L’8 MAGGIO FINIRA’ IL MESE DEI SOGNI : PER CEFALU’ SARA’ SUBITO “S O S”!

ritratto di Saro Di Paola

Versione stampabile

Da circa un mese Cefalù è uscita dalla sua dimensione.
Quella vera.
Quella della sua realtà.
Quella dei suoi problemi.
I problemi del quotidiano.
I problemi per la sua sopravvivenza.

Cefalù sta vivendo il MESE DEI SOGNI .
I sogni dei programmi elettorali dei candidati sindaco.
I sogni di una Cefalù che non c’è.
Di una Cefalù che non abbiamo,
che non ci sarà,
che non avremo.
Di una Cefalù che non ci potrà essere.
Di una Città nella quale nessun sindaco potrà portarci.
Nei prossimi cinque anni.
E, neanche, nei prossimi dieci.
Chi che sia il candidato che gli elettori, a quella carica, avremo chiamato.

L’8 maggio Cefalù rientrerà nella sua dimensione.
Nella sua cruda realtà.
Attanagliata dai problemi del quotidiano.
Quelli che la Città ha ereditato.
Perché, in passato, non è stata in grado di risolvere.
Quegli altri problemi che, giorno dopo giorno, si andranno ad aggiungere a quelli irrisolti.
Tutti problemi che la Città dovrà risolvere.
Per la sua stessa sopravvivenza.

Il nuovo sindaco avrà giusto il tempo di prestare giuramento.
Di insediarsi e……………. poppiti :
già il 10 maggio dovrà dare
L’ADDIO AI SOGNI !

Già il 10 maggio, per Cefalù, sarà S O S .
Infatti, sulla testa del nuovo sindaco si abbatterà un macigno.
Un grosso macigno.

La “Sorgenti Presidiana” fermerà il servizio di potabilizzazione.
Perchè, a far data da quel giorno, sarà impossibilitata a continuare nell’espletamento del servizio.
Per motivi economici, non potrà più andare avanti.
Vanta un credito superiore a 4.500.000 euro ed è impossibilitata a far fronte agli impegni economici assunti.
A quegli altri impegni economici che dovrebbe assumere senza avere la certezza di potervi adempiere con i corrispettivi del servizio.

Il nuovo sindaco, alle ore 10,00 del suo primo giorno di attività,
dovrà presenziare alla chiusura dell’impianto di S.Barbara.
Per “rilevare, in contraddittorio, la lettura del misuratore di portata”.

A quell’ora del 10 maggio 2012 Cefalù avrà fatto UN PASSO INDIETRO.
Di 8 anni!
Come dire che PEGGIO DI COSÌ per il nuovo sindaco non potrà cominciare.

Saro Di Paola, 21 aprile 2012

ritratto di Luigi Piazza

beh

Caro Ing. Di Paola,
che dire?
Ma lei ha il coraggio di bere l'acqua che esce dal suo rubinetto di casa?
Ma è davvero convinto che l'acqua che arriva a casa sua sia davvero potabile?
Tutto sommato non so che farmene di un impianto di potabilizzazione se devo continuare comunque a comprare l'acqua da bere al supermercato in quanto quella che esce dai nostri rubinetti, seppure (????) potabilizzata, in certi casi presenta un colorito tale che mi indurebbe a non darla da bere neanche al mio cane.
L'impianto di potabilizzazione così come è stato realizzato, in maniera totalmente disgiunta da una revisione totale delle condotte idriche comunali, è, me lo consenta, del TUTTO INUTILE.
Forse questa potrebbe essere l'occasione per rivedere quanto pattuito con la "Sorgenti Presidiana".

ritratto di Saro Di Paola

A CEFALU' SARA' EMERGENZA SANITARIA

Caro Luigi,
io la domanda te la ribalto :
ma tu in quale città o in quale paese bevi l'acqua che esce dal rubinetto ?
Io a Cefalù la bevo quando non me ne ritrovo di quella in bottiglia.
A casa la usiamo per cucinare.

A prescindere da :
bevibilità,
coraggio o non coraggio di berla,
rifacimento della rete idrica e/o revisione totale della stessa,
..........
..........
..........
se il 10 maggio a Cefalù dovesse chiudere il potabilizzatore sarà "S O S".
E di quelli gravissimi :

A CEFALU' SARA' EMERGENZA SANITARIA

ritratto di Giuseppe Aquia

Saro come sempre la tua

Saro come sempre la tua analisi e i tuoi post sono azzeccatissimi tutti parlano della potabilizzazione solo per bere dimenticandosi che ci laviamo, mangiamo, e qualcuno anche beve l'acqua che esce dai rubinetti!!!!!

ritratto di Luigi Piazza

caro Saro

Caro Saro,
l'acqua più fresca, buona e dissetante che ho bevuto è quella appena uscita dal rubinetto di casa di mio cugino a Roma!!!!
Stiamo parlando di potabilizzazione quindi, Egr. Sig. Aquia, credo che il fatto discriminante sia se l'acqua si può o non si può bere!
Non vedo perchè dovrei pagare, come già di fatto pago, l'acqua per potabile, quando non solo non la posso bere, ma in alcuni casi non la posso nenache utilizzare per cucinare.
Per non parlare del fatto che solo poche settimane fa, l'acqua che usciva dai rubinetti di casa mia in C.da Caldura aveva un colorito così "terroso" che i miei figli hanno persino rifiutato di lavarsi con quell'acqua.
Caro Sarò....L'EMERGENZA SANITARIA C'E' GIA'

ritratto di Luigi Piazza

QUESTA E' ACQUA POTABILE?

SCUSATE, VI INVITO A VISITARE LA MIA PAGINA FACEBOOK IN CUI, NON RIUSCENDO AD INSERIRLA QUI, HO MESSO IN BACHECA UNA FOTO DELL'ACQUA CHE E' USCITA QUALCHE SETTIMANA FA DAL MIO RUBINETTO.
A VOI L'ARDUA SENTENZA!!!!

ritratto di Staff

La foto dell'Arch. Luigi Piazza

Pubblichiamo la foto tratta dalla pagina facebook dell'Arch. Luigi Piazza

ritratto di Saro Di Paola

L'ITALIA DA RECORD NEL CONSUMO DI ACQUE MINERALI

Caro Luigi,
non è la prima volta che foto di acqua di colore marronastro, come quella che tu hai pubblicato sul tuo profilo di facebook, vengono scattate da utenti del servizio idrico cefaludese.
Ricordo che alcune di queste foto sono rimaste, a lungo, affisse sulla bacheca di Radio Cammarata.
Foto per dimostrare l'inutilità del servizio di potabilizzazione.

Io di foto come quelle avrei potuto, e potrei, scattarne ogniqualvolta, nel periodo invernale, apro il rubinetto del lavandino del bagno di casa mia in via Candeloro.

Infatti, nel periodo invernale, quel rubinetto lo apro una volta ogni due o tre settimane quando, non abitando in quella casa, ci vado per ritirare la posta e/o per controllare che "tutto sia a posto".
Nel periodo estivo, invece, mi capita, SOLTANTO, dopo che gli operai del Comune, prima, e quelli di APS, dopo, hanno riparato una perdita d'acqua, nella zona di Via Candeloro.

Le ragioni di quanto, personalmente mi è capitato e mi capita, sono talmente ovvie che non mi permetto,neanche di esplicitarle. Offenderei la tua intelligenza e quella di quanti dovessero leggere questa mia replica.

Però, neanche la patente oggettività delle disfunzioni e del disservizio idrico, può riuscire a leggittimare convincimenti di sorta sulla INUTILITA' DEL SERVIZIO DI POTABILIZZAZIONE.

Al riguardo, giusto un anno addietro, quando "Sorgenti Presidiana" ha "minacciato" la chiusura del potabilizzatore,
sono state ASSAI ELOQUENTI LE PREOCCUPAZIONI DEL PREFETTO e DELLA STESSA APS.

La stessa eloquenza che, riguardo alla "minacciata" chiusura del potabilizzatore del prossimo 10 maggio, giusto ieri,
nel pubblico comizio in piazza Duomo,
ha esplicitato il candidato sindaco CALIO'.

Per quanto attiene alla BEVIBILTA' dell'acqua che è caratteristica ben diversa dalla POTABILITA' mi permetto di sottoporrre alla tua attenzione il link che segue :
http://sostenibile.blogosfere.it/2010/01/litalia-da-record-nel-consumo-d....

E' il primo che ho trovato cliccando su GOOGLE :
"consumi di acqua minerale".

L'ITALIA DA RECORD NEL CONSUMO DI ACQUE MINERALI

di Rosario Mastrosimone - Giovedì 28 Gennaio 2010, 14:33

Secondo Mineracqua, l’associazione dei produttori di acqua minerale, l'98% delle famiglie italiane beve acqua minerale con un consumo pro-capite attorno ai 200 litri all'anno.

L'Italia è il Paese leader al mondo nella produzione di acqua minerale, ed è al terzo posto per consumi pro-capite, preceduta solo dagli Emirati Arabi e dal Messico, e davanti al Belgio che ci segue con circa 150 litri di consumo annuo pro-capite (Fonte: Beverage Marketing Corporation, Società statunitense di analisi statistica e consulenza).

Una famiglia italiana di quattro persone spende mediamente in un anno, per l'acqua minerale 320 euro (considerando un prezzo medio di 40 centesimi al litro).

Benchè l'acqua potabile arrivi in tutte le case italiane, anche se in certe zone ancora con occasionali interruzioni, si sceglie l'acqua minerale, anziché quella potabile del rubinetto, in primis per ragioni di gusto e salute.

Delle due ragioni, la piu' fondata è la prima. A volte l'acqua che arriva nelle nostre case non ha un buon sapore, perché clorata (il cloro è usato per l'uccisione dei batteri). Tuttavia, basterebbe lasciare l'acqua per un paio d'ore in una bottiglia di vetro o in qualsiasi altro contenitore aperto per liberarla dalle tracce di cloro (sostanza volatile) e renderne eccellente la qualità anche per il nostro palato.

Quanto alle considerazioni di salute, la supposta maggior qualità dell'acqua minerale è un mito creato dalle campagne pubblicitarie delle aziende del settore.

L'acqua del rubinetto, in Italia, ha una buona qualità. I controlli per una volta sono severi e rigorosi.

Spesso la pubblicità delle acque minerali mette l'accento sulla scarsa presenza di sodio, per promuoverne il consumo per ragioni di salute. Ma in realtà, anche nell'acqua potabile con piu' sodio, il sodio è presente in misura risibile rispetto al sodio che assumiamo da una nutrita varietà di altri alimenti d'uso quotidiano. Analogamente, il contenuto di residuo fisso delle acque potabile è sostanzialmente identico a quello delle "migliori" acque minerali.

Detto altrimenti, le acque minerali non hanno nulla di speciale rispetto alle acque potabili. E per gli amanti delle bollicine, l'acqua potabile puo' facilmente diventare "gasata" con l'utilizzo di una dei tanti piccoli apparecchi sul mercato.

Per contro, l'acqua minerale presenta alcuni indiscutibili svantaggi sotto il profilo ambientale. L'acqua minerale è in genere venduta in bottiglie di plastica (PET), realizzate quindi con i derivati del petrolio, in genere non riciclate, che vanno ad incrementare notevolmente la produzione di rifiuti. Ma l'acqua minerale deve anche essere trasportata dai produttori alla grande e piccola distribuzione, con tutte le conseguenze che conosciamo a livello di produzione di CO2 da trasporto delle merci. Lo stesso processo di produzione dell'acqua minerale consuma energia e produce CO2.

Consumare acqua minerale, significa quasi sempre spendere soldi inutilmente per acquistare qualcosa di analogo a quello che già arriva nelle nostre case.

Quello delle acque minerali è un business colossale ed estremamente remunerativo. Basti pensare che un litro di acqua minerale costa al consumatore quanto circa 1000 litri di acqua potabile.

Le aziende che producono acqua minerale hanno costi di produzione bassi e profitti notevoli. Per la materia prima, l'acqua, i costi di produzione sono determinati essenzialmente dai canoni regionali di concessione, stabiliti al metro cubo per l'estrazione e l'imbottigliamento dell'acqua, spesso con notevoli differenze da Regione a Regione, ma senza alcun vincolo di destinazione pubblico dei proventi.

Solo nel 2006, in occasione dell'approvazione della Legge Finanziaria, il governo Prodi, su iniziativa dei Verdi, aveva deciso di introdurre una microtassa di 0,1 centesimi al litro sulle acque minerali in bottiglie di plastica, istituendo al contempo un fondo destinato al miglioramento delle risorse idriche nazionali ed a progetti internazionali per migliorare l'accesso all'acqua potabile nei Paesi con piu scarsità di acqua potabile. Un intervento poco piu' che simbolico rimasto come una goccia nel deserto degli sprechi d'acqua in Italia.

Occorrerebbe di piu', servirebbe una tassa almeno di un centesimo al litro sulle acque minerali in bottiglia di vetro e di due centesimi su quelle in bottiglie di plastica, per finanziare il miglioramento del gusto delle acque potabili in Italia, e per contribuire alla facilitazione dell'accesso alle risorse idriche nelle zone del mondo devastate dalla siccità. Ma difficilmente si arriverà ad iniziative del genere. Le aziende delle acque minerali in Italia sono ormai diventate troppo importanti e anche se tutto il loro business si fonda sul soddisfacimento di bisogni indotti artificialmente con il marketing e la pubblicità, lo spettro della perdita dei posti di lavoro assicurati da queste aziende rende inverosimile un'Italia senza acque minerali nei supermercati.

ritratto di Luigi Piazza

INUTILITA' DELL'UTILITA'

Caro Saro,
non mi sogno minimamente di sostenere che è inutile il processo di potabilizzazione delle acque di una rete idrica comunale...ho solo affermato, e lo confermo, che, così come è stato fatto a Cefalù,potabilizzare l'acqua è del tutto inutile e rappresenta solo un costo aggiuntivo per i cittadini.
Mi chiedo perchè mai il Prefetto e la stessa APS, preoccupati di una chiusura del potabilizzatore, non vengano a fare i prelievi delle acque da analizzare nei rubinetti di casa...vediamo se ciò potrà placare la loro preoccupazione.
Inoltre, se hai l'indirizzo di Mastrosimone, mi curerò di fargli pervenire un bel litro della nostra "purissima" acqua "potabiizzata" cefaludese, poi vediamo se conferma quello che scrive.
cordialmente
Luigi

P.S.
da un piccolo giro in Google:
"la parola 'potabile' ha una relazione con il sanscrito "pitu" e dei legami col greco antico "poton" che significava bevanda, con "poter" che è 'vaso da bere' (oggi diremmo bicchiere) e con "potes", 'bevitore'. Dal "potos" ('bere') greco passiamo al "potus" ('bere') latino e di seguito al vocabolo "potabilem", cioè 'potabile', il cui significato attuale è bevibile, che si può bere senza danno per la salute."

ritratto di Saro Di Paola

EVIAN : ALTISSIMA,PURISSIMA,LEVISSIMA

Caro Luigi,
A Cefalù, da quando è stata immessa in rete l'acqua di Presidiana è stata INVOCATA LA POTABILIZZAZIONE.
DA TUTTI !
Per abbattere quel CALCARE ben al di sopra dei parametri massimi consentiti che, tra l'altro, DANNEGGIAVA INESORABILMENTE GLI ELETTRODOMESTICI delle nostre case con danni che, per le nostre famiglie, erano ben supuriori alla BOLLETTA dell'acqua in bottiglia che, i cefaludesi, come TUTTI GLI ITALIANI, con l'eccezione del tuo cugino romano e di pochi altri, paghiamo.
Ti assicuro che io, a Palermo, la pago.
La paga anche un mio amico che abita a Roccaverdina.

E' risaputo quanto siano fatiscenti le reti idriche della quasi totalità dei Comuni italiani.
Reti realizzate, quasi tutte, nell'immediato dopoguerra.

Altrettanto risaputo è l'ammontare della spesa che sarebbe necessaria per il loro rifacimento.
Un ammontare che, almeno dieci addietro,è stato valutato in 100 miliardi di euro.
Il che equivale a dire che, per rifarle, in Italia, per 2 o 3 anni null'altro si dovrebbe fare se non reti idriche.
Per l'entità della spesa nessun governo si è mai sognato, perchè non ne esistono le condizioni ed i presupposti finanziari, di elaborare e porre in attuazione una legge quadro nazionale per il rifacimento delle reti idriche.

In considerazione del fatto che, per quanto tu hai scritto, il Prefetto ed APS non vengono a fare i prelievi dell'acqua che esce dai rubinetti delle nostre case, potresti essere tu a farli per sottoporli alla loro attenzione.

Dovresti, però, adottare l'accorgimento di fare scorrere l'acqua prima di effettuare i prelievi medesimi.

Non a lungo.
Basta che faccia scorrere quella che rimane ferma nei tubi interni di casa tua.
In particolare se, in quella casa, i rubinetti non li apri tutti i giorni.

Quanto all'indirizzo di Mastrosimone, potrei procurarmelo.
Però servirebbe a poco, se non a nulla.
Perchè servirebbe a poco, se non a nulla, l'eventuale non riconferma di quanto ha scritto nell'articolo.
Per rifare le reti idriche nella quasi totalità degli oltre 8.000 Comuni della Repubblica Italiana serve qualcosa che la Repubblica Italiana non ha : I SOLDI .
Con la tua stessa cordialità

P.S.
Ti ringrazio per l'etimologia di "potabilem" e di "potabile" che ti sei preso cura di sottopormi.
Ahimè, da quella "capra" che sono, la ignoravo!

Mi permetto, però, di farti rilevare che i greci ed i latini non disponevano dei laboratori di analisi.
Quei laboratori che, a seguito delle analisi effettuate, consentono di reclamizzare l'acqua della sorgente di Evian-Les Bains con lo spot :
EVIAN : ALTISSIMA, PURISSIMA, LEVISSINA.

Ai greci e ai latini per definire "potabilem" l'acqua che avevano bevuto bastava che quanti prima di loro l'avevano bevuto non fossero morti.
Di morte subitanea.
Ovviamente.

ritratto di Saro Di Paola

L'APPELLO DEL CANDIDATO CALIO' ALLA SORGENTI PRESIDIANA

Da Cefalunews
http://www.cefalunews.tv/00/1_sindaci.asp?id=27223#alto

L'APPELLO DEL CANDIDATO CALIO' ALLA SORGENTI PRESIDIANA

"Gentile presidente, le scrivo la presente nella qualità di candidato sindaco alle prossime elezioni amministrative, avendo letto la sua nota trasmessa alle autorità competenti - pubblicata sul giornale telematico Cefalunews - in merito alla sospensione delle attività di potabilizzazione a partire dal giorno 10 maggio p.v..
Consapevole delle difficoltà economiche cui la sua società è costretta a far fronte a causa dell'inadempienza del Comune di Cefalù, ma altrettanto consapevole della delicatezza dell'argomento e delle ricadute negative di carattere igienico sanitario che la sospensione della potabilizzazione avrebbe sulla cittadinanza tutta e sulle attività commerciali quali bar ristoranti ed alberghi, devo rilevare però che sarebbe impossibile per chiunque venisse eletto sindaco il prossimo 7 maggio, intervenire entro la data fissata per l'arresto degli impianti.
Certo della sua sensibilità di cittadino, sono a chiederle con la presente, di voler posticipare il suddetto termine al 30 maggio, per far si di consentire, a chiunque dovesse essere chiamato ad amministrare la città, di verificare puntualmente la posizione debitoria e di individuare le modalità di estinzione del debito, concertando un piano di rientro che consenta di evitare la chiusura dell'impianto.
Fiducioso in un suo positivo riscontro, La saluto cordialmente

Cefalù, 23 aprile 2012
Arch. Mauro Caliò "

ritratto di Angelo Sciortino

Ma il Prefetto, a tutela

Ma il Prefetto, a tutela della salute pubblica, non potrebbe e dovrebbe requisire provvisoriamente l'impianto, per affidarlo a chi lo facesse funzionare?

ritratto di Saro Di Paola

IL PERSONALE SPECIALIZZATO E I SOLDI PER LA GESTIONE

Per farlo funzionare sarebbero necessari
IL PERSONALE SPECIALIZZATO E I SOLDI PER LA GESTIONE .

Senza considerare che, se il Prefetto avesse avuto la facoltà di requisire l'impianto, lo avrebbe requisito,
giusto un anno addietro,
quando la "Sorgenti" aveva, già, "minacciato" di chiuderlo.

Ed, invece, come ricorderai, il Prefetto si è adoperato per scongiurare la chiusura dell'impianto facendo raggiungere un
ACCORDO SUI PAGAMENTI
che il Comune ha DISATTESO IN TOTO, per il servizio degli anni pregressi,
e che APS ha, almeno per grandi numeri, onorato per l'anno 2011 e disatteso per l'anno in corso.