Divieto utilizzo acqua in alcune contrade del territorio comunale, per usi potabili ed alimentari

Ritratto di Comune di Cefalù

5 Maggio 2014, 15:50 - Comune di Cefalù   [suoi interventi e commenti]

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ORDINANZA DEL SINDACO
N. 45 DEL 05-05-2014

 

Oggetto: Divieto utilizzo acqua, distribuita dal pubblico acquedotto in alcune contrade del territorio comunale, per usi potabili ed alimentari.

 

L'anno  duemilaquattordici addì  cinque del mese di maggio, il Sindaco  LAPUNZINA ROSARIO

IL  SINDACO
UFFICIALE  DI  GOVERNO

Premesso:

  • Che con ordinanza Sindacale n°62 del 11/07/05 è stata revocata l’ordinanza n°119 del 19/12/92 ed è stata, contestualmente, disposta l’immissione delle acque trattate presso l’impianto di potabilizzazione, in concessione alla Sorgenti Presidiana, nella rete comunale del territorio di Cefalù;
  • Che in data 02/05/2014, è stata individuata una frana complessa in località “Olivazza”, nel territorio del comune di “Lascari”, lungo il tracciato della condotta comunale di trasporto dell’acqua, dalla Sorgente “Favara” di Collesano, verso i serbatoi di accumulo di Cefalù, siccome comunicato via PEC ai seguenti Enti:

- Provincia Reg.le di Palermo ATO1 – Unità di Crisi;
- Prefettura di Palermo;
- Dipartimento Regionale della Protezione Civile.

  • Che, tale scivolamento della massa terrosa, avvenuta a causa delle copiose piogge a carattere torrenziale dei precedenti giorni, ha danneggiato la condotta di trasporto dell’acqua dalla Sorgente “Favara” a Cefalù e, ciò, in quanto è stata riscontrata l’assenza di portata in arrivo ai serbatoi Comunali;
  • Che per le vie brevi l’ATO 1 – Unità di Crisi ha comunicato di volere immettere nei serbatoi di accumulo, interessati dal mancato afflusso d’acqua dalla Sorgente “Favara”, acqua non potabile approvvigionandola dalla Sorgente di Presidiana gestita da AMAP;
  • Che, per tale stato di fatto, in via precauzionale e temporaneamente, si rende necessario disporre il divieto di utilizzo, per scopi potabili ed alimentari, dell’acqua erogata dal civico acquedotto e distribuita nelle zone d’influenza dell’acqua proveniente dalla Sorgente “Favara” di Collesano e, precisamente:

- Cozzo Monaco;
- Vatalara;
- Mollo;
- Monte;
- San Nicola;
- Salaverde;
- Settefrati (sia a monte che a valle dell’autostrada e della linea ferrata);
- Ogliastrillo - Roccazzo;
- Mazzaforno;
- Campella;
- Figurella (a monte e a valle della linea ferrata).

  • Visto l’art. 54 comma 2° del Decreto Lgs n° 267/00 il quale dispone “Il Sindaco, quale Ufficiale di Governo, adotta, con atto motivato e nel rispetto dei principi generali dell’Ordinamento giuridico, provvedimenti contingibili ed urgenti al fine di prevenire ed eliminare gravi pericoli che minacciano “l’incolumità dei cittadini”;
  • Visto l’art. 50 comma 5 dello stesso decreto Lgs il quale dispone: “In particolare, in caso di emergenze sanitarie e di igiene pubblica a carattere esclusivamente locale le Ordinanze contingibili ed urgenti sono adottate dal Sindaco quale rappresentante della comunità locale”;
  • Considerato che ricorrono nel caso gli estremi di contingibilità, urgenza ed interesse pubblico, e la proporzione fra l’ordine che bisogna impartire ed il pericolo cui far fronte appare pienamente giustificata;
  • Visto l’art. 32-comma 3 della legge 23.12.1978 n° 833;
  • Visto il vigente O.A.R.EE.LL. così come modificato con L. R. 48/91;
  • Visto il vigente T.U.O.EE.LL. n° 267/2000 e successive modificazioni ed integrazioni ed in particolare l’art. 163;
  • Visto il D. Lgs. n° 31/2001 e s.m. e i.;

O R D I N A

E’ vietato temporaneamente, e fino a nuova disposizione, l’uso dell’acqua per scopi potabili ed alimentari, erogata dal pubblico acquedotto, e distribuita, nelle contrade:

- Cozzo Monaco;
- Vatalara;
- Mollo;
- Monte;
- San Nicola;
- Salaverde;
- Settefrati (sia a monte che a valle dell’autostrada e della linea ferrata);
- Ogliastrillo - Roccazzo;
- Mazzaforno;
- Campella;
- Figurella (a monte e a valle della linea ferrata), del Comune di Cefalù, per scopi potabili ed alimentari.

DISPONE

Che copia della presente ordinanza sia immediatamente trasmessa all’ATO1 Palermo – in Liq. – Unità di Crisi e, all’ASP di Palermo per quanto, ad oggi, di rispettiva competenza, a tutela della salute pubblica.

                                                                                                    L’Ufficiale di Governo