...senza inferigli la menoma molestia

ritratto di Leonardo Mento

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"EXTRA MOENIA - Nel 1758, i Giurati di Cefalù chiedono di poter ampliare la Città con la costruzione di case fuori le muraglia di cod(est)a Città senza inferirgli la menoma molestia. La richiesta nasce dall’esigenza di nuove abitazioni, necessarie per sopperire al grande aumento della popolazione. Il Supremo Tribunale del Real Patrimonio invia, allora, l’ordine relativo perché ciò sia di lustro e decoro non men alla d(ett)a Città che di vantaggio a’ loro cennati Cittadi"
Già nel 1758 si preoccupavano del lustro e decoro e la menoma molestia.

ritratto di Pino Lo Presti

Struggente quasi come una poesia

questa immagine di tempi così “lontani” da sembrare sconfinare in quello delle favole.
Grazie, sig, Mento, per averla recuperata alla nostra meditazione; per quanto credo, nel contesto di oggi, i suoi frutti giungerebbero ormai tardi.
Una percezione diversa di cittadinanza: il luogo non era solo quello in cui si nasceva e cresceva, ma quello in cui erano vissuti gli avi e avrebbero vissuto i figli. Parole come “decoro” e “lustro” avevano un senso molto ampio e comprensivo. Oggi, che la cittadinanza dipende da un, peraltro rapido, atto burocratico, le dimensioni del “coinvolgimento-identificazione” con il luogo sono ridotte ed esili, estremamente fragili ai colpi delle potenti compulsioni provocate dal fascino del business

ritratto di Leonardo Mento

Mutatis mutamdis

caro Pino, leggendo la Sua risposta mi è venuto in mente il romanzo di Tommasi di Lampedusa "Il Gattopardo" ed in particolare il colloquio tra il principe Don Fabrizio ed il rappresentante del governo il cavaliere Aimone Chevalley, ovvero :
Chevaley
....Pricipe, ma è proprio sul serio che lei si rifiuta di fare il possibile per alleviare, per tentare di rimediare allo stato di povertà materiale, di cieca miseria morale nelle quali giace questo che è il suo stesso popolo. Il clima si vince, il ricordo dei cattivi governi si cancella, i Siciliani vorranno migliorare; se gli uomini onesti si ritirano, la strada rimarrà libera alla gente senza scrupoli e senza prospettiva, ai Sedàra; e tutto sarà come prima, per altri secoli...
Don Fabrizio
...Lei è un gentiluomo , Chevalley, e stimo una fortuna averlo conosciuto; Lei ha ragione in tutto; si è sbagliato quando ha detto: i Siciliani vorranno migliorare...
Il tempo ha dato ragione a Chevalley ( non entro nel merito) ed hanno vinto i Sedara, una larga maggioranza di Siciliani ha dato ragione a Don Fabrizio ed hanno rivinto i Sedara. Mi piace "illudermi" di far parte di una minoranza. Cordialmente