Sanita': Lombardo, "Ospedale Cefalù ottimo con punte di eccellenza"

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Fonte: Comunicato Stampa Fondazione Istituto San Raffaele G. Giglio di Cefalù

"Mi sono reso conto immediatamente entrando in qualche reparto che questo è un ospedale di ottimo livello con punti di eccellenza veramente positiva". Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, in visita per la prima volta al San Raffaele Giglio di Cefalù, accolto dal presidente Stefano Cirillo e dal direttore generale, Piergiorgio Pomi. Il presidente ha "dato atto a tutti gli operatori sanitari e non solo che qui sono stati realizzati traguardi importanti". Ha ringraziato, per questo, il presidente Cirillo e il direttore Pomi. "In questa fase di passaggio e di transazione con la scadenza della sperimentazione gestionale – ha evidenziato il presidente – bisogna mantenere il livello d'eccellenza che dovrà essere contagioso ed estendersi al territorio". Lombardo rispondendo a una nota dei primari "ha condiviso la possibilità di un progetto di integrazione nel territorio con gli ospedali di Termini Imerese e Petralia Sottana nel contesto del quale si potrà affrontare anche il tema dei punti nascita. Questa integrazione – ha rilevato il governatore - salvaguarda la permanenza di questo punto nascita".

Lombardo ha poi tracciato i possibili percorsi che potranno interessare il futuro del nosocomio di Cefalù. "Aver toccato con mano quello che è il San Raffaele Giglio è un fatto importante per le scelte che dovremo adottare. Tornare al pubblico non so se sia male, almeno che non si voglia rinegoziare la cogestione con il San Raffaele di Milano per fare ancora un ulteriore passo avanti. Attendiamo, quindi, di sapere cosa voglia fare la nuova gestione del San Raffaele milanese". Per Lombardo "il ritorno al pubblico passa comunque dalla salvaguardia di questi livelli di eccellenza". Infine, il presidente ha raccolto l'invito dei responsabili delle unità operative ad aprire una sede decentrata dell'Università di Palermo. "Ne parlerò – ha detto - con il rettore e con l'assessore alla sanità. Qui ci sono livelli di assistenza tale che consentono la possibilità di ospitarla". Il presidente Cirillo presentando la struttura ha evidenziato che "ben 5000 pazienti sono venuti a farsi operare a Cefalù anche da fuori regione; che c'è un tasso di occupazione dei posti letto prossimo al 100%; che vengono effettuate 250 mila prestazioni ambulatoriali l'anno e registrati 23 mila accessi al Pronto soccorso. Tutto con ottima professionalità e la massima attenzione all'umanizzazione nel rapporto con il paziente. Bisogna portare in giro la verità – ha sottolineato il presidente Cirillo - che al San Raffaele Giglio si fa eccellenza e parlano i numeri, per cui occorre garantire continuità".

Anche il vescovo di Cefalù mons. Vincenzo Manzella ha preso la parola "Ho sempre avuta un'ottima impressione del San Raffaele Giglio. Difendiamo – dico - quelle poche cose buone che abbiamo perché possano essere a vantaggio di tutti e della comunità".

Il presidente Lombardo ha consegnato una targa a tre tecnici del San Raffaele Giglio: Vincenzo Cefalù, Giovanni Nancini, Antonio D'Alessandria, al ritorno dal Burundi dove hanno prestato la loro attività per definire l'ospedale Ibitaro Cimpaye Sicilia. Presente all'incontro il sindaco di Cefalù, Giuseppe Guercio con i consiglieri di amministrazione Adelmo Grimaldi e Massimo Punzi e i sindaci del territorio e il direttore dell'Asp di Palermo, Salvatore Cirignotta.

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Adesso siamo tutti tranquilli(!)

«Lombardo rispondendo a una nota dei primari "ha condiviso la possibilità di un progetto di integrazione nel territorio con gli ospedali di Termini Imerese e Petralia Sottana nel contesto del quale si potrà affrontare anche il tema dei punti nascita. Questa integrazione – ha rilevato il governatore - salvaguarda la permanenza di questo punto nascita".»

Adesso siamo tutti tranquilli(!)…

Del resto se il presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, in visita per la prima volta al San Raffaele Giglio di Cefalù ha detto: «"Mi sono reso conto immediatamente entrando in qualche reparto che questo è un ospedale di ottimo livello con punti di eccellenza veramente positiva".» è tutto molto più chiaro…

… è chiaro - se qualcuno avesse ancora dei dubbi - che tutte le decisioni prese sul futuro della sanità in Sicilia e, in particolar modo, sulla riorganizzazione della rete dei punti nascita, sono state operate a tavolino - o forse a “tavola” - sulla base di sterili numeri, di semplici dati statistici, di “indicazioni” e non, come logica vorrebbe, con coscienza, sulla base di una conoscenza diretta delle diverse realtà ospedaliere, sulla base di verifiche e riscontri reali.

Sì, adesso siamo tutti tranquilli(!)…