Ringraziamenti per l’edizione 2014 della ‘Fruottula’

Ritratto di Rosario Lapunzina

21 Giugno 2014, 19:38 - Rosario Lapunzina   [suoi interventi e commenti]

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Desidero esprimere un sincero ringraziamento innanzitutto a S.E. Rev.ma Mons Vincenzo Manzella, Vescovo di Cefalù, a mons. Cosimo Leone e a tutti i parroci della città che quest’anno hanno voluto rendere in forma ancora più solenne il rito della benedizione del pane che è stato distribuito ai fedeli. L’iniziativa voluta dalla Chiesa Cefaludense rappresenta un segno visibile di unità della città attorno ai valori e all’antica tradizione cristiana del popolo cefaludese.

Desidero anche porgere il plauso tutti i componenti del Comitato per la “Fruottula” per l’impegno e la dedizione con la quale hanno contribuito a portare avanti questa antica tradizione cefaludese pur tra le numerose difficoltà con le quali ci si è dovuti confrontare.

Il grazie va anche a quei panettieri che, a titolo gratuito, hanno offerto il pane e a tutti coloro che hanno mostrato quella sensibilità e disponibilità che è risultata vitale per consentire la buona riuscita dell’edizione 2014.

L’Amministrazione, per il secondo anno consecutivo, ha dato il proprio sostegno all’iniziativa perché crede fortemente nel valore identitario rappresentato da questa importante tradizione.

Il senso di identità e di appartenenza di tutti i cefaludesi e la consapevolezza della condivisione di valori comuni e di un altrettanto comune patrimonio culturale deve essere salvaguardato sopratutto nella nostra città, nella quale, da tempo, si registra un progressivo affievolimento dei legami con le testimonianze del nostro passato.

E necessario, quindi, mantenere saldi i legami con la storia, così come è necessario mantenere vive quelle tradizioni che ci richiamano al nostro passato, anche se queste devono necessariamente essere rilette alla luce dei cambiamenti sociali e culturali che sono avuti nella comunità locale.

L’antica tradizione della “fruottula”, pur attualizzata e reinterpretata alla luce del mutar dei tempi e delle nuove sensibilità, coniuga simbolicamente i due significati cui fa riferimento lo stemma civico di Cefalù: un pane e tre pesci, simbolo della pesca e dell’agricoltura, le antiche attività economiche praticate in passato, ma anche riferimento all’antica tradizione cristiana che ha come testimonianza più alta la Basilica Cattedrale (la quale, auspichiamo, sarà presto riconosciuta come Patrimonio dell’Umanità UNESCO).

Una volta la “Fruottula” era inscindibilmente legata alla cosiddetta “ottava” del Corpus Domini ed era, innanzitutto, un tributo di devozione popolare da parte dei ceti economici e sociali in cui erano divisi gli abitanti di Cefalù: “Mastri ranni (oggi potremmo dire gli imprenditori), i “mastri nichi” (artigiani e manovali), “ i uccieri” (i macellai), “i viddani” (i contadini), “ i piscatura” (i pescatori), “ i marinari da rivela” (i lavoratori della marina mercantile), i “galantuomini” (i nobili), “i parrini” (i componenti del clero cittadino), che per otto giorni animavano l’ottava del Corpus Domini.

Ecco perché nella “fruottula” hanno sfilato: contadini, contadine e prodotti agricoli, ma anche una barca e la rappresentazione dei prodotti del pescato insieme ai fiori che richiamano il risveglio della natura dopo l’inverno e che oggi diventano metafora dell’auspicio di una nuova ‘primavera’ delle attività economiche che possa far superare ‘l’inverno’ della crisi e creare nuove opportunità lavorative e di sviluppo economico.

Ecco, quindi, che la tradizione della “fruottula” assume una dimensione moderna che ci aiuta ad interpretare la realtà odierna. Una tradizione laica che deve essere tenuta distinta dalla festa religiosa del “Corpus Domini” che sarà celebrata domani.

Credo che anche oggi, se pur in maniera diversa e in modo semplice, la “fruottula” possa ancora costituire un momento in cui la comunità riscopre quei comuni legami che rendono ogni singolo componente parte di un insieme e forniscono le motivazioni per lavorare ad una autentica crescita collettiva.

                                                                                                            Il Sindaco
                                                                                                             Rosario Lapunzina