Nota informativa del Sindaco sull'attuale situazione del Servizio idrico integrato

Ritratto di Quale Cefalù

24 Luglio 2014, 09:50 - Quale Cefalù   [suoi interventi e commenti]

Versione stampabileInvia per email

Dalla pagina facebook del gruppo "Saro Lapunzina Sindaco di Cefalù" riportiamo integralmente il post pubblicato dal sindaco circa 8 ore fa:

 

Nota informativa del Sindaco di Cefalù al Consiglio comunale sulle questioni concernenti la seguente tematica: Attuale situazione del Servizio idrico integrato;

- Attuale situazione del Servizio idrico integrato

Su questo fronte l’amministrazione Comunale ha operato, sin da subito, per rendere effettive le indicazioni contenute nell’Atto di Indirizzo approvato dal Consiglio Comunale.
Tale contesto si è ottenuto che le fatture emesse dalla società che gestiste l’impianto di potabilizzazione siano emesse, a far data dal 5 febbraio c.a, direttamente nei confronti del gestore della rete idrica (attualmente l’ATO idrico Palermo 1) e non più nei confronti del comune di Cefalù. Ciò in attuazione del disposto normativo di cui all’art. 47, comma 4 della l.r. n. 5/2014.

Dal punto di vista della complessa vicenda dell’individuazione del nuovo gestore della rete idrica dei comuni che avevano consegnato gli impianti alla società A.P.S. (poi fallita), nel corso dell’incontro che ha avuto luogo giorno 15 u.s. alla presenza dell’Unità di Crisi, dei Rappresentanti della Società “Onda Energia”, del Commissario straordinario della Provincia di Palermo,Generale Tucci, si è preso atto della decisione della società “Onda Energia” (aggiudicataria della gara per la gestione del Servizio Idrico) di non assumersi la gestione del Servizio.

A riguardo l’A.N.C.I Sicilia ha espresso la seguente posizione: Con nota, Prot. n°9501 del 14/07/2014, il Presidente della Regione ha invitato il Commissario Straordinario della Provincia di Palermo ad “Adottare tutti i provvedimenti ordinatori di urgenza nei confronti degli Enti Locali interessati che non manifestino l’intenzione di procedere alla gestione autonoma del ciclo completo del servizio idrico”.

Tale invito, ed eventuali provvedimenti ordinatori ad esso conseguenti, sarebbero illegittimi per i seguenti motivi:
1) Non viene indicata quale sia la norma che conferisce al Presidente della Provincia ed al Commissario Straordinario il potere di emanare, nella subiecta materia, ordinanze contingibili ed urgenti, per di più derogatorie a precise disposizioni di legge con particolare riferimento alla lettera b) del comma 1 dell’art.69 L.R. 27/04/1999 n°10. Sul punto si richiama l’attenzione su quanto affermato nel verbale dell’incontro sul tema del 30 Gennaio 2014 alla presenza dell’Assessore Dott. N. Marino, e per la Presidenza della Regione dell’Avv. S. Polizzotto, e cioè: “tenuto conto che la vigente normativa non consente di procedere alla frammentazione del servizio idrico integrato mediante consegna ai singoli Comuni, anche se questi ne hanno fatto specifica richiesta”;

2) I comuni, in ogni caso, non sarebbero in grado di assicurare la continuità del servizio, per di più con 24 ore di preavviso e, pertanto, in aderenza al principio “ad impossibilia nemo tenetur” presente nell’ordinamento giuridico sin dal Diritto Giustinianeo ed oggi nel nostro Ordinamento all’art.1256 c.c. e, oltre che a proporre immediato ricorso alla competente Autorità Giudiziaria, sarebbero esenti da ogni qualsivoglia responsabilità per l’interruzione del servizio.
I motivi che ostano alla gestione diretta del servizio sono i seguenti:
Mancanza di copertura finanziaria e della possibilità di assumere gli impegni di spesa necessari, infatti, i Comuni dovrebbero appostare in bilancio le risorse finanziarie necessarie sia nella ipotesi di affidamento a terzi del servizio sia nella ipotesi di gestione diretta.(Cosa impossibile, pena il dissesto, nelle attuali già precarie condizioni economiche degli Enti Locali).
Nel primo caso non si potrebbe neppure fare ricorso alla disposizione di cui al comma 3 dell’art.191 T.U.EE.LL. in quanto non ne ricorrono i presupposti (lavori pubblici di somma urgenza).

Nel secondo caso i Comuni non dispongono, né sono in grado di provvedere né in tempi brevi e, a normativa invariata, nemmeno in tempi medio-lunghi al personale nel numero e nelle professionalità necessari alla gestione del servizio di adduzione e distribuzione dell’acqua, alla gestione del depuratore e alla manutenzione della rete fognaria, nonché all’organizzazione del servizio di bollettazione, di riscossione dei canoni e delle tariffe dovuti dagli utenti.
Per le superiori ragioni, si invitano il Presidente della Regione Siciliana a revocare la nota n. 9501 del 14/07/2014, il Commissario Straordinario della Provincia di Palermo a disattendere l’invito del Presidente della Regione nella parte in cui prevede l’emanazione di ordinanze illegittime nei confronti dei Comuni.

In difetto si suggerisce ai Comuni di impugnare eventuali ordinanze innanzi alla competente Autorità Giudiziaria e di segnalare in via cautelativa i fatti alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palermo.
Il Comune di Cefalù ha espresso la propria ferma determinazione a riprendere in carico il servizio idrico integrato, in maniera permanente, purché in un quadro normativo chiaro che consenta di ricostituire il servizio in capo al Comune superando le criticità ben evidenziate nella posizione espressa dall’A.N.C.I. Sicilia. Il Presidente della Regione ha, quindi, assunto l’impegno di inserire una norma, nell’ambito della Legge di Stabilità in discussione all’Assemblea Siciliana, per consentire, nelle more dell’approvazione della legge organica sul Sistema Idrico Regionale, il definitivo ritorno della gestione delle Reti idriche ai comuni.
In virtù di tale impegno S.E. il Prefetto di Palermo ha emesso una nuova Ordinanza che proroga, fino al 31.10.2014, la gestione del Servizio Idrico Integrato all’A.T.O. Palermo 1, attraverso l’affitto del ramo di Azienda della fallita società A.P.S.

Cefalù,21/07/2014
Il Sindaco
Rosario Lapunzina