ISTITUTO F. SANTI INCONTRO CON IL CANDIDATO LAPUNZINA

ritratto di Istituto Italiano Fernando Santi

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COMUNICATO STAMPA 18 MARZO 2011

Stamattina si è svolto a Cefalù nei locali dell'Istituto Regionale Siciliano Fernando Santi un incontro tra iscritti al Partito Democratico e simpatizzanti con il candidato sindaco Rosario Lapunzina.
Impegno e competenza - ha detto Lapunzina - non sono soltanto aggettivi scelti come slogan per la campagna elettorale, ma corrispondono a quanto fatto e unanimemente riconosciuto negli ultimi 10 anni in consiglio comunale.
L'esigenza di uscire immediatamente da un ristretto e cieco ambito locale - è stata affermata dal Presidente dell’Istituto Italiano Fernando Santi Luciano Luciani - per consentire alla città il recupero della centralità storica da sempre propria nel comprensorio madonita, immediatamente adiacente al termitano ed ai Nebrodi. Gli strumenti già esistenti? Distretto turistico, Parco delle Madonie, Pist e Gal.
Raccomandazione immediatamente recepita da Lapunzina che ha fatte proprie le suggestioni del prof. Marcello Pacifico per promuovere turismo che parta dal cospicuo patrimonio monumentale e culturale della città.
Già metabolizzate poi nel programma - ha assicurato Lapunzina - le idee-proposte sull'Ospedale San Raffaele Giglio, sui parcheggi, sui lidi del lungomare, sull'ambiente, sui giovani e sul raddoppio della linea ferroviaria, la nuova stazione e le aree collegate.
Proprio su questi temi - ha annunciato, infine Lapunzina, che era accompagnato dal segretario cittadino Garbo - si terrà il prossimo sabato 24 marzo un incontro pubblico.

ritratto di Nicola Piro

Cucina "Lapunzina"

Nicola Piro 19 Marzo 2012 alle 12:25 - Rispondi

Il candidato-Sindaco del Pd Lapunzina ha incontrato amici e iscritti al suo partito, non operatori dell' industria, del turismo e del commercio. Non ha parlato nel dettaglio di programma in quanto non lo ha nenche in mente, però ha scambiato sostantivi come "impegno e competenza", per aggettivi aggiungendoli . . . a quanto bla . . . bla . . . bla fatto e unanimamente riconosciuto negli ultimi 10 anni (e meno male) in consiglio comunale. Attenzione: non fuori, bensì nel, cioè dentro, consiglio comunale. Più concreto, invece, è stato il Signor Luciano Luciani che sente l' esigenza di uscire dal ristretto e cieco (!) ambito locale alla (ri)cerca - come una volta facevano i frati cappuccini - di una centralità storica da condire con Pist, Peste e Gal e servire in scodelle di rame agli affamati Comprensorio termitano (quello delle termiti ?) e ai Nebrodi. Al Comprensorio delle Madonie saranno dati i resti. Roba da fare cadere le zecche o far accapponare certa pelle ! Ma il pranzo non è finito in quanto ai commensali sono state servite raccomandazioni prese al volo da Lapunzina per farle proprie, senza il rischio di indigesto, assieme alle suggestioni del prof. Marcello Pacifico. Il futuro di Cefalù è così definito. Mancava il metabolismo basale, ma qualcuno ha fatto osservare che era incluso, IVA compresa, nel programma-tuttifrutti a base di idee-proposte (non si vedono e non si toccano; sono inodori!) per la salute (Ospedale San Raf-Giglio di Sant' Antonio) e l' insalata mista condita con spremuta di lungomare, giovani, raddoppi di linee ferroviarie, ambiente ed altre essenze naturali che crescono sulla Rocca. Dopo il necessario tempo di maturazione il prodotto sarà servito ai commensali che parteciperanno al convivio del 24 marzo p.v.
Insomma, il futuro di Cefalù è in buone mani, ottimi piedi e lucide menti.

ritratto di Leonardo Mento

Gentile Sig. Nicola Piro

ho letto con molto interesse i Suoi interventi. Sono interventi molto critici, alcuni fotografano le criticità della città (criticità comuni a molte città) altre considerazioni di carattere generale. Non entro nel merito dei Suoi scritti in quanto ritengo che ognuno di noi abbia il diritto di esprimere le proprie posizioni; nondimeno non ho ancora ben compreso cosa Lei propone per Cefalù. Cordialità Leonardo Mento

ritratto di Nicola Piro

E, invece . . .

Ella, Signor Mento, deve entrare nel merito dei miei scritti in quanto ammettendo di verli letti con "molto" interesse, si vede che hanno destato curiosità. I miei post per la massima parte sono di natura "tecnica", latu sensu, e "etico-morale" con un forte appello indiretto a ordine (mi sembra normale per un architetto), disciplina, professionalità, strictu sensu. In altre termini si tratta di tenere nella massima considerazione il principio dell' aderenza alla realtà - fatta di problemi in minima parte risolti o risolti male; per la maggior parte irrisolti - nella quale operiamo. In sintesi (e guardi che con la sintesi siamo già a Hegel) si tratta di quella ricerca di "Oggettività", nata in Italia come movimento lettererio (Nuova Oggettività, per la precisione) agli inizi del 20° Secolo, e che in Germania, entrata nella prassi della vita quotidiana (anche nel progetto di architettura), prende il nome di "Sachlichkeit". Mi conceda la grazia di rileggere i miei post, Signor Mento, e, poi, mi dia una mano, Signor Mento, e, dandola a me, la stende amorevolmente alla sua Cefalù. E non solo. Dalla composizione (per altri può essere miscuglio) delle categorie trattate nei miei post, ritengo non essere sì difficile vedere in Cefalù una metafora che può essere estesa a tutta l' Italia dei nostri giorni. Un aspetto, questo, che, non mi sento di escluderlo, avrà sollecitato il Signor Croci ad voler innaffiare col suo sapere di economista ambientale e la sua esperienza amministrativa accumulata in anni di prassi quotidiana nella Giunta-Moratti (la quale, da quel che mi ricordo non ritengo abbia brillato per innovazione e qualità) Cefalù e, indirettamente, il Comprensorio delle Madonie. Se poi, Signor Mento, delle mie proposte vuol sapermne di più . . . beh, allora, Le dico che mi danno un gran fastidio politicanti come, p.e., il Signor Gianfranco Micciché, il Signor Lombardo e la Signora Vicari, rappresentativi di tutta la classe politica dirigente isolana e nazionale.

ritratto di Rosario Lapunzina

Linee programmatiche

8 IMPEGNI PER CEFALU’

RISANAMENTO - SVILUPPO - LAVORO - GIOVANI
TURISMO – CULTURA - VIVIBILITA’ - PARTECIPAZIONE

Per una Cefalu’che valorizza se stessa e nel contempo guarda al futuro con un’idea di sviluppo che sia la sintesi migliore possibile tra risposte ai bisogni reali della comunità e sostenibilità degli interventi.

RISANAMENTO

Alla base del progetto di rilancio della Città, si impone una forte azione di risanamento, che non si limiti a mettere ordine nella finanza comunale, ma che rinnovi la macchina amministrativa, orientandone il funzionamento ai principi di efficacia, efficienza ed economicità e ponendone l’azione al servizio dei Cittadini. Occorre, in via preliminare, verificare la reale situazione finanziaria e debitoria dell’Ente redigendo un credibile piano di rientro, da concordare con i creditori, allontanando lo spettro del dissesto finanziario. Eliminare gli sprechi e le spese inutili e superflue, dalle quali non derivano benefici per i cittadini e gli operatori economici. Mettere a reddito il patrimonio immobiliare. Creare una “cabina di regia” per la promozione di progetti pubblico/privati, volti alla acquisizione di finanziamenti e fondi strutturali, con particolare riferimento ai programmi di sviluppo dell'Unione Europea. Attivare politiche delle entrate che mirino a ridurre l'evasione, differenziando il peso fiscale per fasce di reddito e categorie, favorendo, in particolare, i cittadini più bisognosi, gli anziani, le giovani coppie e le nuove attività imprenditoriali. Razionalizzare gli Uffici comunali, per improntare la struttura burocratico amministrativa a criteri di trasparenza, efficienza e celerilà, allo scopo di garantire l'assoluto rispetto della legalità, offrendo, ai cittadini, la possibilità di ottenere servizi on line. Stabilire sinergie con i paesi del comprensorio nebrode-madonita, con l'attiva partecipazione agli Organismi sovracomunali, esplicitando, per Cefalù, il ruolo di capofila in un ipotetico costituendo consorzio di liberi comuni. Promuovere il ritorno alla gestione comunale dei servizi essenziali, in primo luogo, l’acqua. Ottenere un forte taglio dei costi di gestione del servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani, incentivando, anche attraverso la concessione di premialità fiscali per cittadini e imprese, una sempre più capillare raccolta differenziata, quale primo passo verso l’obiettivo del raggiungimento della cosiddetta “opzione rifiuti zero”.

SVILUPPO

L’Amministrazione comunale deve promuovere le progettualità idonee ad assicurare livelli efficienti di servizi e garantire condizioni che consentano il dispiegarsi della iniziativa economica privata, favorendo quegli standard di sviluppo che sono alla portata di una realtà, quella cefaludese, che ha risorse naturali e potenzialità di gran lunga superiori rispetto ad altri contesti territotiali.

Occorre coinvolgere le risorse imprenditoriali locali e incentivare, anche attraverso la leva fiscale, la nascita di nuove attività economiche, specialmente giovanili. Rilanciare l'Artigianato, promuovendo l'allocazione nel centro storico di attività artigianali particolarmente pregiate e attraenti per i visitatori, qualificando e dotando delle necessarie infrastrutture l'area artigianale di C.da Torretonda, realizzando il previsto depuratore a servizio di tali attività e dell'intera zona abitativa. Promuovere un Commercio che sia sempre più di qualità, una più equa distribuzione delle tipologie commerciali nel territorio comunale facendo ricorso a incentivi e defiscalizzazioni. Favorire la riqualificazione delle aziende agricole, potenziando le infrastrutture e la viabilità interpoderale, e incentivando il sorgere di attività biologiche e di imprenditorialità agrituristica (p.e. con la ristrutturazione a tali fini dei vecchi bagli e casali ancora esistenti).

LAVORO

La creazione di nuova occupazione è strettamente connessa alla crescita economica ed allo sviluppo dei settori trainanti della economia locale, quali turimo, commercio, artigianato, nonché, nell’ambito di un’adeguata programmazione, l’edilizia. L’Amministrazione comunale deve farsi parte attiva affinché si creino condizioni che diano risposte alla grande richiesta di occupazione, supportando l’imprenditoria locale disponibile a creare posti di lavoro e fornendo supporto, tramite i propri uffici, alla redazione di progetti che, attraverso una sinergia pubblico/privato, siano in grado di favorire nuove opportunità di lavoro. Va garantito, tramite specifici accordi con gli Enti privati e le attività imprenditoriali operanti sul territorio, il significativo inserimento di lavoratori cefaludesi, in primo luogo giovani, nel contesto della realizzazione di opere pubbliche o della gestione dei beni appartenenti al pubblico patrimonio. E’ opportuno creare uno Sportello comunale, che aggiorni continuamente chi cerca d'inserirsi nel mondo del lavoro sulle offerte e le opportunità disponibili e sull’attivazione di progetti per la autoimprenditoria.

GIOVANI

I Giovani rappresentano il futuro della nostra società. Sono energia, voglia di vivere, di lavorare, di divertirsi, di crescere e di pretendere quelle occasioni che a tutti loro spettano di diritto, ma che spesso la società non offre. È, dunque, prioritario promuovere una forma di “contrattualità“ tra le nuove generazioni e l’Amministrazione, investendo sulle loro capacità e vocazioni. Il nostro Comune deve essere in grado di mettere a disposizione strumenti per realizzare progetti, indirizzare verso l’autopromozione, il protagonismo e la responsabilità. Deve mostrarsi capace di garantire un corretto ricambio generazionale e di contribuire alla formazione dellle nuove leve. Deve istituire un “tavolo giovani permanente”, al fine di concordare e sostenere i progetti che ne emergono, investendo sulla capacità di innovazione proprie delle nuove generazioni, per apportare beneficio all’intera comunità. Con l’introduzione di forme di consultazione e co-decisione il dialogo tra i giovani e l’Amministrazione sarà continuo e produttivo. E’ necessario assegnare spazi per incentivare l’aggregazione, anche diversificando l’offerta di opportunità e di servizi, favorire l’uso delle aree pubbliche già esistenti, come la “Corte delle Stelle”, e dotare la Città di nuove infrastrutture per l’arricchimento culturale e formativo. Per esempio, realizzando una biblioteca comunale, munita di strumenti multimediali e delle attrezzature informatiche di libero accesso. Fornire punti di accesso wifi gratuiti. Ottenere la fruibilità del palazzetto dello sport, per eventi e spettacoli di carattere culturale e musicale, indirizzati ai giovani.

TURISMO

Il turismo è la fonte primaria dello sviluppo socio economico della nostra Città. Sulla crescita turistica occorre puntare senza esitazioni, ricercando la piena convergenza tra gli operatori del settore, le altre categorie produttive ed i cittadini, coinvolgendo questi ultimini nel rendere Cefalù più accogliente ed ospitale. L’Amministrazione dovrà farsi garante di creare le condizioni affinché il cittadino residente possa fruire di servizi efficienti, così ( senza più doversi sentire “turista a casa propria”) da percepire la naturale vocazione turistica della città come fonte di sviluppo collettivo e non di limitazione o aggravamento delle proprie condizioni di vivibilità. Questo processo di maturazione potrà servire ad spingere gli operatori turistici nella differenziazione dell’offerta, si’ da attrarre tipologie differenti di visitatori, conseguendo il primario obiettivo della destagionalizzazione turistica. Oltre a quella balneare, occorre puntare su altre tipologie di turismo, come quello storico-culturale (attraverso eventi di richiamo, valorizzazione percorsi storici e monumenti, attività museale , mostre), congressuale e sportivo ( mediante l’utilizzo del Palazzetto dello Sport, dello Stadio Santa Barbara, dell’impiantistica sportiva esistente, nonché attraverso la realizzzione di una piscina comunale), enogastronomico (valorizzazione dell’entroterra e dei prodotti locali con percorsi enogastronomici e incentivazione degli agriturismi e la realizzazione di mercatini zonali per i prodotti agricoli e dell’artigianato, puntare sulla crescita di eventi di alto livello come, ad esempio, lo Sherbet Festival), giovanile ( tramite eventi di richiamo per i giovani, sia di tipo sportivo che culturale e musicale), e quello legato alla marineria da diporto ed il turismo crocieristico, per il quale, condizione essenziale, è il completamento del Porto turistico – peschereccio di Presidiana.
Occorre puntare alla qualità, disincentivando il turismo “mordi e fuggi”, tramite politiche tariffarie dei servizi pubblici (parcheggi, musei e monumenti, stabilimenti balneari, etc.) che premino le permanenze di medio - lungo periodo, e scoraggino, ad esempio, attraverso la creazione di aree di sosta esterne al centro urbano e conseguente limitazione del transito veicolare, la “invasione” veicolare dei fine settimana. Va sostenuta l’attività delle Pro Loco e promosso un forte ruolo per il Distretto Turistico, in cui deve esprimersi la centralità della vocazione turistica cefaludese, quale volano di sviluppo per l’intero Comprensorio Madonie – Himera. Occorre partecipare in maniera attiva e organica alle Borse internazionali del Turismo e promuovere il Territorio, attraverso i più importanti mezzi di comunicazione.

CULTURA

Una città come Cefalù deve darsi una identità pienamente definita che non può prescindere da un forte ruolo della cultura e del sapere, e dalla tutela e valorizzazione delle tradizioni. A tal fine è necessario curare con estrema attenzione il patrimonio monumentale, archeologico e paesaggistico; rilanciare a livello nazionale e internazionale la Fondazione Mandralisca con progetti e iniziative di altissimo livello culturale e l'inserimento in una rete di fondazioni e musei; promuovere il completamento del restauro della Cattedrale e del suo chiostro; valorizzazione, anche attraverso l'inserimento in specifici itinerari di turismo religioso e culturale, il Santuario di Maria SS. di Gibilmanna, con gli annessi museo e biblioteca; valorizzare il prezioso patrimonio del Lascito Bordonaro, consentendone la fruizione da parte della cittadinanza, con l'apertura al pubblico dei locali e il loro collegamento con la Città; creare un Museo Civico; rendere il Teatro comunale "Salvatore Cicero" volano della vita culturale della Città, tramite il coinvolgimento delle associazioni teatrali e musicali e locali, la creazione di un'apposita Fondazione che lo gestisca, in linea con quanto previsto dal Regolamento sulla gestione e valorizzazione del Patrimonio comunale (approvato, su proposta del PD, dal Consiglio comunale). Ricavare una arena teatrale nell'area adiacente l'ALTA, posta alle pendici della Rocca. Quest’ultima, con il suo patrimonio naturalistico, storico-culturale e archeologico, riconosciuto dall’U. E. (attraverso l’inserimento fra i siti di Interesse Comunitario), sarà gestita direttamente dal Comune di Cefalù, per poterne sfruttare, anche, il ritorno in termini economici. Promuovere, nell’ambito della iniziativa di valorizzzione dell’itinerario arabo – normanno, l'inserimento del Duomo e del Chiostro nella lista dei siti considerati, dall'UNESCO, Patrimonio dell'Umanità.

VIVIBILITA’

Vivibilità intesa come qualità di vita, qualità dello sviluppo economico, del contesto urbano dell’ambiente e dei servizi. Qualità che si deve inserire in un contesto sociale di solidarietà, accoglienza, pari opportunità, attenzione alla persona, equità, rispetto della legalità.
Occorre ripristinare un quadro di decoro del centro, del lungomare e delle periferie, eliminando il degrado e recuperando la cura dell’arredo urbano, restituendo alla vita di comunità gi spazi pubblici attualmente non fruibili. Di prioritaria importanza è la regolamentazione del traffico urbano, elaborando un Piano rispondente alle esigenze della Città, individuando nuove aree di sosta, specie in prossimità alle zone di accesso (S.Lucia e Kalura), instituendo aree di interscambio con mezzi pubblici, o percorsi pedonali e ciclabili, anche attraverso il riuso degli spazi che saranno dismessi dalle Ferrovie (all’uopo, occorre predisporre una apposita Variante allo strumento urbanistico, per consentire la realizzazione delle infrastrutture previste, mediante l’accesso ai fondi europei). Riqualificare l’area Miccichè, realizzando anche un parcheggio pubblico, concertando gli interventi con i privati. Individuare altre aree di sosta, in prossimità del centro, riservate ai residenti. Potenziare la Polizia Municipale, per tutti settori di competenza, prevedendo un servizio di controllo del territorio H24. Installare sistemi di videosorveglianza nei punti sensibili ed un sistema di controllo dell’accesso al centro storico. Va posta la massima attenzione nei confronti della manutenzione delle infrastrutture viarie, anche nelle contrade. Occorre curare e tutelare il verde pubblico già esistente, ridare lustro alla Villla Comunale e reperire nuove aree da destinare a spazi verdi. Bisogna investire sul rilancio e sulle potenzialità turistico economiche della Frazione di S.Ambrogio, garantendo i servizi pubblici e facendo venir meno l’attuale condizione di isolamento. Progettare e realizzare un nuovo sistema di illuminazione pubblica, attraverso l’uso del fotovoltaico e della tecnologia a LED, servendo anche le zone periferiche e le strade di accesso alla Città ed alla Frazione di S.Ambrogio.
Va tutelata ed ampliata la struttura cimiteriale esistente, proteggendone il patrimonio monumentale. Occorre realizzare un’area attrezzata per lo svolgimento del mercato settimanale.
Nelle more del completamento del Porto, ocorre rifunzionalizzare quello esistente, dotandolo di infrastrutture adeguate alle attività pescherecce ed al turismo.
Bisogna garantire un efficiente livello di servizi alla persona (prima infanzia, anziani, disabili, stranieri, soggetti a rischio) e potenziare i servizi all’istruzione, predisponendo un piano complessivo dell’offerta formativa cefaludese, alla luce delle recenti riforme scolastiche e dei bisogni dell’utenza, con una analisi delle condizioni infrastrutturali degli edifici scolastici esistenti , analisi dei bacini d’utenza in rapporto ai vari livelli di scolarità ( infanzia- 1° ciclo- 2° ciclo), e relativo piano dei servizi scolastici ( mensa, trasporti, prescuola, postscuola).
Attuare politiche efficienti in favore delle famiglie ( politiche per la casa, edilizia agevolata e sovvenzionata, attenzione alle famiglie con più figli ( quoziente familiare ), con anziani a carico, o cassaintegrati o senza lavoro, coinvolgendo le associazioni del volontariato e del terzo settore.
Curare l’integrazione degli immigrati, nell’ottica della reciprocità diritti/doveri. Chiedere il potenziamento, quantomeno nei mesi estivi, dell’organico delle Forse dell’Ordine, e la realizzazione della Caserma dei Vigili del Fuoco, nell’area individuata dal Consiglio.
Considerare l'acqua un bene primario di assoluta necessità, da risparmiare e rendere accessibile soprattutto ai più bisognosi, intervenendo per la ripubblicizzazione ed il ritorno alla gestione comunale, monitorando e intervenendo per contenere le tariffe e agevolare i nuclei familiari numerosi e/o di più basso reddito;
Ottenere l’uso dei fondi europei per il rifacimento della rete idrica comunale, la realizzazione del nuovo depuratore di Torretonda, il potenziamento di quello di S. Antonio e la realizzazione di una adeguata rete fognaria nelle aree di espansione edilizia.
Rendere più efficiente la raccolta differenziata dei rifiuti, con innovativi strumenti di conferimento, una nuova campagna di sensibilizzazione dei cittadini che sviluppi al meglio la mentalità ecologica, incentivi di natura fiscale, basati sulla maggiore quantità di rifiuti smaltiti in maniera differenziata.
Vigilare che la conduzione dell'Ospedale "Giglio - S. Raffaele" sia a garanzia della salute di tutti i cittadini e in pieno rispetto delle esigenze degli ammalati, che la gestione sia improntata a procedure di massimo rigore e trasparenza, che la struttura integri le diverse realtà necessarie al territorio, mantenendo il “punto nascite”.
Tutelare i residenti con specifiche agevolazioni tramite la stipula di apposite convenzioni tra Comune e gestori di servizi pubblici.
Aprire al pubblico tratti di litorale in atto poco utilizzati, abusivamente chiusi o con accesso ostacolato da privati dotandoli di transiti, necessarie attrezzature e servizio di salvataggio;
Prevedere un Piano comunale di Protezione civile, prevenendo il rischio idrogeologico,degli incendi e della erosione delle coste.
Ridurre l'inquinamento dell'aria, quello acustico ed elettromagnetico.

PARTECIPAZIONE

L’ultimo impegno è alla base dell’agire politico su cui si fonda il progetto di governo della Città.
La partecipazione dei Cittadini alla elaborazione di ogni scelta va garantita e ricercata perché rappresenta la condizione imprescindibile per il rilancio di Cefalù.
Occorre perseguire il coinvolgimento costante dei cittadini nelle scelte amministrative tramite l'istituzione di una Consulta Popolare, fatta di cittadini appartenenti alle diverse categorie, che abbia funzioni di raccordo con la Città, proposta e monitoraggio della vita amministrativa;
Sviluppare ed ampliare i processi partecipativi al fine del massimo coinvolgimento nelle scelte amministrative e nella gestione dei “ beni comuni”; meno burocrazia e più efficienza; attivazione di tavoli di settore o anche multisettoriali in un’ottica di apertura e arricchimento reciproco. -
Garantire pubblicità e responsabilità dell'azione amministrativa, per la corretta e diffusa informazione, che favorisca la giusta formazione del consenso e/o del dissenso, tramite l'impiego dei più moderni mezzi di comunicazione (siti internet costantemente aggiornati, tabelloni digitali) e di quelli più tradizionali (periodico comunale gratuito che sia davvero imparziale, pubbliche bacheche nei punti più frequentati);
Impronatre al rispetto delle regole i rapporti fra i diversi organi istituzionali, con particolare riferimento alla dignità del Consiglio Comunale e al suo alto ruolo di indirizzo e controllo; attuare strumenti quali le relazioni periodiche del Sindaco e le assemblee pubbliche; potenziare l'Ufficio comunale Relazioni con il Pubblico, al fine di renderlo un vero Sportello dei cittadini.
E’ importante sostenere ed incentivare le varie associazioni, culturali, sportive, di volontariato, senza fini di lucro presenti nel Comune attraverso il coinvolgimento delle stesse nella programmazione delle attività e manifestazioni, la ripartizio ne equa dei contributi, la messa a disposizione di spazi e strutture anche valorizzando l’utilizzo del patrimonio pubblico.
Per quanto riguarda il rapporto con i Comuni limitrofi occorre considerare che le politiche sviluppo si intrecciano in un contesto più ampio dei confini del singolo Comune. Occorre “fare rete“ e “fare sistema” attraverso una logica comprensoriale che favorisca una programmazione integrata con conseguente eliminazione di sprechi e inefficienze.

Ogni azione amministrativa va improntata al rispetto dei principi di trasparenza, legalità ed equità.

ritratto di Salvatore Culotta

Credo, se posso candidamente

Credo, se posso candidamente permettermi un'aggiunta, che sarebbe direi quasi vitale adoperarsi per l'apertura a Cefalù di diverse scuole professionali. Ed è corretto , per orientare costruttivamente qualsiasi azione,partire da una conoscenza quantitativa dello stato di fatto, sia per la popolazione scolastica che per qualsiasi altro ramo della società locale. E' pur vero che ciò era genericamente detto nel programma, ma mi è parso bene sottolineare l'importanza della scuola che dovrebbe stare al primo punto di qualsiasi programma.

ritratto di Leonardo Mento

Un Programma......

abbastanza in linea con le criticità della Città, qualche integrazione per quanto riguarda territorio ed espansione urbanistica (il Nuovo Piano Regolatore?)ed eventuali partecipazione/richieste dei cittadini. Dovrà essere cura degli altri candidati presentare il loro programma per un confronto (evitando il libro dei sogni) nell'interesse della comunità.

ritratto di Giusi Farinella

Ci risiamo .. è l'ora dei programmi e delle linee programmatiche

Ogni cinque anni se ne riparla

Poi però, come è successo nelle precedenti elezioni, il tema rientra e si torna a dibattere (??) delle solite cose, rimandando al futuro la realizzazione e alle prossime elezioni riparlarne.

Insomma, possiamo anche rallegrarci che ogni tanto se ne riparli, ma dovremmo essere coscienti che sono parole al vento.

I politici di casa nostra, l'eletto sindaco sempre di casa nostra, hanno altre priorità, e i cittadini ....... probabilmente anche.

Perciò, anziché lodare l’ennesimo effimero sussulto programmatico, vorrei cercare di rispondere alla domanda: perché, verosimilmente, sarà riposto anche questa volta in un cassetto ?

La vera ragione, molto importante perché concreta, e che i nostri politici cefaludesi riescono solo a parlare di programma, raramente passando dalle parole ai fatti.

Ma la ragione più insidiosa che rende permanentemente inattuale il programma è, a mio parere, di natura culturale, per non dire teorica.

Ed è che la teoria che dovrebbe stare alla base di un programma politico di rinnovamento è oggi minoritaria, nessun politico e i cittadini ... probabilmente anche, vuole che qualcosa cambi a Cefalù.

Non saprei dire perché sia così, ma mi sembra che è così.

Questa è Cefalù, che piaccia o no.

ritratto di Nicola Piro

Fantasie !

Risanamento (di cosa ?), riqualificazione dell' area Micciché realizzando anche un parcheggio pubblico, e poi ancora espansione (urbanistica, ritengo), revisione del PRG e delirio, delirio, delirio. E, ancora, non conosciamo (chissà se mai si conosceranno prima della fatidica deposizione della scheda elettorale nell' urna funeraria)le proposte del "Prof." Vittorio Sgarbi, per taluni il deus ex machina, l' uomo della provvidenza "cu tanti cavici na' panza", il primus super partes, etc., che a Cefalù farà "spuntare" il sole non più da San Mauro, bensì da Gratteri.

Per "Risanamento" intendo quello "tecnico" ed energetico del patrimonio edilizio esistente che, se concepito e strutturato come comanda Iddio, darebbe respiro all' industria edilizia e dignità ai professionisti (ingg., archh., geomm., + + +) indigeni. Non sarà così per ragioni oggettive.

Riqualificazione dell' area Micciché. A quelle scale urbane s' interviene sulla base dell' elaborazione di Piani-Master, risultato, possibilmente, di un concorso di idee di urbatettura e/o workshop da legittimare, sotto l' aspetto tecnico-giuridico, con la redazione di Piani Particoleraggati di settore (dopo che la buonapolitica fatta di persone competenti e buoni propositi ha ridato decoro alla Legge urbanistica 17. Agosto 1942, n. 1150 e deliberato/imposto un Ordinamento nazionale sull' uso dei suoli e dei lotti edificabili che escluda qualsivoglia ricorso al disonesto "indice di cubatura").

Parcheggio pubblico nell' area Micciché significa caos da traffico stradale, ingorghi, e benedizione di polveri sottili secondo le positive esperienze di Milano, Roma, Napoli, Palermo, Catania, etc., con la benedizione o meno di economisti ambientali. Tutto questo, naturalmente, senza essersi data la briga di auscultare esperti del traficco (mobile e di sosta), pianificatori, architetti, ambientalisti, etc. Intanto pianifichiamo e continuiamo ad espandere la città esistente e a forza di revisioni del PRG - "diffondendola" sul territorio - anziché per PPi. Il resto si vedrà "magnana". Tutto questo mentre - restando in ambito mitteleuropeo - la città europea e la città storica italiana dalla condizione dell' agonia sono passate a quella del coma. E, invece, esistono soluzioni alternative (per taluni "intelligenti", talaltri "smart"), in termini di economia e sostenibilità e in materia di mobilità e parcheggi. Espansione o implosione (quest' ultima nei suoi aspetti ormai acclarati in molte città europee di "contrazione"), ergo ? A rispondere non possono essere soltanto i vari Lapunzina o Sgarbi, visto che fanno scena muta i Caliò. O, possono loro rispondere, sentiti i pareri dei loro consulenti da mettere a disposizione della gente (non degli amici di partito e conoscenti) che viene da loro chiamata o invitata ad ascoltare il loro nettare.

E, allora, la legittima e nota domanda: Signori, "dunni jamu ku scekku" ? Cosa venite a raccontarci ? Quì, fatti ci vogliono, e non misfatti. Chiarezza propositiva, aderenza alla realtà, rispetto dei diritti dei cittadini ad avere una città vivibile e sostenibile, una casa o una dimora a misura d' uomo e di bilancio economico familiare (i risultati del recente HÄUSER-AWARD 2012 ci attestano che è possibile costruire una casa familiare (per altre ragione ne vieterei l' esclusione dalle tipologie residenziali prescritte nei PPi) dal costo di 1.500 €/mq. Insomma non il diritto alla casa, bensì il "diritto alla proprietà della casa" come voluto da Mussolini nel dettare i noti Punti del Programma di Verona, premessa alla Carta costituzionale della Prima Repubblica Italiana, la Repubblica Sociale Italiana.

La lingua batte dove il dente duole ? Che si traslochi la domandina ai sigg. Franco & Zito da San Mauro Castelverde. Loro si che avranno la risposta giusta e parata.