Cefalù e le tristi vicende di Mafia

ritratto di Rosario Lapunzina
Versione stampabile

Cefalù, fortunatamente, non ha mai avuto un Consiglio comunale sciolto per gravi e continuate infiltrazioni mafiose,ma, ciò non esclude affatto che la storia della Cittàe di qualche suo Hotel siano rimaste legate a tristi vicende di mafia. Ci sono dati inoppugnabili, dei quali, chi vuole, può trovare elementi di notizia anche attraverso un comune motore di ricerca internet.

ritratto di Giusi Farinella

Saro ..... non è uno scoop

Tutta Cefalù sa la mia storia e non la ho mai nascosta (anzi ne ho parlato anche su questo blog) e tanti cefaludesi mi sono stati vicini (mi arrivavano almeno 20 lettere al giorno) ho ricevuto solidarietà e tanta (ad esempio Padre Santino).
In ogni caso ho pagato sono stato riabilitato e non mi sento isolato, tant'è e tu lo sai che nessuno si vergogna di essere mio amico (e proprio tu fino a poco tempo fa, prima della tua querela per la famosa frase "la banda La Punzina", quando ci incontravamo spesso ci baciavamo anche).
Ma anche questo non appartiene alla natura profonda del tuo pensare ed agire.

Di questa polemica rimane una sola verità "IL PROFESSORE FRANCO HA DETTO UNA COSA FALSISSIMA" pur di avvalorare la sua tesi, quindi non è una persona che merita stima.
Non sei d'accordo ??

ritratto di Antonio Franco

Stima e falsità: da quale pulpito...

Lascio ad un altro scritto, appena ne avrò il tempo, le argomentazioni necessarie a rispondere come meritano a tutti coloro che hanno esercitato uno dei passatempi più diffusi in questa Città, cioè la selezione meticolosa di parole e frasi per fare fumo e confusione in modo da offuscare l'insieme dei fatti e la realtà evidente delle cose: ovvero, dette 99 cose sulle quali si deve stare zitti perché sono talmente evidenti e documentate che non ammettono repliche, se ne cerca 1 (una sola) che lascia spazio ad interpretazioni e manipolazioni per attaccare l'Autore e tentare di screditarlo. Me l'aspettavo, dovevo aspettarmelo: la conclusione ad effetto del mio intervento su Cefalùnews, una replica dopo giorni e giorni di attacchi stizziti e scomposti di ogni genere, fino a metter in dubbio l'intelligenza non solo di un'istituzione come il Consiglio Comunale, ma dei singoli consiglieri, e in particolare del sottoscritto, è stata furbescamente usata da liberi pensatori oggi (politici influenti ieri), influenti personaggi locali sempre e comunque, per tentare un'autodifesa senza entrare nel merito delle questioni di oggi, rifugiandosi sempre e comunque nelle tanto decantate, ma presunte "bellezze" di ieri. Un'espressione, la mia, volutamente provocatoria, tesa ad evidenziare come il presente Consiglio comunale sia accusato di TUTTO, ma almeno NON POSSA essere sciolto per il reato più grave in assoluto; il voluto riferimento a fatti accaduti a cavallo fra gli anni '80 e '90 che, lo ripeto con assoluta serenità, avrebbero dovuto portare allo scioglimento di Consiglio e Amministrazione, NON perché composti interamente da gente in odore di mafia, MA perché pesantemente condizionati da fatti, strategie e persone in pesante odore di mafia, ecco questo riferimento ha scatenato le "interpretazioni autentiche" scandalizzate. Dovrei fare pubblica ammenda anche per quel che NON ho voluto dire, soprattutto dovrei fare ammenda perché ho infangato una Città... ma su cosa? su fatti di oltre vent'anni fa? E chi continuamente infanga questa Città o le sue istituzioni OGGI? O piuttosto ho toccato un'argomento tabu a Cefalù, perché questa Città ha rimosso o è stata indotta abilmente a rimuovere pagine e pagine di Storia non così limpide come si vuol presentare al mondo? Questo non è fare un buon servizio all'immagine di Cefalù, lo è bensì discutere anche fortemente dei periodi bui e confusi, forse i meno noti, portando a individuare responsabilità e meriti, portando a fare pubblica ammenda chi ha REALMENTE INFANGATO l'immagine di Cefalù con il suo comportamento e non chi, pure provocatoriamente e di parte come me (non ho mai vantato imparzialità o bonarietà) ha parlato, con la coscienza PULITA e SENZA AMBIZIONI (altro che professionismo di antimafia, sfido chiunque a dire che cosa ho mai guadagnato con le mie battaglie politiche o se quel che ho conseguito nella vita lo debba alla politica o alle lotte che ho fatto!!!), di un periodo tristissimo per tutta la Città ma che SI DEVE tenere in considerazione quando si fa politica OGGI e ci si scontra sempre con gli stessi personaggi! Giusi Farinella ha, ovviamente, approfittato più di tutti di una frase estrapolata da un contesto e artatamente interpretata a senso unico (con buona pace di qualche altro interpretatore di professione, spero in buona fede): mi rammarico solo di avergli involontariamente offerto un'altra occasione per parlare, anziché per tacere, come più volte l'ho invitato a fare! Che io non meriti la stima sua e dei suoi amici è per me motivo di ONORE: senz'altro non appartengo a quelli che, per fare politica in questa Città, sentono il bisogno del più o meno frequente pellegrinaggio nel suo Hotel! Sento, piuttosto, il bisogno continuo di marcare la mia distanza da persone come lui e i suoi amici, a costo, spesso, di apparire antipatico ai più; sbaglierò, non sarò un buono e mite cristiano, sono un ribelle senza scrupoli? Forse, ma non posso e non devo accettare lezioni da Giusi Farinella né da altri che in questa Città hanno prodotto guasti enormi e ora accampano meriti inesistenti e ridicola verginità politica: quella democrazia, che taluni a Cefalù tanto spesso offendono a parole e, tanto più, nei fatti, permette loro di esprimersi e di continuare ad essere cittadini alla pari di noi che ci riteniamo servitori dello Stato e di quanti credono che il Bene Comune si fondi sulla redistribuzione della ricchezza prodotta e non sull'accumulo di sempre nuova ricchezza. Bene, tanto di cappello alla Democrazia, ma io non mi leverò mai il cappello davanti ai potenti di questa Città: l'avere equivocato un'espressione provocatoria ma motivata entro un contributo lungo e argomentato, inoppugnabile (credo) in ogni passaggio, dà la misura della malizia e dell'ostinazione di quanti strenuamente difendono un Passato non di parole false o sbagliate ma di sbagliati e falsi comportamenti, un Passato in cui affondano le radici i Mali del Presente di Cefalù.

ritratto di Sergio Carollo

Ma Ce l'hai ancora con me ?

Giusy, ma tu come sei?"
"In che senso?"
"Nel senso che ora come sei?"
"Del fatto che pochi giorni fa come tu ricorderai con i miei 2 interventi: prima sugli hotel dove mi sono permesso solamente di dare una lezione di economia del turismo senza volere offendere nessuno e poi su questo sconosciuto Kaputo che tu vorresti candidare a sindaco di Cefalù.... (rimarrà solamente nei tuoi sogni)ti ho fatto veramente arrabbiare... per non dire altro! Ora come stai? Posso continuare a giocare con te?"
IO NON MI VERGONO DI ESSERE TUO AMICO E MI MANCANO TUTTE LE VOLTE CHE CI VEDEVAMO.... ERA BELLO PARLARE E SCHERZARE CON TE MA TU ADESSO NON MI SALUTI PIU'!!!!!!

Riposati...Rilassati...io lo sto gia facendo
By
The doctor tourism