti a tali possibili rischi sanitari
.

I campi elettromagnetici si valutano per la loro ampiezza , cioè l'intensità della forza (che si misura in Tesla), e per la loro frequenza , che indica quando rapidamente l'ampiezza varia nel tempo (che misura in Herz).
In altri termini, i campi elettromagnetici si irradiano nello spazio a una velocità pari a quella della luce, trasportando energia, e differenziandosi in base alla loro intensità e alla loro frequenza
.

I campi ad alta frequenza sono quelli prodotti dai cellulari, dai computer, dai forni a micro onde,dai trasmettitori radiotelevisivi, dagli apparecchi sanitari, ecc.
I campi a bassa frequenza , invece, sono prodotti dalle linee dell'energia elettrica ad alta tensione ( i cosiddetti elettrodotti ), dagli elettrodomestici per la casa, le termocoperte, eccetera, e da tutti quegli impianti che utilizzano corrente elettrica alla frequenza chiamata " di rete " ( a 50 Herz in Europa )
.

Il forte sviluppo del settore delle comunicazioni ha portato all'istallazione di circa 90.000 trasmettitori radiotelevisivi e per la telefonia cellulare, con potenze oscillanti da poche decine ad alcune centinaia di migliaia di Watt. Non solo, ci sono anche potentissimi impianti radar ad uso militare e civile e, come se non bastasse, si sono aggiunti tutti i campi generati negli ambienti domestici e di lavoro, che hanno finito col sottoporre l'uomo ad un " bombardamento elettromagnetico".

Uno studio recente indica che nelle grandi metropoli l'intensità del campo ad alta frequenza risulta aumentata di 1-2 milioni di volte rispetto a quella naturale".

L''Ente che ha avuto la licenza di costruire anni fa la torre di via Mazzini con le Parabole che ricevevano le onde, per poi inviarle via cavo ai telefoni fissi, ora, da quando esistono i cellulari, ha sostituito onde elettromagnetiche facciano male o malissimo agli abitanti del luogo, alle scuole elementari ed ai bambini che ci giocano sotto.

La mia domanda è: esiste un regolamento Comunale per quanto riguarda l'installazione di trasmettitori per cellulari nel perimetro abitato ? Non vorrei che domani ci fossero più trasmettitori per cellulari che antenne tv; il guadagno di una persona, può fare danno a tanti.
Qualcuno può gentilmente rispondermi ?

ritratto di Angela Di Francesca

è un problema

è un problema da attenzionare certamente, una volta un amico mi ha detto che sono venuti quelli dell'organismo a ciò preposto (non ricordo se è l'ARPA)e hanno detto che le emissioni elettromagnetiche erano nella norma, ma comunque questi studi e monitoraggi dovrebbero esserci al Comune. Se poi le percentuali che riferisce Italo Piazza su bambini ammalati di tumore al cervello sono vere, penso che ci si dovrebbe subito attivarsi per sollecitare controlli e ricerche.

ritratto di Rosario Nastasi

come evitare molto elettrosmog in casa.(tratto da internet)

Che cosa è realmente l'elettrosmog?

Ogni cavo percorso da corrente elettrica genera un campo elettrico in funzione della caratteristiche di della linea, mentre i motori, i trasformatori elettrici e gli elettromagneti generano campi magnetici anche essi in funzione delle caratteristiche della sorgente.
Entrambe le tipologie di tali campi decadono rapidamente di intensità in funzione della distanza e a differenza di altri tipi di radiazioni (come quelle nucleari) non si accumulano nel nostro organismo.
Mentre l'esposizione corretta e controllata può essere vantaggiosa e salutare, come ad esempio nella magnetoterapia, quella incontrollata può causare danni notevolissimi all'organismo sino a divenire mortale.
I rischi dipendono ovviamente dall'intensità: tutti sanno che è possibile toccare senza pericolo i poli di una batteria ma che si può morire con un contatto accidentale con tensioni elevate al dì sopra di circa 90 V per le donne e dei 60 V per gli uomini che inspiegabilmente si rivelano più esposti a questo rischio.
Dipendono anche dal tempo e dalle modalità di esposizione e sono per questo motivo più subdoli di altri. L'esposizione ai campi elettromagnetici influenza le nostre cellule e le ghiandole del nostre corpo, come quella pineale, ad esempio, che situata alla base del cranio regola il nostro sistema immunitario attraverso la produzione di melatonina. Questo ormone importantissimo per le difese del nostro organismo viene prodotto secondo ritmi circadiani giornalieri con i massimi durante le ore di riposo notturno e tale produzione viene fortemente compromessa o addirittura inibita in presenza di campi elettromagnetici.
I rischi derivanti dall'esposizione a questi campi sono allo studio in tutto il mondo e come per il fumo anche se ancora non è stata definita una correlazione precisa sono reali i rischi per il sistema immunitario in grado di provocare da disturbi neurovegetativi alla leucemia, da sindromi depressive al cancro, dal morbo di Alzheimer al Parkinson in modo particolare nei bambini e nei soggetti in età avanzata. Nella sperimentazione su cavie animali sono state osservate alterazioni neuro comportamentali e lesioni cellulari, danni oculari, tumori in particolare ai sistemi respiratorio, nervoso e riproduttivo. D'altronde lo stesso discorso vale per il fumo che provoca rischi palesi anche se ancora manca una "correlazione definitiva".
Recentemente quasi tutti i governi hanno promulgato norme sull'elettrosmog, in Italia ne è un esempio la legge n° 381 del 3.11.1998, che fissano limiti di esposizione definiti sicuri, ma tali norme sono di difficile attuazione per l'ostilità di quanti hanno forti interessi nel campo e per la non conoscenza del problema da parte del grande pubblico che ignora totalmente il problema e le sue dimensioni e i rischi correlati. Inoltre chi dovrebbe concedere autorizzazioni o controllare l'applicazione della legge spesso non operaia con professionalità o onestà: ne sono un esempio i ripetitori della telefonia cellulare posti a volte vicinissimi agli ospedali mentre poi si fanno affiggere divieti, con contorno di multe, che vietano di usare il telefonino negli ospedali: è vero che un telefonino può interferire con alcune apparecchiature elettromedicali ma è semplice immaginare quanto può interferire un ripetitore per telefonia cellulare adiacente all'ospedale! E' assolutamente necessario evitare allarmismi ingiustificati ma conoscere il problema e i rischi connessi. E' una leggenda metropolitana che un cellulare che squilla possa far esplodere un distributore di benzina ma essendo una apparecchiatura elettrica quindi in grado di causare scintille è preferibile non utilizzarla in un'atmosfera potenzialmente pericolosa come quella satura di vapori di benzina durante il rifornimento dell'auto, così come precauzionalmente nella stessa situazione è bene non fumare ne usare accendini o fiammiferi.
Quali sono le precauzioni da prendere durante il giorno?
Il microonde, spesso ingiustamente, sotto accusa emette elettrosmog ma è totalmente schermato con sistemi di sicurezza che spengono il magnetron (l'emettitore di microonde) non appena si inizia ad aprire lo sportello e se di buona qualità e non danneggiato non emette nulla all'esterno. Non così gli altri elettrodomestici dai quali è opportuno mantenere il capo a distanza di sicurezza cioè ad oltre 60 cm quando sono in funzione. I comuni elettrodomestici possono creare campi elettromagnetici dai 50 ai 300 μT alla distanza di 10 cm che però decrescono rapidamente e risultano praticamente innocui già a 60 cm. Normalmente risulta sufficiente non passare tempo con elettrodomestici più vicini di un metro al capo compresi ventilatori e condizionatori, tenere i computer desktop sotto la scrivania e non sul piano di lavoro con le casse acustiche eventuali anch'esse a distanza di sicurezza specie se potenti e il subwoofer sul pavimento. I monitor da PC di tipo piatto possono essere utilizzati senza problemi anche se è bene mantenere gli occhi non troppo vicini per non affaticarli (la distanza ottimale per la vista è fra 2 e 3 volte la diagonale dello schermo), mentre per i vecchi tipi CRT è assolutamente necessario utilizzare un buon schermo antiradiazioni e antiriflesso. La televisione invece emette grandi quantità di elettrosmog e la distanza di sicurezza sale a 5 volte la diagonale per i CRT e 3 o 4 per i tipi al plasma e LCD. Molto pericolosi sono i caschi da parrucchiere, fortunatamente sempre più in disuso che emettono 200 μT e non debbono mai essere utilizzati per oltre 30 - 40 minuti. Il motore del phon va tenuto almeno a 30 cm dalla testa ma questo è facile da fare con un minimo di attenzione oppure utilizzato per non più di 10 minuti, così come è meglio evitare di utilizzare il rasoio elettrico per molto tempo ad esempio per radere una barba folta e cresciuta che è più vantaggioso, anche per la pelle, eliminare con il rasoio a lametta. Lo spazzolino elettrico non crea problemi anche perché non va mai utilizzato per più di 1 minuto altrimenti potrebbe danneggiare lo smalto e irritare le gengive. Con il cellulare abituiamoci a scambiare informazioni nel minor tempo possibile cercando di evitare telefonate lunghe che scaldano il trasmettitore e causano maggiori emissioni "sporche", scegliamo un telefono con un buon vivavoce che elimina del tutto i problemi, utilizziamo l'auricolare (non bluetooth) quando possibile per tenere lontana l'antenna del telefonino dalla testa. Cerchiamo di abituarci a non appoggiare il telefonino all'orecchio ma a tenerlo vicino ma non in contatto. Ricordiamo che i telefoni cellulari comunicano costantemente con le celle GSM e UMTS quindi impostiamo se il modello lo prevede la modalità a basso consumo che prolunga l'autonomia e emette meno elettrosmog, spegniamolo quando siamo in una zona di non copertura altrimenti il nostro telefonino cercherà continuamente di collegarsi alla centrale trasmettendo continuamente e inondandoci di elettrosmog oltre a scaricarsi molto velocemente e infine cerchiamo di tenerlo in tasche basse evitando quelle alte della giacca o dei soprabiti più vicine alla testa e agli organi più critici (cuore e polmoni). Utilizziamo sempre il vivavoce in auto dove però è fondamentale non appoggiarsi il telefonino addosso: le statistiche oncologiche evidenziano aumenti significativi dei tumori agli apparati genitali e alle zone addominali tra quanti dichiarano di appoggiare spesso sulle gambe il cellulare in auto.
Quali sono le precauzioni da prendere durante la notte? Come già visto la notte durante il normale riposo il nostro organismo effettua la regolazione, il potenziamento e la manutenzione del sistema immunitario: operazioni fondamentali che possono venire disturbate o anche inibite dall'elettrosmog. Vanno quindi prese particolari precauzioni:
mantenete ogni apparecchiatura elettrica a distanza di almeno 90 cm dal cuscino, togliete ogni apparecchiatura elettrica non indispensabile dai comodini, evitate di addormentarvi con il televisore acceso e se possibile evitate di lasciarlo anche in standby staccando la spina prima di andare a dormire oppure evitate la TV in camera da letto, evitate di dormire con il cellulare acceso o un telefono cordless sul comodino o in camera e assolutamente non metteteli in carica nella vostra camera da letto durante la notte ,evitate termocoperte e scalda sonno e al massimo utilizzateli per preriscaldare senza lasciarli in funzione durante la notte (anche se è piacevolissimo farlo)
Conclusioni
Senza inutili allarmismi è necessario evitare di esporsi a sorgenti importanti di elettrosmog, esattamente come in estate è necessario evitare di esporsi senza protezione per molte ore al sole per evitare eritemi e ustioni solari: un pericolo reale che tutti conoscono per evitare il quale è sufficiente prendere precauzioni adeguate. Purtroppo l'elettrosmog è più subdolo perché i campi elettromagnetici a differenza della radiazione UV che accompagna la luce visibile sono totalmente invisibili e possono essere rilevati solo con strumentazioni idonee e da personale qualificato. Prima di scegliere una nuova casa o un terreno sul quale edificarla sarà necessario controllarne i livelli di elettrosmog, mentre una verifica alla nostra abitazione potrà avvertici di eventuali rischi e permetterci di elevare difese in caso di livelli elevati. Ma è sempre necessario affidarci a professionisti esperti evitando di agire empiricamente perché una selva di antenne vicino a noi potrebbero rivelarsi non pericolose mentre altre invisibili perché distanti alcune centinaia di metri o alcuni Km potrebbero essere pericolosissime. Sarà bene infine attenerci alle semplici norme indicate nella nostra mini guida per minimizzare gli impatti negativi degli elettrodomestici e delle apparecchiature in radiofrequenza telefonini compresi per vivere meglio e più sani. Spesso è sufficiente conoscere un problema per adottare qualche piccolo accorgimento che lo minimizza o lo elimina del tutto e per l'elettrosmog è proprio così!!

Rosario Nastasi ASSOCIAZIONE DI PROTEZIONE CIVILE E.R.A. PARCO DELLE MADONIE CEFALU'