URGE TRANSENNARE !

ritratto di Saro Di Paola

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Soltanto a sera, con il mare più calmo, sono risuscito a scendere sotto il belvedere davanti all’hotel Tourist.

Pur risalendone bagnato dalla cintola in giù, sono riuscito a rendermi conto delle effettive condizioni del muro in pietra.
Sono molto più gravi di quelle che avevo paventato, da lontano e dall’alto, nel mio post “URGE INTERVENIRE”.


La breccia più alta, quella lato Santa Lucia, non solo è più ampia di quanto non avessi pensato ma è, anche, molto profonda.
Dall’alto e da lontano, infatti, non avrei potuto accorgermi che l’acqua ha scavato il terrapieno dietro il paramento in pietra, formando una profonda caverna sotto una parte del piazzale.
La volta della caverna può collassare da un momento all’altro.
Avverrà senza ulteriori preavvisi.
Perciò, essendo a repentaglio l’incolumità di quanti dovessero trovarsi sul belvedere,
URGE TRANSENNARE !



Le brecce più basse, quelle lato Cefalù, si allungano per una buona metà della lunghezza del muro.
Anche in corrispondenza di queste ultime l’acqua ha scavato, a fondo, il terrapieno.
Il pericolo di crollo è, però, molto meno grave.
Ciò per il notevole spessore che il terrapieno dovrebbe, ancora, avere.

Saro Di Paola, 17 gennaio 2010

ritratto di Leonardo Mento

Caro Saro

Credo che non sia la prima volta. Non credi che sarebbe il caso di restituire al mare quello che era del mare? (Quella sola porzione).

ritratto di Saro Di Paola

Sì, potremmo farne a meno!

Sì caro Aldo, come ho scritto nell'altro post, è la terza volta che il mare tenta di riprendersi il mal tolto.
La tua che potrebbe sembrare una provocazione non lo è affatto.
Di quel "belvedere" potremmo farne a meno.
Però,qualcuno dirà che, oramai, è "storicizzato".
Ne sono certo.
Un fatto, comunque, è altrettanto certo.
Non si può demandarne la demolizione al mare.
Ed, intanto, è certo che si debba transennare.

Sì, di quel belvedere, si potrebbe fare a meno.
Tanto più che, riparato il danno, il mare ne procurerà un altro.
Sarà questione di anni.
Figurati che, già il 14 agosto del 2002, durante la processione a mare dell'Assunta, avevo detto al sindaco Vicari, con me sulla barca di Maria, che, in quel punto, era necessario un intervento di sarcitura del paramento murario che il mare aveva cominciato a disgregare.
Il suggerimento per evitare quei maggiori danni cui si dovrà rimediare nel 2010.

ritratto di Leonardo Mento

Caro Saro

e si Saro non era una provocazione. Forse è tempo che quella "demolizione" non venga demandata al mare, ma alla decisione di chi governa per recuperare un errore di progettazione (diciamo così?) e torni dopo 50 anni alla fruibilità dei cefalutani e non solo, come tratta di spiaggia libera. Anche il depuratore del faro è "storicizzato" ma rimane pur sempre un errore storico che Cefalù continuerà a pagare in termini di "fetu", di inefficienza, un errore di progettazione o limitata visione del futuro, a Roma direbbero "una ca..z..ta". A Cefalù di disastri storicizzati c'è ne sono tanti.....cominciamo con il recuperare un tratto di arenile. Aldo

ritratto di Saro Di Paola

LA POLITICA PENSA AD ALTRO!

Caro Aldo, converrai che guardare al passato con il senno di poi e giudicare "errori" scelte che altri, in passato, hanno fatto è esercizio abbastanza facile.
Spesso è, anche, strumento di ingenerosità nei confronti di quanti quelle scelte hanno operato.
I più buoni, altrettanto spesso, li giudichiamo privi di lungimiranza.

Quelli che, negli anni duemila,non possono che essere considerati "errori di progettazione" (lungomare) o errori ubicazionali (depuratore) devono essere analizzati nella ottica, e con la ottica, degli anni nei quali questi "errori" sono stati commessi.
Ricordo che negli anni della scuola media, per me dal 60 al 63,di domenica, al lido "Cimino" venivano aperti 3 o 4 ombrelloni nella parte lato Cefalù, 10 o 15 nella parte lato Santa Lucia.
Io, allora, li contavo.
Il numero assolutamente sparuto degli ombrelloni che io contavo sulla spiaggia di Cefalù era, per me, un cruccio difronte alle immagini pubblicate sui rotocalchi delle spiagge della riviera romagnola.
Ricordo, altresì, il compiacimento di tutti noi cefalutani per il lungomare che il sindaco Giardina aveva fatto realizzare.
UNA CONQUISTA!

Quanto al DEPURATORE, nei primi anni settanta,quando venne realizzato fu per Cefalù altra CONQUISTA.
CEFALU', ancora una volta,col depuratore fu ALL'AVANGUARDIA!
Fu uno dei primi Comuni a dotarsene.
Ricordo, come tu ricordi,che prima del depuratore, "u cunnuttu" scaricava i liquami "o muolu" e "vicinu o ciumi".
Peraltro,se, in quegli anni,tu e io fossimo stati amministratori dove lo avremmo ubicato ?
A fiume Carbone ?
IMPENSABILE e forse, anche, IMPOSSIBILE !

Detto ciò, è fuori da ogni ragionevole dubbio che quelle scelte di ieri che, col senno di oggi,sono di nocumento alla qualità ed alla fruibilità della Città e del territorio, possano, e forse debbano, essere corrette.

A mio giudizio, sia per il lungomare e sia anche per il depuratore, i corretivi e le potenzialità di miglioramento esistono.
Il problema, però, è sempre lo stesso.
LA POLITICA PENSA AD ALTRO !

ritratto di Leonardo Mento

Saro

concordo con il "senno di poi"...comunque per quanto riguarda il lungomare mi riferivo a quel tratto specifico e a quel "muraglione" e non al lungomare in quanto tale ( ricordo le motivazione di usare più spiaggia che terreni). Per il depuratore stessa questione non il depuratore ma l'ubicazione ed per l'ubicazione esisteva già un PRG che prevedeva il porto e le aree di sviluppo della città, scelta infelice e non aggiungo altro. Per bilanciare la scelta infelisce, si doveva pretendere la massima efficienza, cosa che non è stata mai e noi che viviamo a Jureca, sappiamo bene di che parliamo in considerazione dei venti dominanti....levante. Pertanto concordo con te....."Detto ciò, è fuori da ogni ragionevole dubbio che quelle scelte di ieri che, col senno di oggi,sono di nocumento alla qualità ed alla fruibilità della Città e del territorio, possano, e forse debbano, essere corrette". Corrette... se non dalla politica da chi???Ciao Aldo

ritratto di Giuseppe Aquia

grande Saro, sempre puntuale

grande Saro, sempre puntuale e preciso.