Il coraggio dei vigliacchi

Chi lotta per il rispetto della legalità e dei diritti di chi lavora, sà di doversi confrontare con figure meschine, mediocri e cresciute nel putridume della cultura mafiosa. Gli uomini che si riconoscono in questa cultura quando si vedono toccati nei loro interessi, mettono fuori la testa dal pantano nei modi più classici della tradizione mafiosa: lettera minatoria con proiettoli incorporati. Il numero dei proiettoli varia dal  numero delle vittime designate. Che bravi Ragionieri!!!!!!

Cosa spinge gli uomini a simili comportamenti?  L'ignoranza, la mediocrità, la vigliaccheria, l'incapacità di relazionarsi con il mondo  di chi con il proprio lavoro, contribuisce a creare la loro ricchezza? Ma è chiaro, che loro sono  i padroni e quindi non sentono ragioni; chi lavora con loro deve essere trattato da schiavo. In Italia, ogni anno muoiono sul posto di lavoro più di mille lavoratrici(ri). Una strage, una guerra non dichiarata che distrugge  famiglie. Si muore meno in Iraq e in  Afghanistan dove ci sono guerre vere che costano miliardi di euro. Per i valorosi soldati si organizzano funerali di Stato, mentre per chi muore sul lavoro, si ritagliano trenta secondi di tempo nei telegiornali della disinformazione, con l'aggiornamento del numero dei morti...1000....1001......1002....1003. Avanti il prossimo!!!

Probabilmente, il sindacalista Peppe Guarcello con il suo impegno ha cercato di creare  condizioni di armonia tra impresa e lavoro  cosi` come in un'orchestra  il maestro concentra  tutti i suoi sforzi per la realizzazione equilibrata di un'opera. Il suono armonico diventa Uno, anche se prodotto da tanti strumenti diversi che  "lavorano"  insieme  in  condizioni equanimi.

Con la viva speranza che le minacce rimangano tali, auguri a Peppe Guarcello affinchè possa continuare a dedicarsi alla difesa dei diritti dei lavoratori, con la serenità che uno Stato di diritto deve  garantire  ad un rappresentante sindacale.