PORTO: COME VOLEVASI DIMOSTRARE

Ritratto di Saro Di Paola

9 Luglio 2014, 09:16 - Saro Di Paola   [suoi interventi e commenti]

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Da semplice cittadino sono stato il solo a non avere condiviso la scelta di bypassare le due campate collassate, e non ammalorate, del martello centrale del porto di Presidiana.

Il 22 maggio del 2010, come ho ricordato ieri, prima che l’Amministrazione Guercio la adottasse, sotto il titolo "Due passerelle per il porto di Presidiana" mi ero permesso di indicare, in due passerelle metalliche di sovrappasso delle due banchine, quella che sarebbe stata la soluzione, più economica e meno precaria, da adottare. (http://www.laltracefalu.it/node/1497)

Il 10 luglio del 2010, dopo il posizionamento e la messa in esercizio delle due banchine galleggianti, senza peli sulla lingua, sotto il titolo “Buttati a mare 40.000 euro dei contribuenti cefaludesi” (http://www.laltracefalu.it/node/1854) avevo scritto:
“Attraversando quei pontili ci si rende conto, meglio che da qualsiasi altro punto di vista, di quanto ERRATA SIA STATA LA SCELTA posta in essere dall’Amministrazione.
Sì perché, è attraversando i pontili e guardando alle gabbie che sono state alzate sui due impalcati collassati, che ci si rende conto di quella che sarebbe dovuta essere la soluzione da adottare.
IMMEDIATAMENTE SENZA RICORRERE AI PONTILI!
Non si deve essere tecnici per rendersene conto.
Si sarebbe dovuto puntare DA SUBITO sulla soluzione delle passerelle metalliche che, invece, sarà adottata, soltanto, in secondo tempo.
Due passerelle che, attraversando i pontili, si riescono ad immaginare.
Si vedono con gli occhi.
SENZA ESSERE TECNICI!
Due passerelle con le quali si sarebbe evitato di GETTARE A MARE 40.000 EURO DEI CONTRIBUENTI DI CEFALÙ!
Due passerelle, che, come ha detto l’assessore, dovrebbero costare, addirittura, 200.000 euro.
Due passerelle, però, che NON POTRANNO MAI COSTARE 200.000 EURO.
Rispetto ad un costo di tale entità,persino quello di 500.000 euro che, sempre secondo l’assessore, sarà necessario per la demolizione ed il rifacimento dei due impalcati sarebbe, soltanto, QUISQUILIA.”

Il 27 dicembre del 2011, sotto il titolo “Come volevasi dimostrare” (http://www.laltracefalu.it/node/6441) ho scritto:
“Il primo dei pontili galleggianti che l’amministrazione comunale di Cefalù, di concerto e con l’approvazione delle autorità competenti, ha impiantato, nella prima vasca della banchina a T del porto di "Prissuliana", per bypassare la prima delle due campate collassate della stessa è, oramai, inagibile.
Sono bastate le mareggiate dei giorni scorsi, certamente violente ma, altrettanto certamente, non eccezionali, perché il mare avesse ragione della leggerezza e della irrazionalità, per non dire altro,di chi comanda e si assume l’onere di gestire danaro pubblico”.

Oggi, 9 luglio 2014, la celerità e l’economicità, con le quali procedono i lavori di realizzazione delle passerelle metalliche, di cui l’ingegnere Pietro Di Vita ha fatto dono alla collettività, mi fanno riscrivere: COME VOLEVASI DIMOSTRARE.

Lo riscrivo con amarezza.
L’amarezza di un cittadino che, qualche volta, “ci azzecca”.
L’amarezza di un cittadino che, mai, riesce ad aprire una breccia nei timpani dei politicanti di turno.

Saro Di Paola, 9 luglio 2014

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