“E no! Io questa non la pago!” (storia di ordinaria inciviltà)

Ritratto di Saro Di Paola

19 Giugno 2014, 12:41 - Saro Di Paola   [suoi interventi e commenti]

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Il 17 giugno, a Cefalù, è piovuto.
In fondo al lungomare nessuna macchina di bagnanti.
Solo una macchina con conducente a bordo ed un "camper" posteggiato. 

Quanto i suoi occupanti avevano “sistemato ed organizzato” tra il “camper” ed il muro mi dava la certezza che, l’indomani, lo avrei ritrovato nello stesso “stallo”.
Così è stato.

    

Ieri mattina, non appena ho visto che una degli occupanti ha svuotato nella caditoia la “bagniera” nella quale aveva finito di lavare panni, ho fotografato la caditoia e la chiazza d’acqua che aveva lasciato sul marciapiede e sull’asfalto.

Non lo avessi mai fatto!
L’altro occupante è uscito minaccioso dal “camper” 

ed insieme alla compagna, letteralmente inviperita, me ne ha detto di tutti i colori.
“Stalker stai violando la nostra privacy .......  tu non puoi fotografare la nostra casa.... pezzo di merda, ora vado dalla Polizia a denunciarti….. sta merda fa il paladino di Cefalù ”.
Mentre, penna e carnet in mano, il camperista annotava il numero di targa del mio motorino per andarmi a denunziare, ho dato le mie generalità ed ho aggiunto che avrei chiamato, io, la Polizia.
Non lo avrei fatto.
Come non l’ho fatto domenica scorsa.
Mi auguravo che la mia minaccia sarebbe bastata per farli andare via.
Sono stati la veemenza, con la quale i due hanno insistito negli improperi contro di me ed il timore per la mia incolumità, ad indurmi a chiamare i Vigili Urbani.
L'ho fatto con la segreta speranza che i Vigili non arrivassero o che arrivassero dopo che i camperisti se ne fossero andati.
Ho, quindi, accostato il mio ciclomotore sotto il muro in fondo al lungomare, come faccio da decenni, 

e sono sceso sulla spiaggia per farmi una nuotata.

Mentre nuotavo ho visto arrivare i vigili.
Sono uscito dall’acqua e sono salito dalla spiaggia.
Il camperista, non appena mi ha visto, irridendomi compiaciuto, mi ha gridato:
Ora così sarai contento ho fatto fare la multa anche a te”.
Ho fatto finta di non accusare il colpo ed, insieme ai Vigili, ho atteso che il “camper” partisse.

Non appena il camper si è allontanato, ho chiesto ai Vigili l’importo della multa che era stata comminata al “camper”.
41 euro, uguale a quello della multa al suo motorino. Il segnale è chiaro: divieto di sosta su ambo i lati”.
Quando ho fatto rilevare che, però, dietro al motorino io non avevo piazzato, cucina, stoviglie, “bagniere”, stenditoio, canile…. e che non avevo, neanche, lavato i panni, i Vigili mi hanno risposto che, prima del loro arrivo, i camperisti avevano tolto tutto.
Al che mi sono congedato facendo ammenda a me stesso per non avere visto il segnale e dicendo che avrei pagato la multa, subito, per “godere” della riduzione del 30%.
Allontanandomi, mi sono fermato per guardare il segnale

incredulo, ho detto ai Vigili :
“E no, Signori, io questa non la pago!”

I Vigili mi hanno raggiunto, hanno constatato, mi hanno dato ragione ed hanno staccato gli adesivi.
Me la ero cercata, per senso di appartenenza, ma, il “senso di appartenenza” ……..

Saro Di Paola, 19 giugno 2014

Commenti

Davvero una storia grottesca; solo la maleducazione ed il disprezzo per la cosa pubblica di alcuni (che hanno alterato la segnaletica) ti ha salvato dai "rigori" di operatori della legge che forse ti volevano solo dire "la prossima volta non ci disturbi più"!

E, ciò dopo aver messo a richio la tua incolumità per aver voluto fare il "paladino" del decoro e della dignità pubblica.

Una storia in cui Istituzioni e cafoni dicono uniti agli ultimi che ancora resistono a sentirsi "cittadini": fatevi i fatti vostri!