Il dissesto, i debiti fuori bilancio e il “dalli agli amministratori”

Ritratto di Saro Di Paola

17 Dicembre 2012, 20:12 - Saro Di Paola   [suoi interventi e commenti]

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È verità, senza virgolette, quella che ascrive ai debiti fuori bilancio la causa del dissesto finanziario del Comune di Cefalù.
A proposito di tali debiti, domenica scorsa, nel corso della trasmissione radiofonica “Oggi parliamo di …….” andata in onda sulle frequenze di Radio Cammarata è stato, a mio giudizio, emblematico il passaggio nel quale il Sindaco Lapunzina ha detto :
“…… Ieri mi è arrivata una nota con la quale la Fondazione San Raffaele Giglio ha chiesto al Comune il rimborso di 103.000 euro per i permessi che, negli ultimi cinque anni, hanno avuto i Consiglieri comunali, dipendenti della Fondazione, per l’espletamento delle loro funzioni istituzionali…. mi auguro che non sarà altro debito fuori bilancio …..”

Devo ritenere che richieste in tal senso siano già arrivate negli anni passati e altre ne arriveranno negli anni a venire per tutti quei consiglieri che siano stati, e siano, dipendenti di Amministrazioni pubbliche, nazionali e regionali e di altre Amministrazioni private quali banche,case di cura etc.

Sono state, e saranno, richieste che hanno formato, e formeranno, debiti fuori bilancio.
Ciò perché, alla luce di quanto detto dal Sindaco relativamente alla nota pervenuta dalla Fondazione San Raffaele Giglio e per quelli che sono i miei ricordi di consigliere comunale, nei bilanci di previsione, le spese per i permessi retribuiti cui i consiglieri dipendenti hanno diritto è assai difficile che vengano inserite.
A mia memoria, nel relativo capitolo di spesa ci si è sempre limitati a prevedere l’importo per le indennità di carica al sindaco ed agli assessori e l’ammontare (presunto) dei gettoni di presenza per i consiglieri comunali.

Per quanto sarebbe stato, e sarebbe, possibile prevedere l’entità di tali rimborsi almeno per un importo che, a fine anno, non si fosse discostato, e non si discosti, più di tanto dal loro ammontare effettivo, il “dalli agli amministratori” per debiti fuori bilancio di tale natura e/o che sono maturati con modalità similari sarebbe, quantomeno, ingiustificato se non, addirittura, fuori luogo.
Nei debiti fuori bilancio maturati con modalità similari a quelle del nuovo debito "San Raffaele" rientrano molti, ed i più corposi, tra quelli che, negli anni, hanno fatto ammontare a circa 12,5 milioni di euro il totale complessivo che, ad oggi, ci ritroviamo.

Si possono accusare di dissennatezza e ritenere responsabili del dissesto quegli amministratori che hanno espropriato il terreno Parlato per realizzarvi il nuovo Ospedale o quegli altri che hanno espropriato i terreni Misuraca, Maranto, Marino, Pernice ………, per allocarvi il piano di zona della 167 ?
Certamente no!
Per gli espropri avevano previsto importi che sono risultati di gran lunga inferiori a quelli che il Comune è stato condannato a pagare da sentenze che hanno concluso estenuanti e più che decennali contenziosi.

Si possono accusare di dissennatezza e ritenere responsabili del dissesto quegli amministratori che hanno conferito incarichi professionali per la realizzazione di opere pubbliche fondamentali quali il depuratore di Torretonda, la riqualificazione di Piazza Duomo, della via Giudecca …… ?
Certamente no!

A mio giudizio, “il dalli agli amministratori” è fuori luogo financo per il debito fuori bilancio, cosiddetto, dell’EGV CENTER.
Infatti, l’amministratore che ha revocato la licenza edilizia, già rilasciata, lo ha fatto nel tentativo di realizzare “servizi annessi alla Stazione ferroviaria” che, pure, nella sottozona di quel complesso, erano previsti dalle norme di attuazione del PRG.

Parabola : lasciamo ai commissari che dovessero venire il compito di individuare, se ve ne dovessero essere, i responsabili, certamente parziali, del dissesto.
Fermiamo la caccia alle streghe.
Tutti!
Non serve a rimuovere le condizioni del dissesto.
Serve, soltanto, a sbrindellare quel tessuto politico, sociale e,financo,umano della nostra Città che è già lacerato.
Sin troppo!

Saro Di Paola, 17 dicembre 2012