“Regolamento sull’Imposta di soggiorno nella città di Cefalù” -Emendamenti approvati

ritratto di Rosario Lapunzina
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Emendamento N°1

Il comma 1 è sostituito dal seguente:

L’imposta di soggiorno è istituita in base alle disposizioni previste dall’art. 4 del D.Lgs. n. 23 del 14. 03. 2011. Il relativo gettito è destinato a finanziare gli interventi (previsti nel bilancio di previsione del Comune di Cefalù) in misura del trenta per cento per interventi in favore del turismo e per i servizi pubblici locali e, per il restante settanta per cento, per finanziare la manutenzione, la fruizione ed il recupero dei beni culturali ed ambientali, siti nel territorio comunale,
Al Comma 2, dell’art. 2 le parole “1 gennaio 2012” sono sostituite dalle seguenti: “ 1 luglio 2012”.

Emendamento N°2

Il testo dell’art. 4 è sostituito con il seguente:

1.L’imposta di soggiorno è pari ad euro 0,50 al giorno per persona per i pernottamenti effettuati in campeggi, villaggi turistici, residences, agriturismi, pensioni, locande, case vacanze, bed and breakfast e alberghi a 1 o 2 stelle. L’imposta è pari ad euro 1,00 al giorno per persona per i pernottamenti effettuati in alberghi a 3, 4 o 5 stelle.

2.L’imposta di soggiorno viene corrisposta esclusivamente per il periodo ricompreso tra il 1 maggio e il 31 ottobre di ciascun anno, salvo quanto disposto dall’art. 2, comma 2 del presente Regolamento.

Emendamento N°3

Il testo della lettera a. dell’art. 5, comma 1, è integrato dal seguente:

“ i soggetti di cui all’art. 3, comma 3, della L. 104/92 e coloro che si devono sottoporre a visita medica specialistica, previo rilascio, al gestore della struttura ricettiva, della certificazione sanitaria probante.”;

Alla lettera b dell’art. 5, comma 1, dopo la parola “territorio”, aggiungere la parola “comunale”;

Alla lettera c dell’art. 5, comma 1, dopo la parola “territorio”, aggiungere la parola “comunale”;

lettera d" gli studiosi e ricercatori che dimostrino con documentazione ufficiale degli Enti di appartenenza, di soggiornare per morivi di studio e ricerca sulla Città e sul territorio di Cefalù.

Emendamento N°4

All’art. 7, comma 2, dopo le parole “ in base al precedente art.5”, inserire le parole: “allegando la documentazione probante”.

Cefalù,07/11/2011

I Consiglieri Comunali

Rosario Lapunzina
Antonio Franco
Pasquale Fatta
Enzo Terrasi
Giuseppe Genovese
Gaetano Cassata
Carmelo Mangano
Mauro Scialabba

ritratto di Stephen Davola

Sono, per vari motivi che ho

Sono, per vari motivi che ho espresso più volte, contrario all'imposta di soggiorno, anche se questo non è più il tema del discorso.
Si è quindi applicata una tassa, o meglio imposta, di soggiorno, definita per altro imposta di scopo, perché è una tassa che può essere utilizzata unicamente per finanziare progetti ed interventi che hanno attinenza con il settore turistico.
Nell'ultimo consiglio comunale, non quello di ieri, mi sembrava che i consiglieri del PD prospettassero che questa imposta doveva essere destinata ad una lista decisa di obiettivi prioritari da realizzare, interventi stabiliti e chiari.
Non so poi cosa è successo, ma si è tornati all'astrattismo della proposta:"Il relativo gettito è destinato a finanziare gli interventi (previsti nel bilancio di previsione del Comune di Cefalù) in misura del trenta per cento per interventi in favore del turismo e per i servizi pubblici locali e, per il restante settanta per cento, per finanziare la manutenzione, la fruizione ed il recupero dei beni culturali ed ambientali, siti nel territorio comunale".
Già queste definizioni sono molte ampie e sono teoricamente e praticamente applicabili a così tanti settori in maniera poi assurda (e nell'immediato passato a Cefalù è stato fatto).
Nel bilancio di previsione è stabilita la priorità degli interventi?
Ha senso destinare il 30% ad un dato settore ed il 70% ad un altro? Questo non creerà problemi nel qual caso il gettito non bastasse a finanziare un dato intervento?
Non è meglio, una volta stabilite le possibili entrate in difetto, realizzare un numero prestabilito di interventi, per i quali è già stimato un costo?
Non si rende più partecipe la popolazione e più attenta al significato e all'utilizzo dell'imposta in questo modo?
Speravo quindi che ci fosse un piano ben preciso da seguire, calcolato in base alle entrate ipotizzate e ai costi delle singole opere da realizzare.
E' altrettanto vero che, una volta deciso di applicare questa imposta, si debba considerare l'utilizzo che se ne può fare e l'efficacia.
Con questi importi le entrate sono molto basse e non si riesce a far molto.
Aspettiamo 10 o 15 anni di entrate dall'imposta di soggiorno per rifare il Lungomare?
Ci sono tante misure urgenti ed importanti da prendere a Cefalù, e la verità è che in questa situazione economica, imposta di soggiorno o no, non si riusciranno a realizzare.
Le entrate sono così modeste con questi importi che si possono realizzare, ogni anno, solo interventi marginali (specie per gli interventi a favore del turismo per i quali si può utilizzare solo il 30% del già modesto importo) .
Ciò che penso è che, al di là di "cautela" e di "prova", parole che non dovrebbero esserci in una manovra economica, di carattere matematico e quindi con stime che dovrebbero essere piuttosto precise, una volta deciso di approvare l'imposta, fare in modo che sia quanto più efficiente.
0,50 cent o 1 euro in più non pesano più di quanto pesino le cifre attuali (se non agli albergatori e al potere d'acquisto dei turisti), e raddoppierebbero le entrate attuali previste, dimezzando i tempi necessari a realizzare progetti per la collettività.
Concludo ribadendo il mio disprezzo per la Lega, che ha sostenuto un governo che invece di andare verso il federalismo, ha tolto praticamente l'unica imposta comunale senza che la Lega Nord facesse nessun clamore.
Comprendo l'importanza di avere degli introiti comunali più elevati, a causa dei tagli del governo e dei conseguenti (ma certo non soltanto a causa del governo) debiti terrificanti dei comuni.
In questo caso però, ritengo di primaria importanza cercare di ridurre il debito, perché facendo aumentare il debito e gli interessi relativi si finisce nel baratro, imposta di soggiorno o no.
Di conseguenza, SE l'imposta di soggiorno rappresenta un tentativo di "difesa" e di "protezione" dai tagli del governo ed una necessità conseguente, l'incasso dovrebbe essere destinato a sistemare, anche in misura minore, il bilancio del comune.