Svolta sulla Tassa di Soggiorno?

ritratto di Pino Lo Presti

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Questo il comunicato pervenutoci dall'assessore Patanella.
Il Sindaco, incontrato, poco dopo in piazza Duomo, ha però precisato che non si tratta di discutere della sua abolizione ma della sua applicazione (due euro a persona).

"Alla luce del risultato positivo verso il risanamento economico portato avanti dall'amministrazione e vista la ritrovata sintonia con le istituzioni regionali e nazionali che hanno accolto l'appello a loro rivolto per il rilancio turistico della città di Cefalu', il Sindaco e la giunta stanno seriamente valutando la possibilità di percorrere nuove e diverse ipotesi sulla tassa di soggiorno. A tal proposito hanno fissato la data del 12 luglio p.v. Per incontrare tutti gli operatori turistici per un pubblico confronto".

ritratto di Giusi Farinella

Non credo che vi siano margini

Apprezzo il comunicato dell'Assessore, ma se è vero (e non ho motivi per dubitare) ciò che Pino afferma aver sentito dire al Sindaco, io non parteciperò e confermo la mia "PROMESSA".
E' inutile parlare ai sordi.
Chiederci di approvare questa tassa è chiederci di suicidarci.
Si assumessero le loro responsabilità, introducessero la tassa di soggiorno, ma non chiedessero il nostro consenso,per favore la smettessero di prenderci in giro(così direbbe Di Pietro).
Sappiano che il turista, che dorme in questa Cefalù, in ciò che oggi è Cefalù grazie proprio a loro, è spinto da motivazioni puramente economiche cioè dai prezzi bassi che noi facciamo, vengono perchè le condizioni sono semplicemente più vantaggiose e basta.
Il rapporto prezzo servizi è superiore a quello dei nostri competitors, offriamo di più ad un prezzo più basso.
Manterrò la promessa.

ritratto di Saro Di Paola

ALLA FRUTTA ? NO AL DIGESTIVO!

DUE EURO SONO TROPPI!
Anche secondo uno come me che non si è mai confrontato con competitors nel settore turistico.

Caro Giusi,
però a 50 centesimi si potrebbe.
Sopratutto se destinati al miglioramento dell'immagine della Città.

Secondo il mio modo di vedere, se 50 centesimi dovessero mettere il turismo di Cefalù fuori mercato,
CEFALU', quanto a turismo, sarebbe MESSA MALE!
MOLTO MALE !

Sarebbe ALLA FRUTTA?
NO AL DIGESTIVO!

ritratto di Giusi Farinella

Caro Saro ti giustifico perchè non conosci il mercato

Caro Saro ti giustifico perchè non conosci il nostro mercato

Tu sei alla frutta quando ti incazzi perchè l'acciaio è aumentato di 0,0001 al chilo ?

A Parigi (non in Francia) la tassa di soggiorno, che si applica a tutte le tipologie di ricettivo, campeggi compresi, varia da 0.20 a 1,50 euro a camera occupata e i proventi sono utilizzati per sostenere lo sviluppo turistico. L’IVA applicata alla prestazione alberghiera è pari al 5,5 %.

In Spagna attualmente non è prevista tassa di soggiorno.

La municipalità di Barcellona sta discutendo in questi giorni della introduzione di una tassa di soggiorno, per il valore di 1 euro a camera occupata. L’IVA sulle prestazioni alberghiere è al 7 %.

In tutti questi casi il carico fiscale sulla prestazione alberghiera risulta complessivamente molto ridotto rispetto a quello previsto in Italia considerato anche che nel nostro paese l’aliquota IVA è al 10%.

Capirai da questi esempi che la tassa di soggiorno anche a 0,50 Euro è una proposta decisamente elevata e viene calcolata per persona, non per camera.
Saprai anche che le tariffe alberghiere in queste due città (che evidentemente non hanno competitors) sono molto più alte di quelle che applichiamo noi a Cefalù.

Inoltre, quando dai T.O. otteniamo aumenti essi al massimo sono di 1 euro.
Per tua informazione è da tre anni che non pratichiamo aumenti anzi .....
Non siamo disponibili a sanare il debito delle casse comunali.
Non siamo disponibili a pagare una tassa senza alcun impatto positivo sui servizi e sulla competitività turistica della città.
Sanare i debiti è ciò che si prefiggono i nostri amministratori, altrimenti prima avrebbero redatto il regolamento e definito cosa fare di questi soldi e poi deliberato.

Saro .. questa volta mi hai deluso (dai non incazzarti).
Con l'affetto e la stima di sempre
Giusi

ritratto di Leonardo Mento

In effetti......

questa tassa di soggiorno, in un periodo di crisi, è mal digerita dal comparto turistico ed in particolare perchè grava, come prelievo, solo sugli albergatori ( il costo della camera pertanto è formato dalla camera più tassa di soggiorno). Così come è stata modulata è iniqua in quanto il resto del comparto turistico ( e non solo) non ne risente/partecipa (direttamente e indirettamente)ovvero quando il turista arriva e soggiorna a Cefalù oltre alle quota albergo/pensione/bed&breakfast spende per trasporti, ristoranti, souvenir,bar, discoteche, spiaggia, vestiario,generi alimentari, rosticcerie ect ect. Poi i turisti del fine settimana (sabato e domenica ma anche quelli giornalieri) che creano un grande impatto e grossi problemi di traffico(impegno costante dei vigili urbani),pulizie spiagge e non solo; non contribuisco alle spese come quelli colpiti dalla tassa di soggiorno. Pertanto forse qualcosa di diverso questi nostri amministratori nazionali e locali (ma forse più quelli nazionali) potevano "inventarsi". Comunque dobbiamo riconoscere che il maggiore impegno turistico promozionale della nostra Città, e oggi, a cura degli albergatori.

ritratto di Giusi Farinella

Spalmare nuovi sacrifici, se ritenuti necessari

Caro Leonardo

Spalmare nuovi sacrifici, se ritenuti necessari, su tutto il sistema turistico non sarebbe un idea malvagia, se non ci fosse questa crisi che ci costringe ad abbassare le nostre tariffe per poter competere in questo mondo globalizzato.
Chi ne gode (un bar, un ristorante, una boutique, un parrucchiere, solo per citare alcuni degli attori di questo proscenio su cui esistono molti ruoli) sia chiamato a responsabilità e contribuisca a mantenerlo.
Si sarebbe giusto, ma purtroppo irrealizzabile.

Un chiarimento merita il tuo commento per i non addetti ai lavori:
Cefalù ha un solo e unico grande cliente; il tour operator, che tratta le condizioni per dare ospitalità a gruppi di persone.
Il nostro turismo è infatti contrattualizzato.
E' posso affermare con certezza che è impossibile spuntare il pagamento della tassa di soggiorno, è più facile che lascino la destinazione Cefalù.

Una trattativa che riteniamo favorevole è quando otteniamo un aumento di 1 euro.
Il mercato globalizzato ha già ridotto all’osso il margine di utile per l’albergatore, con l'applicazione della tassa di soggiorno lo scenario più probabile sarebbe quello di azzerare l’utile, poichè di fatto il costo della tassa verrebbe addossato all'hotel.
Cordiali saluti

ritratto di Leonardo Mento

Caro Giusi

avendo lavorato per 35 anni per una compagnia Aerea e gli ultimi 20 nel marketing; mi permette di conoscere questo mondo. Ero e sono convinto che la tassa di soggiorno sarà, se non si vogliono perdere quote di mercato, a carico degli albergatori. Che dire ....nel passato veniva applicata la tassa di soggiorno e pertanto perchè non riproporla?. Abbiamo amministratori privi di "fantasia" o meglio privi di competenza specifica in quanto nel campo turistico i "clienti" si "comprano" dalle agenzie e tour operator (sono loro che "fanno" il mercato) e non vengono solo grazie al sole,mare o monumenti, ma anche ai prezzi. Speriamo bene...ciaooooo

ritratto di Saro Di Paola

PAROLA DI PATANELLA!

Caro Giusi,
tranquillo....... non mi sono inc....to.

Leggere che gli aumenti che riuscite ad ottenere dai T.O. sono dell'ordine di 1 euro, mi fa venire i brividi.
Mi rattrista.
E' amarissimo dirlo ma, secondo me, SIAMO AL DIGESTIVO.

Forse a Cefalù conviene fare i ..... posteggiatori-campeggiatori.
Magari sulla nuda terra e senza servizi igienici.

Quanto alla mancata preliminare redazione del regolamento con definizione dell'impiego del ricavato dalla tassa, sono d'accordo con te.

Comunque se I NUMERI CHE HA DATO L'ASSESSORE AL BILANCIO e LA RITROVATA SINTONIA CON LE ISTITUZIONI SUPERIORI sul rilancio turistico di Cefalù
SONO VERI,
non v'è ragione alcuna per introdurre la tassa.
Puoi stare tranquillissimo la delibera sarà revocata.
PAROLA DI PATANELLA!

ritratto di Leonardo Mento

In effetti......

questa tassa di soggiorno, in un periodo di crisi, è mal digerita dal comparto turistico ed in particolare perchè grava, come prelievo, solo sugli albergatori (il costo della camera pertanto è formato dalla camera più tassa di soggiorno). Così come è stata modulata è iniqua in quanto il resto del comparto turistico (e non solo) non ne risente/partecipa (direttamente e indirettamente)ovvero quando il turista arriva e soggiorna a Cefalù oltre alle quota albergo/pensione/bed & breakfast spende per trasporti, ristoranti, souvenir,bar, discoteche, spiaggia, vestiario,generi alimentari, rosticcerie ect ect. Poi i turisti del fine settimana (sabato e domenica ma anche quelli giornalieri) che creano un grande impatto e grossi problemi di traffico (impegno costante dei vigili urbani), pulizie spiagge e non solo; non contribuisco alle spese come quelli colpiti dalla tassa di soggiorno. Pertanto forse qualcosa di diverso questi nostri amministratori nazionali e locali (ma forse più quelli nazionali) potevano "inventarsi". Comunque dobbiamo riconoscere che il maggiore impegno turistico promozionale della nostra Città, e oggi, a cura degli albergatori.

ritratto di Giusi Farinella

Il silenzio del PD

Strano il silenzio del PD sulla tassa di soggiorno.
Sono curioso di sapere cosa ne pensano.

ritratto di Totò Testa

Intervengo nella

Intervengo nella discussione, facendo riferimento anche a quella di ieri, animata, prevalentemente, da Giusi Farinella e da Salvatore Culotta.
Non vorrei sembrare troppo “doroteo” nell’affermare che, nonostante le apparenze, entrambi, in fondo, dicono la stessa cosa o, quantomeno, esprimono esigenze tra di loro assolutamente compatibili, anche se, per fortuna, da due punti di vista diversi.
Per i più giovani lettori del blog specifico che quella “dorotea” fu, per decenni, la più cospicua corrente della Democrazia Cristiana, che si distinse nella capacità di trovare motivi (almeno apparenti) di concordia anche all’interno dei conflitti più aspri, in tutto diversa dal linguaggio dell’attuale politica che finge di trovare motivi di discordia anche dove, nei fatti, sono tutti d’accordo. (V. dibattiti sulla guerra alla Libia o sulla manovra economica del serial manovriere Tremonti).
Ma torniamo al punto.
Nella conferenza regionale sul turismo tenutasi pochi giorni fa a Palermo, quasi unanimemente si è concordato (hops, mi ripeto!) che i malesseri e gli ostacoli allo sviluppo del Turismo in Sicilia solo in minima parte risiedono all’interno del settore turismo, ma riguardano, piuttosto, le infrastrutture di base e, soprattutto, la qualità e la distribuzione sul territorio dei servizi, soprattutto quelli a carattere pubblico.
Non mi addentro …., ma mi pare chiaro che la tassa di soggiorno che i Comuni riconosciuti come centri turistici possono (ma non necessariamente debbono) applicare, ha la finalità chiara di dare loro modo di migliorare la loro capacità di risposta, in termini di infrastrutture e servizi, al sovraccarico di utilizzo della città e del territorio determinato dal turismo.
Quindi, prima di parlare di “tassa sì/tassa no” o di sparare cifre “a muzzo” bisognerebbe capire quali servizi offre il Comune per fronteggiare questo specifico sovraccarico e come e dove può migliorarli o, nel caso di mancanza, può istituirli.
Parliamo, per esempio, di: servizi igienici pubblici, pulizia straordinaria di strade ed arenili, parcheggi, trasporto pubblico, decoro e arredo urbano, gestione del traffico, sicurezza, accessibilità ai beni ambientali, architettonici, culturali, eventi e manifestazioni, ecc.
Ciò, anche, in considerazione dei più forti vincoli e della diminuita disponibilità di risorse per assicurare i adeguati servizi di base ai suoi cittadini “stanziali”.
Un altro principio da rispettare è (scusate la sintesi brutale): ognuno paga per quello che consuma.
Questo vale per i cittadini stanziali, che già pagano “ a contatore”, ma deve valere per tutti gli altri.
Bisogna, quindi, vedere chi e che cosa consuma a Cefalù, soprattutto durante la stagione estiva!
Sono i turisti o sono altri? E, soprattutto, l'amministrazione tanto decisionista, sa chi sono e quanto consumano?
I turisti (quelli veri), poi, non pagano già “a contatore” pure loro?
E’ questo il punto! Con l’applicazione della tassa di soggiorno di rischia di far pagare ancora di più a chi già paga tanto, favorendo ancora chi invece arriva a Cefalù, consuma città e territorio (anche nel senso letterale siciliano), lascia inquinamento, spazzatura e cacca e paga meno, anzi, spesso, non paga affatto.
A questo punto mi pare ovvio che, prima di “imporre” il Comune dovrebbe atteggiarsi a svolgere un’analisi seria di tutti i flussi che si determinano nel territorio cefaludese durante la stagione turistica e riguardare la questione della tassa di soggiorno solo dopo averla inquadrata in una logica di benchmarking che comprenda, anche, gli indicatori relativi all’uso dei suoli pubblici e privati, l’accessibilità, la mobilità, i parcheggi, le utenze, la sicurezza di cose e persone, il costo ambientale, ecc.
O, se preferite: agire in una logica di governo della città e del territorio.
Questo è ciò che hanno già fatto i sindaci di altre località e città d’arte, per esempio il sindaco di Firenze. Questo è ciò che si apprestano a fare, più o meno, anche a Taormina (da qui la “moratoria” fino al 2012).
Questo è ciò che si dovrebbe fare pure a Cefalù:
Anzi, a Cefalù, proprio perché è Cefalù, la qualità del dibattito, del linguaggio, delle proposte deve essere la più elevata, consapevole, partecipata e, se mi permettete, culturalmente attrezzata.
Mi sia consentito, infine, di formulare un solo piccolo appunto all’ intervento di Giusi Farinella dove dice che Cefalù non può vivere di altro che di turismo.
Per due motivi:
1. Nessuna economia turistica matura si regge da sé (su questo possiamo trovare altre occasioni di confronto costruttivo).

2. Se la scelta per Cefalù dovesse essere “O ricchi con il turismo o poveri con Cefalù” non avrei dubbi, come mai ne avrebbe e ne ha Salvatore Culotta.
Per fortuna non è così, perché se è vero, com’è vero, che è la densità culturale espressa da un luogo e dalla comunità che lo abita a determinare pulsioni attrattive non sempre benefiche, è vero anche che le comunità evolute devono sempre saper trovare la giusta misura tra la l’utilizzo economico dei beni in loro dotazione e la preservazione della loro integrità.
Nella definizione delle politiche di governo locale, quindi, la priorità non può che essere che quest’ultima, anzi l’utilizzo economico dell'incommensurabile Bene Cefalù, in particolare a fini turistici, è giustificato, esclusivamente, dall’impegno a trarne le risorse idonee a meglio garantirNe l'integrità per poterLo consegnare, così come L’abbiamo ereditato, alle future generazioni.
E poi, in ogni caso, fino a quando Cefalù c’è, i Cefalutani non saranno mai poveri.
Se siamo d’accordo su questi principi, discutiamo, discutiamo tanto, discutiamo tutti e, soprattutto, facciamo seguire i fatti.
Se vogliamo continuare a trattare Cefalù col "Metodo Vicari" e, cioè, come un maxi villaggio turistico con animazione, discoteche, happy hours, frizzi, lazzi, ricchi premi e cotillones, mentre Rocca, Bastione, Centro Storico, Palazzi, Spiagge, Boschi vanno in malora, anzi "assumono un intrigante fascino di ruderi da day-after", ....
Beh, alcuni di noi non vi seguiranno.

ritratto di Giusi Farinella

Carissimo Totò ...

Perfetta l'introduzione (corrente dorotea, democrazia cristiana, quindi politica) ed il seguito del tuo commento è coerente alla premessa.
Un bel discorso politico, un bel tema per una conferenza sul turismo.
Ma la realtà è un'altra.
Mi dispiace ma io sono un realista o se vuoi un materialista, vedo come stanno realmente le cose, non faccio filosofia .. sto con i piedi per terra.
E rimanendo con i piedi sulla terra di Cefalù ti posso assicurare che ancora per almeno i prossimi 20 anni si reggerà solo sul turismo l'economia di Cefalù, non vi è altra scelta, nulla, se non parole, si affaccia all'orizzonte.
Concludo ricordando, non a te, ma a tutti quelli che hanno intrapreso attività commerciali e imprenditoriali GRAZIE A LEI, il sogno che il "metodo Vicari" ci ha fatto vivere.
Ciao
Giusi

ritratto di Totò Testa

Caro Giusi, cerchiamo di capirci

Considero i tuoi apprezzamenti e le tue frecciatine compensati, come le spese giudiziarie nelle cause molto controverse.
L'unico boccone che non riesco a deglutire è quella parola "filosofia" gettata lì in mezzo al discorso.
Io in filosofia ero abbastanza scarso a scuola, proprio perchè ho avuto sempre una mente molto quadrata, da tecnico.
Ho la presunzione di ritenermi un pragmatico, ma proprio per questo mi sforzo di seguire l'ingrata incombenza dell'analisi, senza la quale i fatti non si realizzano o, se si realizzano, è anche peggio (a proposito di piedi per terra).
Tengo a precisare, in ogni caso, che ci sono dall'altra parte della Sicilia (quella Sud-orientale) alcuni imprenditori (anche nel turismo) miei ex allievi nei corsi FSE che la mia "filosofia" l'hanno tenuta un po' in considerazione all'avvio delle loro intraprese e, molto concretamente, oggi svolgono un'attività soddsfacente e danno da vivere decorosamente a diverse famiglie.
Qui bisogna intendersi su quale modello di economia turistica occorre puntare: Shar el Sheik, Ibiza, Capalbio, Portofino ... (tanto per citare quattro località turistiche non metropolitane di grande successo e ben riconoscibili)?.
Per esempio, quello della vicari assomiglia ad Ibiza, quello tuo è un po' Sharm, il che, di per sè, va benissimo, ma non è detto che sia compatile con tutto il resto, che possa durare per un tempo ragionevolmente lungo sempre sugli stessi livelli e, soprattutto, che non possa evolversi in qualcosa di diverso e, perchè no, di più soddisfacente, in futuro.
Salto qualce passaggio "da conferenza" e arrivo al punto, anzi ai punti.
1. si scopre che a cefalù nessun modello conosciuto di turismo è effettivamente riproducibile, perchè (fatto sostanzialmente unico nel mondo) vi co-esistono una dimensione fisica da borgo marinaro e una ricchezza di contenuti aulici pari ad una città d'arte; per non parlare del retroterra madonita. Ciò presuppone una capacità d'analisi e di proposta quantomeno molto accurata e sapiente, purtroppo non molto reperibile sull'attuale mercato (evito di usare altri aggettivi e sostantivi)
2.so perfettamente che la realtà è molto diversa e so anche che, per esempio, l'asssessore al Turismo, in quanto tale, ha ritenuto di ritagliarsi una dimensione stagionale. Dà segni di vita solo quando la stagione è in corso e vuole discutere con voi albergatori proprio quando state lavorando venti ore al giorno. Ma questo ci hanno dato....
3. Contesto decisamente la considerazione che cefalù viva esclusivamente di turismo. Tu e altri (per fortuna non pochissimi) imprenditori fate effettivamente turismo e date posti "eleggibili" nel settore, ma, per il resto tanto di quello che viene spacciato per turismo è vero e proprio "assalto alla diligenza" cioè economia di rapina e depauperamento della città e del suo patrimonio culturale, ambientale e civile. L'invocazione a voi imprenditori è quella di guardare con più attenzione, per amore o interesse che sia, più al lavoro di quelli che tentano percorsi di qualità e alle tante intelligenze che, in forma individuale o associata, incarnano la coscienza critica di questa comunità, piuttosto che arroccarvi su prese di posizione pseudo-corporative.
4.Il problema, infatti, è che la diligenza si chiama Cefalù e che a Cefalù le fotografie, purtroppo, non le fa solo Pino Lo Presti, ma, anche e soprattutto, proprio i tuoi turisti. Per il bene di Cefalù ed anche del turismo che ci può dare da vivere per ancora tanti anni, dobbiamo assolutamente evitare che quelle immagini facciano il giro del modo tutti i giorni, e la soluzione non può essere quella di sequestrare fotocamere e telefonini a tutti i visitatori.
5.Sottrarsi al dialogo, per quanto frustrante possa risultare, non è mai cosa buona e giusta, ne' per il turismo, ne' per Cefalù, ne' per le legittime aspettativo di ogni singolo cittadino che onorevolmente ci vive e vi opera.
Vuol dire che, per un po', lavorerai 22 ore al giorno.

ritratto di Giusi Farinella

Sottrarsi al dialogo ...

Mi sono reso conto che il dialogo spesso o quasi sempre è perdita di tempo.
A Cefalù in modo particolare, ci sono tantissimi sapientoni che parlano di turismo, di cosa si dovrebbe fare e il più delle volte quello che viene detto è essenzialmente "concimare e seminare per raccogliere" dove per concime si intende tasse .... oggi la tassa di soggiorno
Ciò pero spesso dimostra che le competenze di questi "esperti" sono inferiori a quelle di mamagement del contadino, che sa bene che non si concima nè si semina senza aver prima estirpato le varie erbacce.
Il nostro terreno del turismo è molto ricco ma nessuno si preoccupa di togliere le erbacce e sterpaglie varie (presumo che non sia necessario che mi metta a elencare quali sono le erbacce).
Alla fine i nostri frutti sono meno belli, meno buoni e sempre di minor quantità.
Se mettessimo dei semplici contadini ad occuparsi della gestione del turismo, probabilmente i frutti sarebbero ben diversi...
allora si che non mi sottrarrei al dialogo

ritratto di Totò Testa

Oltre il giardino

Quest'ultimo intervento di Giusi mi piace tantissimo e mi mette di buon umore: intanto perchè mi ricorda il film di Hal Ashby (con Peter Sellers), che amo moltissimo e che non posso fare a meno di rivedere ogni volta che lo passano in TV, poi anche perchè mi pare una perfetta e incisiva sintesi di quanto volevo sostenere nel mio primo intervento.
Scusami, Giusi, se da tecnico (spero non da sapientone), avevo usato una terminologia un po' più complicata, ma il senso era proprio quello: prima le erbacce! Perfetto! Complimenti!

ritratto di Giusi Farinella

Carissimo Totò

Ti chiedo sinceramente scusa per tutto.
Purtroppo quando ho letto il tuo commento su Simona Vicari sono saltato in aria ...
Tutto perfetto, molto è quello che penso e desidero , ma perchè infilarci la politica .
Comunque scusami
Giusi

PS: Io lavoro per convincere Simona Vicari a ricandidarsi a Cefalù.

ritratto di Giusi Farinella

Caro Totò

Difficile capirci!

Ritirato

Scusate
Giusi

ritratto di Totò Testa

Scuse accettate

.... e animo molto sollevato.
Infatti non riuscivo a capire, dopo il precedente intervento ....

ritratto di Saro Di Paola

NON TOCCARGLI SIMONA VICARI !

Caro Totò,
Vuoi dialogare e confrontarti con Giusi ?
NON TOCCARGLI SIMONA VICARI!

(e neanche il cavaliere)