Lettera dell'ing. Ass.re Torcivia alla FF.SS

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Spett.le Direzione delle Ferrovie dello Stato,

da tempo nella mia qualità di Assessore Comunale di Cefalù (nonchè di semplice cittadino che abita proprio a pochi metri di distanza dalla stazione ferroviaria), ho avuto modo di constatare l'incuria che le ferrovie hanno mostrato, sopratutto negli ultimi 15 anni, nei confronti delle zone circostanti la suddetta stazione.
Nei miei ricordi, resta la nostalgia di una stazione, almeno sino a tutti gli anni '80, particolarmente curata nelle aree a villetta, nelle varie piantumazioni di essenze arboree, nella continua ed attenta manutenzione delle recinzioni, dei manufatti e degli stessi immobili di pertinenza.
A Cefalù, meta sempre più frequentata da un turismo straordinariamente importante, sotto l'aspetto economico per questa città che ha pochi altri elementi di sostegno della propria economia, l'aspetto di una stazione curata, così come ho impresso nella mia mente, era sicuramente vanto per le stesse ferrovie e per la città.
Costituiva un prestigioso biglietto da visita.
Nel tempo le villette sono diventate desolanti, le piante crescono nella più totale incuria e così oggi si deve registrare anche il pericolo costituito dai pini marittimi che qualche "lungimirante funzionario dotato di pollice verde" ha ben pensato di mettere a dimora all'interno di strette e semplici aiuole, rialzate rispetto al livello dei marciapiedi, e che adesso incombono minacciose (si tratta di piante di oltre 10-13 metri) sulle costruzioni che, site a nord della strada ferrata, si trovano a pochissimi metri di distanza dal binario 1 ed hanno i propri tetti in parte ricoperti dalla proiezione delle loro chiome.
Appena due anni fa, durante un temporale, grossi rami spezzati stavano per mettere in pericolo non solo le costruzioni ma anche la incolumità degli abitanti delle stesse.
Sino ad oggi a nulla sono valse le continue richieste di dismissione di queste piante che cervelloticamente qualcuno ha deciso di collocare in quel posto.
Certamente sarebbe ora che i funzionari delle ferrovie a cui compete la responsabilità gestionale delle stazioni si interessassero a tali situazioni senza attendere che avvengano fatti ancora più gravi.
Altro caso di legittime preoccupazioni è rappresentato dalle indecorose e pericolose condizioni di abbandono in cui versa la vegetazione, sia piantumata che spontanea, della scarpata che sta a nord del terrapieno che costituisce la piazza antistante gli edifici della stazione.
La stessa piazza, che a nord è delimitata da un piccolo marciapiede con ringhiera di protezione, si affaccia sulla suddetta scarpata ed a ridosso del marcipiede si ergono dei maestosi "ficus" (stanno li da quasi un secolo) che sino a questo anno, io stesso nella mia funzione di Assessore anche al verde pubblico, ho provveduto a far potare dal locale servizio comunale.
La sottostante scarpata, sino allo scorso anno, atteso invano che le ferrovie (a cui appartiene in proprietà) provvedessero alla relativa manutenzione, il comune, dotato come tanti altri comuni (sopratutto in questi ultimi anni) di scarsi mezzi finanziari, su mie indicazioni è stata ripulita, sia dalla vegetazione spontanea che dai rifiuti che occasionali passanti (cittadini pochi, forestieri per la maggior parte) ritengono di poter utilizzare come discarica visto l'abbandono in cui viene lasciata.
Questo anno, non ho potuto provvedervi ancora una volta di più.
Ciò per la mancanza di mezzi finanziari ed anche per la considerazione che non posso indebitamente impiegare le stesse nostre scarse risorse (parte delle varie imposte e tasse corrisposte dai cittadini) per sostituire l'ente Comune alla Vs. pluriennale inerzia .
Le condizioni della scarpata, oltre che indecorose, sono anche pericolose perchè rappresentano habitat ideale in cui proliferano animali insetti e parassiti di qualunque natura e, non ultimo, costituiscono probabile causa (ci auguriamo di no) di incendi particolarmente disastrosi per la zona di cui trattiamo.
Questo invito vuole essere l'ultimo tentativo di indurVi ad una responsabile
presa di coscienza di una situazione non più tollerabile. Nel caso del protrarsi di colpevole Vs inerzia, nostro malgrado, pur dovendo comunque far fronte a tali pericolose situazioni, coevamente attueremo tutti gli atti necessari al recupero delle somme anticipate ed alla trasmissione della documentazione occorrente alle autorità competenti perchè la magistratura eventualmente possa finalmente dirimere l'eventuale conflitto di competenze che, a mio modesto avviso, dovrebbe risolversi in un unico ovvio modo.
In allegato troverete in formato jpg una esauriente documentazione fotografica dei luoghi di cui ho trattato.

Ing. Nicolò Torcivia, Assessore del Comune di Cefalù.

ritratto di Brocato Carmen

gentile assessore Torcivia

Vorrei sapere di chi è la competenza di tutta l'aiula sopra il muretto che costeggia via Aldo Moro ,anche lì si presenta una vista ad altezza d'occhio ,veramente indecorosa ... e ogni giorno che passa la situazione peggiora ! Steppaglia, cartoni, lattine, bicchieri ,bottiglie ,fanno bella mostra di sè.Il biglietto da visita di Cefalù per chi vi giunge in treno!