Basilica Ruggeriana

Ritratto di Salvatore Culotta

28 Giugno 2014, 13:21 - Salvatore Culotta   [suoi interventi e commenti]

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“…Verso la metà del secolo XII l'incidenza paesistica di Cefalù e della sua rocca è tale da costituire, per i viaggiatori che si spostano lungo la costa settentrionale dell'isola, un termine di paragone, al punto che Idrisi chiama il Capo d'Orlando « la piccola Cefalù ». È in quest'epoca che va sorgendo la cattedrale, voluta da Ruggero I re di Sicilia, la quale fissa la scala dei valori del paese, da poter dire senza esitazione che se ne definisce una polarità culturale. Da questa stessa epoca — fra mare e roccia fra cielo e vegetazione contrappuntati dall'architettura delle misure umane disposte fra città e campagna — le possenti sagome diseguali della proposta ruggeriana narreranno nel cielo cefaludese la storia dei ripensamenti e delle rinunce del grandioso programma costruttivo. Da ora in poi Cefalù col suo duomo e la sua rocca saranno un unicum da considerare indissolubilmente.”
 
da : Documenti e testimonianze figurative della Basilica Ruggeriana di Cefalù – Epos Editrice 1982
 
 

Commenti

Non so se ho capito bene "l'umore" dell'articolo se è il caso di richiamare cosa è che a Cefalù occupa la vista e cosa chiude il cuore...  certo qualcosa smuove. In quelle lotane epoche probabilmene, le eminenze naturali e architetturali segnavano l'orizzonte umano, le sue caratteristiche ed il suo indirizzo; ora il nuovo Faro per tutti gli approdi, la Luce del mondo e la  Speranza di ogni sviluppo, avvenire, possibilità è il Turismo. Su quell'altare si possono immolare, il passato e la memoria, la Storia Sociale e le Storie Individuali, l'eredità e gli Eredi di scelte, fatiche, pensieri, opere, lacrime, sangue, strepiti, sospiri e canti; di secoli e secoli di   realizazioni, adattamenti, sfide, sconfitte, ricostruzioni e vittorie il cui risultato è la Cefalù che abbiamo, o che avevamo. Immagino che questo sia  il destino dei posti belli in ogni parte del mondo e occorrono grandi menti e altruismo per conciliare le  cose. Purtroppo credo che il nostro centro storico si sia conservato solo perchè racchiuso tra la rocca ed il mare ma inevitabilmente si va svuotando dall'interno. Fuori il vissuto, dentro il profitto. "Alfiu nun pensa cchiù a la gilusia" nè gli ignari e felici turisti che risalgono per quella strada sanno niente di "Rosa Sarina e Pippinedda"