Conclusi i ringraziamenti con una piccola festa in piazza Garibaldi

ritratto di Pino Lo Presti

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Per una occasione come questa, è sufficiente - per il cronista - riportare delle immagini ma per una come quella di oggi allo Spinito bisognava riportare le parole che in un luogo sacro venivano pronuciate dal Vescovo - in un giorno di forte “magnetismo” (per l’arrivo delle reliquie di un grande e particolare Santo) -, rivolte al nuovo primo cittadino appena eletto dalla speranza del popolo.
Mi dispiace non esservi stato.

Un incontro tra speranza dal basso e esempio della fede dall’alto, un reciproco riconoscimento, nel pieno espletamento dei ruoli, tra la istituzione religiosa e quella temporale.
Certamente nelle parole del Vescovo era contenuta la qualità di quell’incontro, riportarle - io credo - avrebbe avuto un valore.

Mi rendo conto di quanto questa città abbia poca voglia di ricordare, quando - in piena Era digitale - di quanto di importante vi accade non resta traccia pubblica.

Anche quando si fanno le conferenze, tutta quella intelligenza e ispirazione si perde nel breve raggio dei presenti (pochi in genere), ma sarebbe utile per chi, un domani, consultando un catalogo a quegli argomenti fosse interessato, accedere almeno ad una audio-teca.

Sarebbe utile sotto tanti aspetti poter rivedere cosa è stato fatto o risentire ciò che è stato detto nei Consigli comunali, nei vari momenti “ufficiali sociali”.

Se ne dovrebbero fare carico le stesse istituzioni o gli organi di informazione come dovere-restituzione nei confronti del cittadino.

A Cefalù abbiamo da tanto tempo preso l’abitudine a dimenticare; certo conveniva.

Oggi, la vera rivoluzione è ridare senso alle parole, assumerne la sacralità e dunque la responsabilità.

Che ne resti traccia dovrebbe essere sentito, come impegno di una promessa, da tutti, nel bene e nel male.

Una festa semplice e cordiale quella di piazza Garibaldi, com’era giusto che fosse-

Vorrei ricordare per l'occasione al neoSindaco che c’è un tema aperto sul Centro storico - non inteso solo come “monumento” ma come “abitanti” - che riflette quello, più generale, della “qualità della vita”, e che comprende - fra l’altro - il “diritto alla quiete” e quindi richiede, prima dell’estate, una riflessione sui limiti (in termini di orari e di decibel) dei “suoni” non solo di intrattenimento.

ritratto di Nicchi Salvatore

Auspico che dopo i

Auspico che dopo i "circences" ci possiamo aspettare un po di "panem" oppure "passata la festa gabbato lo santo"?

ritratto di Aldo Giambelluca

A Cefalù questo è anche pane

In una cittadina turistica come Cefalù i "circenses" sono anche pane.

I turisti che ho visto tra la gente erano decisamente divertiti ed immagino che anche i proprietari delle attività commerciali nei pressi di piazza Garibaldi ed in generale del corso Ruggero abbiano gradito un po' di movimento.

Comunque concordo sul fatto che a Cefalù ci sia anche altro oltre il turismo, faccio i miei auguri al nuovo sindaco ed ai 20 consiglieri perchè riescano ad amministrare bene questa città, anche per chi ci vive da ottobre ad aprile.

ritratto di Nicchi Salvatore

U veru surdu è chiddu ca

U veru surdu è chiddu ca nun vuoli sentiri.
Non parlavo di turismo, lo sanno anche i neonati che a cefalù il turismo costituisce, o almeno dovrebbe costituire l'economia trainante, ma parlavo di feste e festeggiamenti!