Assisi e Cefalù

Ritratto di Angelo Sciortino

21 Maggio 2014, 09:00 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

Versione stampabileInvia per email

Sembra che nei giorni dal 16 al 18 del prossimo giugno si svolgerà a Cefalù la manifestazione Dacia Maraini Assisi-Palermo: un binomio culturale.

Il programma non è ancora noto, ma si sa per certo che la manifestazione gode del patrocinio del Ministero del Turismo e della Cultura.

Di che cosa si parlerà? Forse dell'ultima fatica letteraria della peraltro brava scrittrice: la biografia di Santa Chiara, figlia di Assisi? Di quella Chiara che la Maraini indica nel suo romanzo come una donna rivoluzionaria e disubbidiente, ma che forse fu soltanto la donna compagna di Francesco?

Nell'uno e nell'altro caso Cefalù è il luogo meno adatto per ricordarla. Un tempo forse lo sarebbe stata, perché i suoi boschi e la semplicità del suo popolo somigliavano tanto a quelli umbri, ma oggi non è più così.

Oggi Cefalù non soltanto non ricostruisce il suo territorio, ma persino ne permette la distruzione, ormai diffusa anche nel suo Centro Storico, che potrebbe definirsi Scempio Storico. Cefalù, come Assisi, doveva essere conservata e rispettata. Oggi è paradossale che si pensi di ospitare la manifestazione per ricordare Santa Chiara, che proprio nei boschi umbri e nel paesino di Assisi imparò ad amare il loro Creatore.

L'unica speranza è che prevalga, nella manifestazione, una Chiara rivoluzionaria, che rovesci una mentalità plebea e che punisca chiunque crede di poter sfruttare il commemorarla come se fosse soltanto l'occasione per apparire. Magari fingendo di saper apprezzare Dacia Maraini, della quale non ha letto neppure un rigo.