In autunno "salperanno" i lavori del nuovo Club Med?

ritratto di Pino Lo Presti

Versione stampabile

La Società è la “New Co.” composta dal Club (che mette la proprietà) e da Invitalia, società del Ministero del Turismo (che mette i capitali).

Per quanto riguarda la vicenda societaria e finanziaria che sta dietro al Progetto del nuovo Club Med di Cefalù, meglio di me la ricostruiscono queste pagine della Corte dei Conti (Determinazione n. 21/2011 del 5 aprile, in Sezione del controllo sugli enti; 4. Aspetti di rilievo di alcune società controllate; 4.1 Italia Turismo) (vedi allegato in fondo alla pagina:Relazione Corte dei Conti), per chi vi fosse interessato.

Da “Il Venerdì” di Repubblica dei primi di luglio, invece le preoccupazioni - circa il modo in cui lo Stato investe i soldi di tutti - ricavate proprio dalla suddetta Relazione della Corte dei Conti. (Vedi allegato in fondo alla pagina: Repubblica - Se lo Stato si accolla i Club Med decotti), per chi vi fosse interessato.

Da laltracefalu, del 16 settembre 2010 infine si può tornare a quel 14 settembre 2010 che vide un grande appuntamento di Autorità, proprio al Club, per sancire l’avvenuto accordo societario (a cui i due allegati precedenti fanno riferimento) per la operazione: “Una grande opportunità (parte 1°)” (http://www.qualecefalu.it/lac/node/2466), e parte 2° (http://www.qualecefalu.it/lac/node/2467).
______________________________________

Questo ora vuole essere soltanto un servizio fotografico, con un valore di memoria, per qualcosa che, pur nelle sue degenerazioni, a giorni non ci sarà più.
Il prossimo servizio sarà invece interamente dedicato alla memoria di una icona di Cefalù: “i tucul di paglia” del Club, un paesaggio, una forma d’un iniziale rapporto del turismo col nostro territorio.

Certo non sono mancati negli anni esempi di trascuratezza e di incoerenza rispetto al principio iniziale che animò il “Village Magique”,

ma va accettato il fatto che gli standard minimi di qualità dell’ “abitare” andavano cambiati.

Occorreva dunque una nuova progettazione che desse una forma coerente a un nuovo incontro tra i due principi: nuova qualità dell’abitare e nuovo rispetto per l’ambiente.

Con questo link potrete accedere allo spazio che lo studio di progettazione “King&Rosselli” da al progetto Med di Cefalù (http://www.kingroselli.com/projects/cefalu/cefalu-1.html)

Ci è stato detto che si era intanto messo in atto un progetto proprio di “decementificazione”

- queste “vele” verranno adesso in legno e fibbre vegetali

Ma qui pare che sia stata la stessa Sovrintendeva a sconsigliarla (la decementificazione) per via dei micro-habitat (marini) che intanto si sarebbero consolidati (mi sia concesso un: sic!).

Dall’alto si vedrà solo Verde; persino sui tetti sarà realizzato del verde naturale pensile.
Il verde sarà costituito dalle essenze spontanee autoctone: mirto, rosmarino, menta, origano; perciò saranno tolti gli eucaliptus.

Nella dislocazione dei tucul si è tenuto persino conto della preesistente esistenza dei loro arbusti e cespugli.
I materiali usati saranno tutti naturali e tutto sarà smontabile.

- spero tanto che “smontino” per sempre anche questa passarella

Le nuove unità sparse (130 circa x 2 persone) incamereranno i vecchi tucul, in cui vi si realizzeranno i servizi.
Vi saranno poi, in andamento curvilineo, in gruppi, circa 145 di ”case a secco” (sempre per due persone), per un totale di circa 650 ospiti.

- peccato che dall’alto si vedrà anche questo

Anche per questo minore carico antropico, ed essendo ancora in vigore l’autorizzazione allo scarico nelle pubbliche condotte, il villaggio non avrà un suo proprio depuratore ma soltanto una vasca, interrata, di accumulo e relativa grigliatura.

Si è inteso altresì rispettare al massimo le distanze regolamentari: 150 mt. dalla battigia, 50 dalle aree demaniali, 30 dalla vecchia ferrovia.

Il progetto esecutivo è completo all’ 80% e il tutto sarà sottoposto alla “Valutazione di Impatto Abientale”; un certo ritardo è da addebitare proprio al fatto che si è voluto andare al di là del minimo prescritto, sviluppando al massimo la qualità ambientale del progetto.

- inquietante!

Invitalia farà una gara pubblica, europea, per l’appalto dei lavori, ma sembra che esista una qualche intesa che garantisca - già in fase di esecuzione dei lavori - di utilizzare l’ex personale locale del Club

I lavori dovrebbero iniziare a settembre ma il “condizionale” è sempre d’obbligo in questi casi!