Come salveremo questo paese (l'Italia) ecco un esempio di buon operato dei nostri politici: la Gelmini

ritratto di Claudio Pepoli

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Scuola, Ministero condannato a risarcire precari non immessi in ruolo. Per la Gelmini un record di condanne: pagheremo due stipendi per un insegnante (fonte: Tonino Russo PD)

Il tribunale di Genova ha condannato il Ministero a risarcire 15 lavoratori precari della scuola che avevano fatto ricorso per la loro mancata immissione in ruolo.
La sentenza prevede per ogni lavoratore il riconoscimento di 15 mensilità e la ricostruzione di carriera, ovvero gli stessi diritti economici del personale di ruolo, per un totale di circa 500mila euro. Una sentenza che potrebbe costringere il MIUR ad un risarcimento analogo per gli oltre 100mila precari della scuola.

Il ministero dell’Istruzione continua a collezionare pesanti condanne, un record senza precedenti per Maria Stella Gelmini, che avrà effetti incommensurabili sul bilancio dello Stato. È stato confermato quanto il Partito Democratico ha affermato, sin dall’inizio della Legislatura: la mancata applicazione al comparto della scuola dei principi comunitari in tema di lavoratori a tempo determinato causa una ingiusta discriminazione, una ovvietà che oggi è stata autorevolmente sancita da un Tribunale.

Il risultato delle scelte miopi della Gelmini è che lo Stato dovrà pagare due stipendi per avere un solo docente: uno stipendio a quello che ha insegnato, l’altro ad un precario che aveva diritto all’immissione in ruolo, ma a cui la Gelmini ha negato questo diritto con le sue improvvide scelte. La sentenza di oggi è l’ulteriore conferma dell’inadeguatezza assoluta del Ministro Gelmini e dei vertici del Ministero che la coadiuvano malconsigliandola. Vadano tutti a casa per evitare ulteriori danni alla Scuola ed all’Erario”.

Di fronte all’ennesima bocciatura delle scelte del duo Tremonti-Gelmini la maggioranza prenda atto che è necessaria una rapida inversione di tendenza. Fra le tante proposte di legge depositate dal Pd, ve ne è una – di cui sono primo firmatario - che, nel rispetto della normativa comunitaria prevede la stabilizzazione del personale docente e del personale Ata, e l’inserimento del personale docente nelle graduatorie ad esaurimento.

Di fronte a questa ennesima condanna è necessario evitare un costosissimo e lunghissimo contenzioso, è conveniente, ragionevole e legittimo riconoscere i diritti acquisiti alle decine di migliaia di precari, tra docenti e personale tecnico, che garantiscono il regolare svolgimento dell’anno scolastico.

La maggioranza avanzi soluzioni vere, non continui a perseverare nella dottrina Gelmini che, con presunte furbizie, ha sempre cercato di aggirare le sentenze, le direttive e quant’altro dimostrasse l’irragionevolezza della sua politica.

ritratto di Nicola Pizzillo

E' tutto un complotto giudiziario-giornalistico-sindacale-

confindustriale-cattocomunista-europeista-invidiosi e chi più ne ha più ne metta!
Claudio è da tempo che non si parla più di politica, oramai siamo alla mania di persecuzione.