Solidarietà alle vittime dell'attentato di Brindisi

ritratto di Nicolò Pizzillo

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Oggi è una giornata triste, per il nostro Paese, per la nostra città, per il nostro futuro.
In una giornata di commemorazione come questa, dove anche nella nostra Cefalù si è svolta una grande manifestazione per la legalità, una bomba esplode di fronte l’Istituto Superiore “Falcone-Morvillo” di Brindisi il giorno dell’arrivo, nella stessa città, della “Carovana della Legalità” dell’associazione Libera di Don Ciotti.
Un grave gesto che non può lasciarci indifferenti, proprio noi in Sicilia che di questi momenti ne abbiamo vissuti fin troppi.
Un episodio, quello di stamane, grave per diversi motivi, perché è stato colpito un simbolo (una scuola intitolata a Falcone e alla Morvillo), perché si è scelto il giorno di una grande manifestazione contro tutte le mafie, perché le vittime sono i giovani che rappresentano il futuro e la speranza che si possa costruire un Paese migliore.
In Italia, purtroppo, siamo stati abituati ad episodi di questo tipo nei periodi in cui la Politica e ,quindi, lo Stato sono deboli. Dalla strage di Piazza Fontana a Milano, alla strage di Piazza della Loggia a Brescia, alla strage della Stazione di Bologna per finire con quelle più recenti di Capaci, via D’Amelio, via dei Georgofili, via Palestro; tutte hanno la stessa matrice mafioso-terrorista-eversiva e reazionaria. Tutte accadono in periodi di grande incertezza e confusione politico-istituzionale, in periodi di transizione e di grande cambiamento e tutte hanno lo stesso obiettivo: indebolire la credibilità dello Stato e della Politica per cercare di affermare soluzioni autoritarie.
Oggi però è diverso, è tutto più grave. La finalità e le vittime sono diverse, l’attacco è diretto al futuro del nostro Paese, la scelta dell’obiettivo, una scuola luogo di sapere, di cultura, di emancipazione e delle vittime, i giovani che rappresentano il futuro e la speranza per la costruzione di una società migliore dove la legalità si affermi sulla violenza e l’ingiustizia, sono uno schiaffo che fa male e che deve fare reagire le forze sane di questo Paese che non riesce ad uscire da un tunnel di violenza che dura da più di quarant’anni.
Bisogna reagire riportando in primo piano la Politica, la Politica quella vera, non certamente quella declamata demagogicamente da movimenti populisti, che non sta solo nelle Istituzioni ma sta nelle scelte e nei comportamenti di tutti noi, ogni giorno, ogni istante della nostra vita. Oggi più che mai è fondamentale rinnovare certamente schemi politici che hanno determinato la disaffezione della gente comune, perché come diceva Giuseppe Tornatore nel suo film Baarìa, “la Politica è bella” ma è bella se vengono riscoperti i valori che la sostengono, quelli riconducibili alla partecipazione, alla legalità e all’interesse comune.
Il mio pensiero va alle vittime e alle famiglie delle vittime di questa triste e oscura vicenda, perché nei momenti in cui si affrontano e si scontrano i poteri oscuri e forti del nostro Paese, a farne le spese sono sempre e soltanto gli innocenti.

Nicolò Pizzillo
Consigliere Comunale Partito Democratico

ritratto di Giuseppe Fajlla

Condivido dal pensiero per

Condivido dal pensiero per le vittime e le famiglie alle valutazioni.
IL momento era carico di significati,Il periodo serio per le vicende economiche,Don Ciotti con la carovana della legalità in arrivo a Brindisi,la settimana del ricordo di Falcone,per noi qui in Sicilia il giorno 24 a Corleone anche i funerali ufficiali per i resti del sindacalista Placido Rizzotto... "Qualcuno" ha agito,il qualcuno di sempre della storia distorta d'Italia...?
cambiano i tempi,crediamo di andare oltre,anche se non verso il meglio
e "qualcuno" ritorna sempre con lo stesso metodo,il loro modo di agire è sempre lo stesso,non guardano in faccia nessuno per scopi che raramente ci vengono rivelati e quando ciò è avvenuto si è trattato delle cose più vili e meschine che la storia umana possa contenere...Stavolta è troppo anche per una associazione di delinquenti:quale risultato si può volere da una strage davanti ad una scuola?
Per ora l'amarezza,la rabbia e riempire le piazze come sta avvenendo in tante città..

ritratto di Nicchi Salvatore

Potrò anche sbagliarmi, ma

Potrò anche sbagliarmi, ma i presupposti per una strage, della quale non si saprà mai nulla, ci sono tutti.
Piena solidarietà per le vittime e le loro famiglie, alle quali, probabilmente, non sarà data mai una risposta!

ritratto di Stephen Davola

Ciò che è importante

Ciò che è importante adesso, considerando che se davvero ad agire è stata la criminalità organizzata ha fatto una mossa davvero stupida e che mi lascia perplesso, è NON RINUNCIARE a nessuna LIBERTA' con la scusa di una maggiore sicurezza. Dobbiamo combattere ogni tentativo di violazione della nostra privacy e della nostra libertà, per impedire ciò che è stato fatto negli USA con la scusa del terrorismo.
Quando si è meno liberi, anche la criminalità è più forte.
La storia ci insegna che non è attraverso uno stato di polizia che si ottiene una maggiore tranquillità, ed anzi, è persino peggio.

Chi rinuncia alla libertà per raggiungere la sicurezza, non merita né la libertà né la sicurezza. Benjamin Franklin

ritratto di Antonio Franco

Sull'attentato a Brindisi

I ragazzi no! Come si fa a colpire i ragazzi? Quale essere schifoso, quale groviglio di perversione e cattiveria indegno di ogni qualifica umana o animale può arrivare a colpire l'innocenza e l'impegno dei nostri ragazzi? Questi pensieri mi turbano la mente da ieri quando sono rimasto pietrificato dall'attentato di Brindisi. Da docente e, in particolare, da responsabile di tanti Progetti Legalità del Liceo Classico di Cefalù, m'interrogo con tristezza sulla nostra opera di informazione e formazione degli studenti ai temi della Legalità e dell'Impegno civile, della lotta contro ogni forma di criminalità, specie mafiosa: a quanti diamo fastidio? Arrivo a chiedermi: esponiamo forse troppo i nostri amati ragazzi all'odio di esseri immondi capaci di tutto? E se fosse capitato ai miei, io come sarei rimasto? Non sarei forse morto per sempre, seppur vivo, insieme a Melissa o con qualunque altro nome si fossero chiamati una mia alunna o un mio alunno? Dovremmo proteggerli di più, tenerli fuori da questi temi, limitare le manifestazioni? Sento dentro di me il grido forte di tutti i ragazzi che, con coraggio e con entusiasmo senza pari, partecipano a tutte le iniziative per la Legalità, arricchendole, creandole, animandole con intelligenza, originalità, purezza di sentimenti e ideali; è il grido anche di Melissa e Valentina e dei ragazzi feriti, a cui rivolgiamo il pensiero e ci inchiniamo commossi, essi vittime innocenti del Male che si incarna in mostri orrendi: NO, NON CI DOVETE FERMARE, NON CI FERMERANNO MAI, IL MALE NON PUO' PREVALERE, VINCIAMO NOI! Questo è anche quello che mi hanno detto i miei alunni ieri, con gli occhi lucidi e il volto fisso verso di me, quasi a chiedermi perché possa succedere questo... ma stavolta il vostro prof non ha risposte, solo tanta angoscia e tanta rabbia e... le parole non vengono fuori! Andiamo avanti, con il cuore gonfio ma lo spirito forte di quanti ci sostengono perché hanno dato la Vita per il nostro Paese: Giovanni, Francesca, Paolo e le loro valorose scorte hanno accolto Melissa, con il suo zainetto colmo di Purezza e di Sogni, nel Mondo dei Giusti e l'abbracciano stretta anche per tutti noi.