I nuovi padroni della città

Ritratto di Pino Lo Presti

31 Maggio 2014, 01:04 - Pino Lo Presti   [suoi interventi e commenti]

Versione stampabileInvia per email


Nonostante sia stato segnalato, già il 3 maggio 2014, da A. Sciortino (http://www.qualecefalu.it/node/10761), questo sfregio, non solo ad un bene pubblico quale dovrebbe essere la pavimentazione delle nostre strade e piazze storiche, ma anche alle più elementari norme di sicurezza, ad oggi, 30 maggio 2014, esso non è ancora stato sanato.
E’ soltanto scomparso questo filo (probabilmente elettrico), che dall’interno di un locale in via Veterani si snodava sino alla struttura posta in piazza Marina a servizio del Bar del Molo.



(le foto sono del 17 maggio)

Sig. Sindaco, ma non bastava telefonarle, anche in forma anonima, segnalando abusi sul suolo pubblico perchè lei prontamente provvedesse; forse questo non lo è?

 

Ma d’altra parte perchè stupirsi di questo particolare quando si è potuto consentire (solo per restare a piazza Marina) questo?

 

 

Si può davvero ancora parlare di concessione di “suolo” pubblico, quando ad “occupare” è un tale volume; non si dovrebbe piuttosto parlare di qualcosa di simile ad una “concessione edilizia”, se pur precaria?
Qui non vediamo più peraltro soltanto dei tavoli e delle sedie all’aperto ma anche dei mobili e delle attrezzature di servizio che più naturalmente ci si aspetterebbe di trovare all’interno di “un locale”.

 

 

Non finiremo mai di scandalizzarci per la violenta invadenza volumetrica di una tale struttura su uno spazio quale quello di piazza Marina, così pregiato per la sua valenza panoramica, sia come parte integrante essa stessa del panorama (visto dal mare), sia come punto di godimento del panorama del mare, dei suoi orizzonti e dei suoi tramonti;

 

 

E questa ancora una "Piazza"?

 

 

Non finiremo mai di scandalizzarci per la violenta presunzione intellettuale di un tale intervento di “riqualificazione” di una facciata storica ritenuta evidentemente “povera”;

 

In entrambi i casi il disprezzo è lo stesso


Non finiremo mai di scandalizzarci di una cultura soprattutto amministrativa che non solo consente ai privati tanto scempio ma vi aggiunge anche del suo.

 

(vedi: "La foglia di fico", 18 luglio 2012 - http://www.qualecefalu.it/node/320)

Sig. Sindaco, forse per Cefalù era meglio Sgarbi!

Commenti

Credo che anche tu, come me e come migliaia di cittadini, resterai senza risposta, mentre "i nuovi padroni della Città" continueranno imperterriti a distruggere.

Non ci resta altro, di fronte a queste gravissime omissioni dell'Amministrazione, che rivolgerci alle Autorità Giudiziarie.