Rosamaria Testa: “Io candidata per la discontinuità a Cefalù”

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Fonte: LaVoceweb - Articolo di Riccardo Gervasi - 13.03.2012

È ufficiale: come anticipato dalla Voce, Rosamaria Testa sarà candidato sindaco a Cefalù. Dopo gli incontri dei giorni scorsi tra un gruppo di imprenditori, operatori turistici e vari esponenti politici, è arrivato il via libera alla candidatura della pediatra del San Raffaele che si propone di aggregare “tutte le forze giovani” della città e di lanciare un segno di discontinuità. Dice proprio così. Anche se la candidatura è stata voluta soprattutto dai socialisti, Rosamaria Testa assicura di essere “completamente sganciata dai partiti”. E aggiunge: “Sono stata sollecitata a proporre una candidatura espressione non solo della società civile ma anche di alcuni imprenditori e commercianti. Lo faccio secondo il mio stile di persona che non ama né i proclami né i programmi roboanti. È stata data fiducia alla mia onestà e alla mia capacità di ascolto. In questo momento a Cefalù c’è bisogno di una persona che pensi soprattutto a rimettere in sesto il governo della città con senso della concretezza e soprattutto con una chiara discontinuità con il passato”.
Alla candidatura a sindaco di Rosamaria Testa – hanno fatto sapere i socialisti – si sarebbe giunti spontaneamente, ascoltando la società civile, i commercianti e i rappresentanti di alcune forze politiche locali. In effetti proprio la scorsa settimana si erano riuniti all’hotel Santa Lucia il sindaco Pippo Guercio, il vicesindaco Roberto Corsello, l’ex assessore Nino Macaluso, i consiglieri comunali Piero Rasa e Francesco Calabrese – quest’ultimo candidato sindaco per l’Udc – per discutere delle strategie elettorali da adottare in vista dell’imminente campagna elettorale. All’incontro avrebbero partecipato – secondo indiscrezioni – anche gli esponenti dei socialisti e in rappresentanza dei commercianti Emilio Mento. […]

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ritratto di Stephen Davola

Ritengo che fisiologicamente

Ritengo che fisiologicamente in vista delle elezioni ci saranno al massimo 5 candidati.
Chiaramente, tra Sgarbi, Croci e Guercio nel centro destra (anche se Sgarbi non è collocabile politicamente) ci sarà qualcuno che, per il bene del centro destra, farebbe bene a ritirarsi, in caso contrario Lapunzina, candidato del centro sinistra moderato, potrebbe avere realmente qualche chance di vittoria.
Le altre candidature, quelle di Caliò, Cusimano, Testa ect sono chiaramente, a mio avviso, delle candidature da prendere con un altro significato, poiché chiaramente non c'è molta possibilità di vittoria da parte di questi.
Probabilmente molti di quelli che si stanno facendo sentire in realtà vogliono solo cercare l'alleanza vincente per avere un posto nell'amministrazione pubblica, e credo che si noterà questo nei rimanenti mesi.
L'analisi da fare è che 15 anni, specialmente, di amministrazione pessima portano più disordine politico.
Conti in mano, a Cefalù è stato fatto troppo e per troppo tempo male, specialmente da un punto di vista economico e, se non si cambiano le regole del gioco, non c'è modo di recuperare più quasi nulla.
Finché non si concretizzeranno certe situazioni sul piano statale e regionale, e finché il comune di Cefalù sarà un...quello che è adesso, le possibilità di sviluppo sono limitate.
Rispetto alla situazione pre-elettorale ridicola che si è venuta a creare, con tutti questi candidati, la migliore scelta, a mio avviso, sarebbe quella di non andare a votare.
Con l'astensionismo al 70,80 o 90% si metterebbero i politici nella situazione di non avere il consenso dei cittadini per governare e li si costringerebbe a farsi da parte ed a permettere un percorso di crescita più sano per la città.
E' successo in più paesi, sia a livello comunale che a livello provinciale e le conseguenze sono state che i politici si sono fatti tutti da parte per fare spazio agli individui.

ritratto di Mauro Caliò

Mi dispiace

dover contraddire la tua opinione. Per quanto mi riguarda, il percorso che ha portato alla mia candidatura non ha assolutamente l'obbiettivo di ottenere posti nell'amministrazione pubblica. Quelli ritengo debbano essere meritati per ciò che uno ha fatto e sa fare e non per una specie di braccio di ferro politico.
Il progetto di Cefalù Possibile nasce invece proprio nella speranza di offrire una possibilità di reale cambiamento; un progetto che partendo da cose possibili, con l'impegno dimostrato dal nostro gruppo anche negli anni scorsi, punti a mete più ambiziose per uno sviluppo efficiente e sostenibile della città, che abbia il cittadino al centro delle scelte e dell'attenzione.
Proprio per questo non auspichiamo il non voto, bensì il voto di opinione, quel voto libero che possa portare, con un pizzico di azzardo, forze nuove alla guida del paese.
Noi pensiamo che tutto ciò sia POSSIBILE ed è quello per cui lavoriamo.