Otto impegni per una svolta democratica - PARTECIPAZIONE

ritratto di Rosario Lapunzina

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Per la costruzione di un programma partecipato al contributo delle forze politiche e sociali che intendono condividere un progetto di autentica svolta democratica per Cefalù

PARTECIPAZIONE

L’ultimo impegno è alla base dell’agire politico su cui si fonda il progetto di governo della Città.

La partecipazione dei Cittadini alla elaborazione di ogni scelta va garantita e ricercata perché rappresenta la condizione imprescindibile per il rilancio di Cefalù.

Occorre perseguire il coinvolgimento costante dei cittadini nelle scelte amministrative tramite l’istituzione di una Consulta Popolare, fatta di cittadini appartenenti alle diverse categorie, che abbia funzioni di raccordo con la Città, proposta e monitoraggio della vita amministrativa;

Sviluppare ed ampliare i processi partecipativi al fine del massimo coinvolgimento nelle scelte amministrative e nella gestione dei “ beni comuni”; meno burocrazia e più efficienza; attivazione di tavoli di settore o anche multisettoriali in un’ottica di apertura e arricchimento reciproco. -

Garantire pubblicità e responsabilità dell’azione amministrativa, per la corretta e diffusa informazione, che favorisca la giusta formazione del consenso e/o del dissenso, tramite l’impiego dei più moderni mezzi di comunicazione (siti internet costantemente aggiornati, tabelloni digitali) e di quelli più tradizionali (periodico comunale gratuito che sia davvero imparziale, pubbliche bacheche nei punti più frequentati);

Improntare al rispetto delle regole i rapporti fra i diversi organi istituzionali, con particolare riferimento alla dignità del Consiglio Comunale e al suo alto ruolo di indirizzo e controllo; attuare strumenti quali le relazioni periodiche del Sindaco e le assemblee pubbliche; potenziare l’Ufficio comunale Relazioni con il Pubblico, al fine di renderlo un vero Sportello dei cittadini.

E’ importante sostenere ed incentivare le varie associazioni, culturali, sportive, di volontariato, senza fini di lucro presenti nel Comune attraverso il coinvolgimento delle stesse nella programmazione delle attività e manifestazioni, la ripartizio ne equa dei contributi, la messa a disposizione di spazi e strutture anche valorizzando l’utilizzo del patrimonio pubblico.

Per quanto riguarda il rapporto con i Comuni limitrofi occorre considerare che le politiche sviluppo si intrecciano in un contesto più ampio dei confini del singolo Comune. Occorre “fare rete“ e “fare sistema” attraverso una logica comprensoriale che favorisca una programmazione integrata con conseguente eliminazione di sprechi e inefficienze.

ritratto di Nicola Piro

Impegni e svolta democratica . . .

. . . sembrano essere i concetti magici del candidato-Sindaco del Pd, Rosario Lapunzina. È già qualcosa nella corsa e rincorsa al traguardo finale + una spruzzatina di "partecipazione" che dovrebbe equivalere al coinvolgimento del cittadino in quelle scelte strategiche che si compendiano nel concetto di "Qualità della vita", latu et strictu sensu. E sulla QdV l' interessato può leggere una trilogia di articoli sul sito-internet:

www.paa-teorico.eu

aperto al contributo di chicchessia. Anche se nel merito, cioè di "apertura2, vige la prassi (o la lex) della "vox clamantis in deserto". Ma tant' è. Poche cose, cioè argomenti e/o proposte, pertanto, da mettere sui giornali e non vendere in una bancarella di "portaterra"; più sostanza chiamata per nome e cognome in una Cefalù privilegiata dalla cultura e dalla storia alla quale l' uomo avrebbe dovuto risparmiare quella "urbana conditio" istituzionalizzata in chiave nazionale, nel quale a gestire l' ars urbium (concetto cosmico del "fare città") non sono più i pianificatori, gli architetti, i sociologi, gli studiosi della storia urbana, gli esperti del traffico e dei trasporti, i cittadini, etc., bensì malapolitica, mafia, 'ndrangheta e camorra che, ormai, hanno metaforizzato e globalizzato l' operare sul territorio: dalla Sicila alla Brianza, ad accezione della Regione Trentino-Alto-Adige, per alcuni, Sudtirolo, per altri. E allora, Signor Lapunzina, come la mettiamo con Lei ? Cosa offre di concreto e cosa propone (poiché a disporre è, infine, sempre Dio) ai suoi concittadini ? Poche cose (o punti) e meno bla...bla...bla, dunque, non difesa della "dignità del Consiglio Comunale" - già strapazzata dalla malapolitica -, bensì in difesa di quella dell' Uomo: non ha importanza se della strada o del marciapiede. Poiché, alla fine, si tratta di quell' Uomo, cittadino-elettore, che dovrà decidere se attestarLe fiducia o no in base ad un programma chiaro e definito di proposte realizzabili e non campate in aria. Le attesa di Cefalù invocano in primo luogo ORDINE. Una categoria della prassi (che può essere anche quella "gramsciana"), un modus cogitandi et operandi informantesi a quei principi di DISCIPLINA in grado di coniugare lavoro e cultura, se vero è, come lo è, che: 1. I lavoratori e i laureati italiani sono sempre più disoccupati (v. CdS di oggi), il Pil è in calo cronico e la cassa integrazione vola (idem senza patate); 2. Le "città-paese" di Sicilia (e Cefalù è una di queste con il "peso" del dono dell' arte), tanto per restare nella nostra terra, attendono una sana gestione delle politiche urbane che comprendono anche quelle del traffico, dei trasporti e della tutela del paesaggio. E non è poco. Nella mia seconda Patria di Germania e nel corso della mia ormai 40ennale esperienza di vita (cittadino straniero-ospite,sposo, padre, nonno) e professionale (architetto), in particolare, sono stati il "metodo", la ricerca paziente e quotidiana, l' offerta di valore inestimabile di cultura a tagliare nel tempo un habitus connotato da durezza con me stesso ed esigenza verso gli altri, all' insegna di quella "Sachlichkeit" che altro non è se non l' aderenza ai fatti ed alle raltà concrete, senza barocchismi e vuoto giri di valzer. È in tal senso, che rivolgendomi al Signor Lapunzina, come pars pro toto di una politica più "mala" che "buona", l' invito di attivare un serio dibattito coinvolgente su tematiche scottanti come: 3. Recupero urbano e risanamento energetico degli edifici; 4. Risposte in termini di politiche urbanistiche di "implosione" in risposta alle sconsiderate politiche di "espansione" del recente passato sulla base della elaborazione di un PRG-guida (giammai Pgt o altri luoghi comuni banalizzanti), nella sua funzione di pianificazione "preliminare" affidata alla mente di pianificatori e non di architetti più o meno cattedratici, e di Piani Particolareggiati (giammai Piano-Master che non ha alcun habitus giuridico) redatti dall' Ufficio urbanistico comunale in uno spirito da team, nella loro funzione di pianificazione "vincolante", dopo che il Parlamento, dopo 70anni di pascolo abusivo, ha approvato una Legge urbanistica naz. le e un Ordinamento nazionale sull' uso dei suoi suoli e dei lotti edificabili in grado di prevenire ogni forma di volgare speculazione fondiaria ed edilizia; 5. Che i problemi della mobilità debbano essere affrontati in chiave "sostenibile", mi sembra che sia fuori discussione, intendendo per tale la necessità di avere un sistema di mobilità urbana che "pur consentendo a ciascuno l' esercizio del proprio diritto alla mobilità, sia tale da non pesare eccessivamente sul sistema sociale in termini di inquinamento atmosferico e acustico, congestione per traffico veicolare e incidentalità". Il ricorso al sistema "Park and Ride", nella connessione di traffico individuale e pubblico, con l' ubicazione di moderni parcheggi meccanici e/o automatici in aree periferiche, è la prassi oggi adottata su scala mondiale.
Insomma, siamo (e dobbiamo restare) sul piano delle cose concrete e l' annovero di queste deve registrare l' inclusione del "rapporto con i Comuni limitrofi" in una visione moderna di "Comprensorio" (v. un mio contributo su www.madonielive.com) di più Comuni di una stessa Provincia "amministrativa" che, senza se e senza ma, deve sostituire l' attuale e intile Provincia "politica", in guisa di avvicinare istituzioni e servizi ai cittadini.

ritratto di Nicola Piro

Elezioni amm. ve

Devo ammettere che da quanto letto e sentito sino ad ora, i pensieri del Signor Rosario Lapunzina mi sembrano i più sinceri e i più genuini. Avanti così, genosse.

Vorwärts !