Cancellati ventisette punti nascita tra cui Cefalù

ritratto di Gianfranco D Anna

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Vi propongo, anzitutto, un articolo pubblicato ieri su laRepubblica.it e, a seguire, un estratto dalla G.U.R.S. Parte I n. 1 del 5-1-2012 in cui si illustra perché si è scelto di mantenere il Presidio Ospedaliero di Termini e si è deciso di dismettere Cefalù e Petralia:

Cancellati ventisette punti nascita ecco il nuovo decreto della Regione

Fonte: laRepubblica.it – Articolo di Giusi Spica - 08 gennaio 2012

Entro giugno i manager delle aziende dovranno proporre le deroghe. Tagli operativi dal prossimo ottobre: ne resteranno aperti 42 in tutta l'Isola. Quindici saranno dotati di servizi avanzati

PALERMO - In Sicilia gli ospedali dove si potrà partorire passeranno da settanta a quarantadue entro ottobre, ma i direttori generali delle aziende avranno tempo fino al 30 giugno per proporre eventuali deroghe alla chiusura dei reparti con meno di 500 nascite all'anno destinati alla chiusura che gravitano in zone montane o disagiate. La Regione ha pubblicato in gazzetta ufficiale il decreto sui punti nascita, stoppato a settembre sull'onda della protesta dei sindaci dei comuni madoniti e delle isole minori e del braccio di ferro tra commissione sanità all'Ars e assessorato alla Salute. La nuova versione cancella le cinque eccezioni inizialmente previste (Bronte, Mussomeli, Nicosia, Santo Stefano di Quisquina e Corleone) e introduce "multe" per le strutture che sforano il limite del 20 per cento di parti cesarei.

I punti nascita che resteranno attivi (http://palermo.repubblica.it/static/rep-locali/rep-palermo/popup/2012/pu...)

Il provvedimento riorganizza la rete del parto in 15 punti nascita di secondo livello (strutture con una media di 1500 parti all'anno dotate di terapia intensiva neonatale, rianimazione e pediatria), e 27 reparti di primo livello (con uno standard compreso tra i 500 e 1000 parti all'anno e ospitati in strutture più piccole), con meno servizi per mamme e bambini ma dotate del trasporto materno e neonatale per trasferire il paziente in un ospedale di secondo livello. […]

Leggi l’articolo completo all’indirizzo web: http://palermo.repubblica.it/cronaca/2012/01/08/news/cancellati_ventiset...
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Nell’Allegato 1 alla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana Parte I n. 1 del 5-1-2012 (http://www.gurs.regione.sicilia.it/Gazzette/g12-01/g12-01.pdf) nelle pagg. 58-59 si legge:

Reti Provinciali Punti Nascita
In seguito all’analisi effettuata sui dati di attività valutati per il periodo 2006-2010 nelle tabelle che seguono sono specificatamente indicati i punti nascita confermati per singola Provincia, mentre i valori riportati non configurano la sommatoria delle singole attività dei punti nascita per come oggi operanti ma rappresentano la stima dell’attività quinquennale dei punti nascita confermati conseguente alla riduzione degli stessi ed ai presumibili flussi delle gravide.

[…]

Provincia e A.S.P. Palermo
L’attività delle strutture pubbliche ad oggi esistenti è pari a 9683 parti calcolato quale valore medio degli ultimi cinque anni di attività.
L’attività delle strutture private ad oggi esistenti è pari a 4119 parti calcolato quale valore medio degli ultimi cinque anni di attività.
Complessivamente l’attività del bacino provinciale è pari a 13.802 parti calcolato quale stima del valore medio degli ultimi cinque anni il cui trend di attività è stabile.
Il P.O. di Termini nonostante al di sotto degli standard previsti di 500 parti anno viene mantenuto poichè dovrà accogliere anche i parti provenienti dai punti nascita dismessi di Petralia e Cefalù fermo restando, presso questi ultimi, tutta l’attività relativa al percorso nascita che verrà in ogni caso garantita con la sola esclusione dell’evento parto.
La scelta di mantenere il punto nascita di Termini Imerese è dettata dall’esigenza di privilegiare la struttura pubblica anche considerata la mission principalmente oncologica prevista per la sperimentazione gestionale della fondazione “San Raffaele Giglio” di Cefalù nonché in considerazione dei minori tempi di percorrenza dal punto nascita di Petralia.
[…]

ritratto di Angela Di Francesca

che motivazioni

mi sembrano motivazioni poco valide. In pratica anche Termini
è al di sotto degli standard previsti ma nonostante questo lo si mantiene a preferenza di Cefalù, sebbene Cefalù abbia come luogo una maggiore "centralità" per quanto riguarda l'utenza del comprensorio, es. S. Mauro, e a questo punto Petralia se lo chiudono, e altre zone montane.
"Il P.O. di Termini nonostante al di sotto degli standard previsti di 500 parti anno viene mantenuto poichè dovrà accogliere anche i parti provenienti dai punti nascita dismessi di Petralia e Cefalù...", che senso ha questa motivazione?allora si poteva dire: "Il presidio di Cefalù viene mantenuto perchè deve accogliere i parti dei punti nascita dismessi di Termini e Petralia...", cioè non si può dare come giustificazione la decisione stessa! Poi va bene,la mission del S.Raffaele è prevalentemente oncologica, ma questo autorizza a smantellare un servizio efficiente e qualitativamente valido come quello del punto nascita esistente a Cefalù?
Penso che si dovrebbe subito riattivare il movimento per tornare a chiedere attraverso i canali adeguati la deroga!
Che tristezza dovere fare queste considerazioni e fare quasi la solita "lotta tra poveri", perchè sia chiaro io sono per mantenere tutti e tre i punti, qui in Sicilia "lorsignori" non dovrebbero togliere niente, anzi dovrebbero AGGIUNGERE servizi dato che in questo anniversario dei 150 anni dall'Unità veramente ci sono stati episodi assurdi, vogliono risparmiare così, sottraendo servizi, chiudendo le preture, i punti nascita, abolendo i treni??E' questo il rispetto che si ha per la Sicilia?

ritratto di Stephen Davola

E' questo il rispetto per le

E' questo il rispetto per le tasse che si pagano e che malgrado l'aumento della pressione fiscale, i servizi offerti diminuiscono?
Dove finiscono i soldi dei contribuenti?
Perché i migliori ospedali del mondo sono quelli negli Stati Uniti, privati, che NON ricevono finanziamenti pubblici?
Purtroppo non si può far nulla, queste decisioni prese dall'alto non possono essere cambiate con proteste e varie.
Senz'altro, se si stanno chiudendo tutti questi punti nascite, evidentemente ci sono problemi economici rilevanti, che toccano la Sicilia, ma anche il resto dell'Italia.
Anche qui, ci lamentiamo, ma il punto fondamentale è questo, a mio avviso: anche qui si evidenziano le pecche e l'inefficienza di un sistema centralizzato (che sia statale o regionale) in settori così complessi.
Perché al mentecatto burocrate e parassita che ha deciso questi tagli, non importa nulla della complessità di ogni singola realtà territoriale e sociale, e comunque, anche se in buona fede, il demiurgo che controlla e ordina tutto non funziona, è al di sopra dell'abilità umana.
E, sempre quel mentecatto burocrate e parassita della società, decide arbitrariamente della vita di milioni di persone, e per di più, non si tratta neanche di un eletto dai cittadini.

ritratto di Angelo Sciortino

Bravo!

Bravo! Si tratta soltanto di "un mentecatto e di un parassita". E' di gente come questa che dobbiamo liberarci. Dobbiamo liberarci pure dei magistrati "prestati alla politica", che decidono su consiglio dei loro consulenti, onnipotenti burocrati, tracotanti, pestilenziali e fonte di contagio della loro stupida supponenza.