Tassa di soggiorno

ritratto di Rosario Lapunzina
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Riporto di seguito la proposta di deliberazione relativa all'istituzione della tassa di soggiorno che dovrà essere esaminata prossimamente dal Consiglio comunale.
La prima commissione consiliare, non appena riceverà la delibera,promuoverà un incontro con le associazioni di categoria sulle tematiche dell'imposta di soggiorno nel territorio cefaludese.

ritratto di Rosario Fertitta

dando una occhiata di

dando una occhiata di massima alla proposta di Regolamento allegata alla delibera salta subito agli occhi la palese (a mio modesto avviso) disparità di trattamento che deriverebbe da una applicazione "generalizzata" di una tassa di 2 euro per tutte le tipologie ricettive, a prescindere dalla loro qualificazione in termini di stelle e lusso.
Non ha senso paragonare un hotel a 5 stelle con una locanda o un B&B imponendo la medesima tassa, in termini di quantum, ad un cliente che esborsa 200 euro al giorno rispetto a chi ne paga, invece, 40 euro.
In termini percentualistici la differenza sarebbe davvero clamorosa.
Sono convinto che, sul punto, verranno adottate le opportune modifiche.

ritratto di Giusi Farinella

Carissimo Saro

Quello che tu hai evidenziato è un'altro motivo d'illeggitimità del regolamento, infatti la legge prevede che l'imposta di soggiorno è "da applicare, secondo criteri di gradualità in proporzione al prezzo, sino a 5 euro per notte di soggiorno".
Ma tu sei un bravo avvocato ...
Ciao
Giusi

ritratto di Giusi Farinella

Finalmente qualcuno vuole ascoltarci ....

Conviene forse più al Comune che agli albergatori ascoltarci, considerato che l'atteggiamento di noi albergatori cefaludesi è sempre stato collaborativo e propositivo .
Anche perchè il regolamento proposto è illeggittimo e quindi proporremmo ricorsi su ricorsi.
Ad esempio appare del tutto illeggittimo questo regolamento abbia previsto a qualificare il turista quale soggetto passivo d'imposta creando un responsabile, soggetto obbligato in solido, dell'imposizione tributaria, senza che la norma di legge primaria autorizzasse una tale disinvolta operazione.
In altre parole se il cliente si rifiuta di pagare, come è già accaduto a Roma, l'albergatore romano compila un modulo che trasmette all'amministrazione che potrà azionare l'obbligazione tributaria nei confronti del cliente medesimo; viceversa a Cefalù, ove ciò accada, l'imposta dovrà essere ugualmente versata al comune dall'albergatore.
Ci sembra che la differenza non sia irrilevante !!
Questo a dimostrare che l'Amministrazione attiva vuole tassare gli albergatori solo per ripianare i loro buchi di bilancio.
Quanto ad altre argomentazioni l'avere previsto la tassa in due euro a notte, tra le più alte d'Italia, speriamo che la prima commissione porga attenzione alle argomentazioni che sottoporremo alla sua attenzione.
Intanto si comincia in modo diverso .... almeno siamo stati invitati

ritratto di Gianfranco D Anna

Meglio una tassa proporzionale al prezzo

Mi trovo d'accordo con chi sostiene l'idea di una tassa di soggiorno proporzionale al prezzo pagato nella diverse tipologie di strutture ricettive.
Una tassa pari ad 1/100 o ad 1,5/100 del costo di un pernottamento sarebbe una buona proposta in quanto verebbe ad incidere in proporzione al costo del soggiorno che il turista ha scelto.