Kef’Art - il Primo giorno

ritratto di Pino Lo Presti

Versione stampabile

Dedico questo “servizio d’accenno” alla mostra di Igor Scalisi e all’incontro con Marco Manera (in occasione della Presentazione del Kef’Art Festival 2011, ieri 17, organizzato dalla Associazione “Fuori Orario”) a Marcello Panzarella e a tutti coloro che hanno lavorato e stanno lavorando (ultimi sciocchi in un mondo di furbi) perchè Cefalù - consapevole del suo passato e del suo presente - alzi lo sguardo e possa, vedendo le stelle, ancora sognare un futuro possibile.

Sicuramente la cosa che “mi ha dato”, per prima, è la vista di gente - a proprio agio - sostare, percorrere, vivere i luoghi nelle loro varie articolazioni: l’immagine del fertile humus che inumidisce e dà linfa alle radici inaridite, ormai secche, di un sogno (non solo architettonico).

Caro Marcello, a volte un sogno - e il suo tempio - anticipano i tempi e perciò si trovano in rovina, abbandonati dai “fedeli” che indugiano nel non poco ritardo.
“A volte, guìzzi appaiono che tèrsi in cielo scompaiono”; è vero non si sa mai quando è davvero l’Alba di un vero Giorno, ma non si può mai dire!

Questa potrebbe - mi piace credere - una anticipazione di cosa può, ancor più, diventare la Corte delle Stelle (quando - come in molti speriamo - si riuscisse a far partire veramente quella Consulta delle Associazioni che di recente ha avuto un così forte input di concretezza): curata, ravvivata, luogo propulsore esso stesso di Vita socio-culturale, con una finestra aperta verso le più alte stelle, là dove si può guardare solo con il coraggio di una maggiore comprensione.

In questo (una volta si diceva “trip”) senso mi è piaciuto perdermi in quei cieli, a olio, di Scalisi. Sembrano proprio suggerire quante diverse prospettive ci offre e ci può offrire il “coraggio” della fantasia e non ciò che in lei è viltà!

- Igor Scalisi

Ma anche Marco Manera ha dato una dritta nella direzione giusta.

Chi la scrive la storia, chi è padrone della nostra memoria? Non è una questione da poco da superare provando a guardare le stelle.

Quale è in nostro giudizio di persona individuale o “di classe” sulla storia? La risposta potrebbe dare forma ad una nuova letteratura storica se già non esistesse in quella epica, di cui è ricca la nostra tradizione-siculo popolare. Una storia senza “prove” ma con valutazioni maturate piuttosto su un profondo vissuto-saggezza del "Sentimento".

Manera: “non è uno spettacolo”, mi ha detto; ma - mi sono informato poi - ha ripreso un discorso fatto alle scuole per il 150°, in cui parlava degli eventi rivoluzionari del 1856 a Cefalù, e di alcuni giovani che vi sono stati protagonisti.

Ma come non definire uno spettacolo un racconto fatto col cuore e con la intelligenza di chi vuole estrarre la sintesi dalla storia: quell’essenza che - a saperla riconoscere - potrebbe anche esserci, ora, qui, anche tra noi; per “invitare” a vedere qualcosa l’oltre i libri scritti dal sistema in auge, e il Presente stesso che ci dà certa Informazione, a vedere l’Oltre nell’Ora e non più a cercarlo oltre l'Ora!

Caro Marcello ti avrebbe fatto piacere passare da qui.

Avrei dovuto stare più attento alle salsine piccanti del tipo (nella foto) a cui ti fa abboccare con la scusa del suo ottimo kuskusu, tanto che questo è quello che ho trovato.

ritratto di Marcello Panzarella

La Bellezza salverà il Mondo?

10
100
1000
Kef'Art
Perché l'Arte parla allo Spirito.
Sarà forse attraverso la Bellezza
- se lo chiede ogni Idiota di coscienza -
che il Mondo, gli Uomini, la Pace
riusciranno ad essere salvati?
Oh, che Idioti gli Artisti,
che votano se stessi alla Bellezza,
oh quanto splendono di Luce,
tra le Tenebre.
E' questa Idiozia Splendente,
è questa Innocenza Radicale,
compromessa, tentata, aggredita
la Forza Inesplicabile,
l'Attrattore Eterno
che per Essi parla allo Spirito del Mondo
e incessantemente gli chiede
inesorabilmente gli chiede,
perché esso sia salvo,
di essere in esso salvata.

ritratto di Pino Lo Presti

In Astrologia

Venere rappresenta il Principio della Integrazione, della riduzione del Caos ad un ordine vitale, sia nel campo della salute fisica che di quella della "visione", cioè della salute mentale. Rappresenta perciò il Giudizio, il Principio estetico-criterio d'ordine, il dna, il seme, ciò che sta alla base anche di ogni morale, da cui poi ogni forma sociale dovrebbe derivare.