Ritrovata una bomba a mano tipo “ananas”, dell'ultima Guerra, a Settefrati

Ritratto di Pino Lo Presti

26 Luglio 2014, 04:56 - Pino Lo Presti   [suoi interventi e commenti]

Versione stampabileInvia per email

Si è appreso che il 18 luglio u.s., durante la pulitura dalle erbacce di un costone prospicente la spiaggia di “Settefrati”, è stato rinvenuto un ordigno risalente al periodo del II conflitto mondiale; precisamente una bomba a mano di fabbricazione americana meglio conosciuta come “ananas”.
Allertati i Carabinieri della Stazione di Cefalù, hanno delimitato l’area e, nello stesso pomeriggio - grazie ai militari Guastatori dell’Esercito di Palermo -, hanno fatto brillare la bomba (chiaramente ancora ritenuta offensiva).

L’area è stata bonificata e resa di nuovo fruibile.


______________________________________

In piena stagione balneare, un ritrovamento inquietante; per certi aspetti "semiotico-eonici", non soltanto per la pericolosità dell’ordigno in sè.

In giorni in cui, nella nostra più completa indifferenza, ordigni procuratori di morte cadano a pioggia nel pieno di centri abitati di paesi a noi vicini - con cui dovremmo condividere mare, storia, cultura, e i destini -; in giorni in cui un esodo biblico da quelle ed altre terre della tormentata Africa segnano drammaticamente il malessere profondo di una parte dell’umanità, non senza nostre responsabilità storiche ed attuali, qualcosa, dalla Terra - ventre infinito della nostra memoria collettiva -, riaffiora, come un segno, alla nostra attenzione presente a ricordarci qualcosa.

Non bisognerebbe infatti dimenticare non soltanto che la guerra è stata anche qui da noi, e che, oggi, è attorno a noi, ma soprattutto da dove nasce, ogni giorno, anche qui, tra e dentro di noi.


Ovunque si manifesti in tempi e luoghi diversi essa attinge sempre alla stessa origine là dove i diritti fondamentali della dignità dell’Uomo sono violati.
Poco importa da dove viene la scintilla che la fa scatenare, quando - da dovunque arrivi - questa trovi, nella condizione di stratificata compressione di quei diritti, il suo petrolio!

Infinite le occasioni e momenti, anche "minimi", in cui questo combustibile si forma sotterraneo, in una intera cultura, in un intero popolo, ogni giorno, solidificando per anni, causato da un’abitudine persistente e  progressiva della coscienza all’indifferenza verso gli altri, come in una società edo-consumistica, sempre più individualista ed egoica.

Forse - a questa abitudine - non bisognerebbe mai cedere del tutto; neanche nei momenti tra i più innocenti, come quelli di una vacanza.

p.s. - L’egoismo ha sempre varie forme, nei vari momenti, ma non bisognerebbe mai perdere la consapevolezza della sua misura nei confronti degli altri, neanche in una vacanza estiva, magari in una località balneare: considerato che non si è fatto male nessuno, potendone sorridere, questa, da un punto di vista "simbolico", se si volesse scrivere una favola per bambini, potrebbe essere "la morale" - fortunatamente innocua - di questo ritrovamento!