Cefalù, i conti in disordine - L’assessore Cocco se ne va

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Fonte: LaVoceweb - 06.12.2011

Il gesto che tutti attendevano, dopo la censura del consiglio comunale, è arrivato. L'assessore al bilancio , Giovanni Cocco, si è dimesso. A indurlo a fare il passo indietro è stata l'ultima diffida giunta dalla Regione al Comune di Cefalù per il disordine dei suoi conti: mancano all'appello il rendiconto 2010 e il bilancio di previsione 2011.
Sulla mancata approvazione dei due documenti amministrativi da tempo ha aperto gli occhi la Corte dei conti che ha accertato una serie di irregolarità nella contabilità del Comune. I debiti fuori bilancio erano arrivati, alla data del 31 marzo 2009, a 10 milioni e 799.473,64 euro. Il deficit di cassa era, alla data del 31 maggio 2010, di oltre tre milioni e mezzo. A causa della cronica carenza di cassa c’è infine una forte consistenza di residui passivi.
Allarmato dai giudizi della Corte dei conti, il consiglio ha chiesto alla giunta di fare chiarezza prima di approvare il consuntivo del 2010 e il preventivo del 2011. L’esigenza del chiarimento era rimarcata dal fatto che i giudici contabili hanno posto nel maggio di quest’anno, e lo hanno fatto sapere a luglio, l’esigenza di adottare misure correttive e in particolare di provvedere alla riapprovazione dei rendiconti 2008-2009. È seguita quindi una diffida del servizio di vigilanza e controllo della Regione. La giunta ha prima portato in aula l’approvazione del bilancio 2011 poi ha ritirato la delibera. Riconosceva, in sostanza, che nei rendiconti dei due anni precedenti qualcosa non funzionava. Ma anziché rimediare subito, ha preso tempo. E per questo nel mese di settembre la Regione ha inviato un commissario ad acta, Girolamo Ganci, per approvare i rendiconti 2008-2009 e anche quello del 2010. Cosa che non è avvenuta nei modi e nelle forme richieste dalle norme sulla contabilità.

Ai primi di novembre la Corte dei conti è tornata a sollecitare il Comune a chiedere quali "azioni correttive" erano state attuate. C'era dunque un'attenzione che nasceva dalla gravità della situazione. Ma per l’assessore al Bilancio, Cocco, l’intervento della Regione era un ”mero invito routinario e rituale”. E il pronunciamento della Corte dei conti sarebbe “ondivago e strumentale”. Per questo si era detto “perplesso sull’atteggiamento professionale di chi ci controlla”. E per di più, quattro mesi fa, aveva annunciato che “tornano i conti al Comune di Cefalù”: un risultato da valutare come un successo riconducibile “alla volontà del sindaco e della giunta che hanno l’obiettivo del risanamento economico e finanziario dell’Ente”.
Il consiglio non ha condiviso per nulla l'atteggiamento di Cocco e lo ha censurato sottolineando che “il comportamento tenuto dall’assessore al bilancio espone il Comune di Cefalù al rischio di conseguire ulteriori seri danni alla, già grave, situazione economico-finanziaria dell’Ente”.

Ora arrivano le dimissioni. Ma per Rosario Lapunzina, capogruppo del Pd, arrivano in ritardo rispetto "al danno creato al Comune". E la colpa, sottolinea ancora Lapunzina, non è solo di Cocco che non ha tirato fuori le castagne dal fuoco. "La colpa - dice - è anche di chi avrebbe dovuto ritirargli la delega, e non lo ha fatto". Chiara la critica al sindaco Pippo Guercio che, lasciando Cocco al suo posto avrebbe "portato il Comune alle porte del dissesto finanziario".

ritratto di Giuseppe Aquia

Penso che purtroppo quello

Penso che purtroppo quello che doveva succedere qualke anno fa stà succedendo!!!!!Siamo alle porte del dissesto finanziario,come ci si è arrivati!!??? se già un anno fa qualcuno ha detto di aver salvato il paese dal dissesto votando gli equilibri di bilancio?Ancora una volta stiamo assistendo alla vergogna di una consiliatura che ha portato cefalù allo sfracello non bastano i tassi del governo adesso andremo a pagare tutte le tasse comunali al massimo dove arriveremo a chi dobbiamo ringraziare!!??se andiamo a rileggere tutto quello scritto nel passato da me e Pino lo presti si capirà a chi!!!ASSOLUTAMENTE 5 ANNI DI DISTRUZIONE TOTALE DI UN PAESE E PARLANO DI CANDIDARSI E RICANDIDARSI.

ritratto di Rosario Lapunzina

Dispiace

Dispiace che, nonostante l'evidenza, Peppe Aquia attribuisce la responsabilità "alla consiliatura" . Dopo oltre quattro anni non si è venduto un solo bene per pagare i debiti fuori bilancio (anno 2011 nessuna gara) e come se non bastasse da oltre un anno assistiamo al braccio di ferro tra L'Assessore Cocco e la Corte dei Conti. Con notevole ritardo il Sindaco ha chiesto al "tecnico" di farsi da parte, dopo che lo stesso, aveva procurato all'Ente un danno incalcolabile. La città è stata amministrata da una squadra di incompetenti.

ritratto di Giuseppe Aquia

Caro Saro non me ne volere

Caro Saro non me ne volere ma nascondere la verità non porta a niente di buono questi 5 anni di consiliatura sono stati un disastro e bisogna dirlo in tutte le salse a parte te e 2 o 3 persone, quanti hanno fatto opposizione seria allo sfracello che era in atto?Anche tu sai che se ci fossero stati 13 consiglieri che pensavano davvero al bene del paese saremmo a questo punto?Abbiamo assistito a balletti continui di gente che si dichiarava all'opposizione e poi manteneva assessori in giunta oppure tutte le volte che si votava qualcosa di serio per far capire l'assoluta incapacità dell'amministrazione facevano a gara per aiutare questa amministrazione vorresti dire che le cose non stanno cosi?Adesso la colpa e tutta di un amministratore che e entrato lo scorso anno?
ehh no caro Saro scusami ma non sono d'accordo con te questi problemi camminano da 2 /3 anni quindi per me la colpa e divisa tra giunta e consiglio.

ritratto di Rosario Lapunzina

Evidentemente sei stato disattento

Evidentemente sei stato disattento; per ben due anni il Consiglio Comunale con emendamenti,predisposti dal sottoscritto, ha messo a disposizione risorse per pagare debiti fuori bilancio per oltre due milioni di euro. La massa debitoria (elevata rispetto alla dimensione dell'Ente), avrebbe richiesto, negli anni, interventi decisivi da parte dell'Amministrazione attiva che sin dal 2007, anno di approvazione del regolamento per la vendita dei beni, poco ha fatto per il reperimento dei fondi necessari.
Altra questione poi riguarda la famosa mozione di sfiducia, presentata da dieci consiglieri comunali sicuri di trovare in consiglio, dopo le dichiarazioni in aula dell'Avv. Corsello, i numeri per sfiduciare il sindaco ed evitare ulteriori danni alla città. E'proprio a questi tre consiglieri del PDL lealista che a mio giudizio va attribuita la maggiore responsabilità, per non avere permesso di interrompere una sindacatura,che senza maggioranza, ha tirato a campare.
Ma solo cosi poteva diventare vicesindaco della città un consigliere che perdendo le elezioni era costretto a stare per cinque anni all'opposizione.

ritratto di Gianfranco D Anna

Per la serie "Prendiamola a ridere!"

Considerato che Mario Monti è ormai impegnato al Governo, si potrebbe proporre come nuovo assessore con deleghe a “Bilancio e programmazione economica e finanziaria” e “Tributi e osservatorio delle entrate” l’ex Ministro dell'Economia e delle Finanze Giulio Tremonti, coadiuvato, in deroga, dall’ex Ministro per la Pubblica Amministrazione e l'Innovazione Renato Brunetta per la delega alle “Politiche del lavoro e formazione professionale”.

Perlomeno, visto l’approssimarsi dei “giochi di società” natalizi, Cefalù potrebbero avere 7 e 1/2 … di assessori!!!

P.S. Resterebbe da assegnare la delega per “Agricoltura, pesca e attività marinare”