Signor Sindaco, così non và ……… (lettera aperta al Sindaco di Cefalù)

Ritratto di Saro Di Paola

26 Dicembre 2012, 08:04 - Saro Di Paola   [suoi interventi e commenti]

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Egregio Signor Sindaco,
lo scorso 12 dicembre la Giunta Municipale da Lei presieduta ha approvato la relazione con la quale l’UTC ha determinato i valori venali medi da applicare alle aree fabbricabili del territorio di Cefalù ai fini dell’accertamento dell’ICI per l’anno 2007.
A seguito di tale approvazione, per evitare la maturazione della prescrizione dell’imposta o, quantomeno, per interromperne il termine di prescrizione fissato dalla Legge in 5 anni, la macchina burocratica del nostro Comune ha intrapreso una corsa contro il tempo per notificare, entro il 31 dicembre 2012, quegli ACCERTAMENTI DI OMESSA DENUNCIA E OMESSO VERSAMENTO DELL’IMPOSTA che il Settore Tributi e Tasse ha o, per quanto dirò, avrebbe, rilevato con controlli eseguiti”.

La corsa contro il tempo intrapresa al fine di recuperare la vasta sacca di imposta dovuta e non pagata per l’anno 2007 sarebbe stata, e sarebbe, storia di straordinaria amministrazione. Tutta da lodare.
Purtroppo, invece, finirà per aggiungersi alle storie di ordinaria (dis)amministrazione. Tutte da biasimare.
Ciò perché, contrariamente a quanto scritto negli accertamenti notificati, un gran numero degli stessi, almeno così ho da ritenere, non attiene, affatto, alla omissione di denunce e di versamenti da parte dei contribuenti cui quegli accertamenti sono stati notificati.

A farmelo ritenere è stato, ed è, “l’accertamento” che è stato notificato, oltre che a me personalmente, a quegli altri tre contribuenti con i quali condivido, al 25 %, la proprietà di un terreno in Cefalù che, però, nel 2007, edificabile non era più - sia urbanisticamente e sia anche fiscalmente - per avervi noi comproprietari edificato, all’incirca un ventennio prima, un fabbricato sul quale, per tutti gli anni e quindi, anche, per il 2007, singolarmente e ciascuno per l’aliquota di spettanza, abbiamo, regolarmente, pagato l’ICI.

A farmelo ritenere è stato, ed è, anche, un altro “accertamento”, in tutto analogo, che è stato notificato ad uno di quei tre contribuenti medesimi per altro terreno che, nel 2007, edificabile anch’esso non era più per avervi il contribuente che ne deteneva, e ne detiene, la proprietà realizzato un fabbricato sul quale, da circa un decennio, paga, regolarmente l’ICI.

Personalmente, per l’accertamento che mi è stato notificato, non farò come ha fatto tale ultimo contribuente.
Non mi recherò, cioè, presso il competente ufficio comunale con, in una mano, l’accertamento dell’ICI sul terreno edificabile che, secondo “i controlli eseguitidal Comune io, entro sessanta giorni, dovrei pagare e con, nell’altra mano, la copia per il contribuente del pagamento dell’ICI sul fabbricato che, grazie ai miei controlli, potrei dimostrare di avere pagato al Comune, già da 5 anni.
Conoscendo il mio carattere non l’ho pensato, e non lo penso.
Neanche!
Mi dovesse essere chiesto, come a quel contribuente in quell’Ufficio hanno chiesto, di recapitare al Comune l’accatastamento del fabbricato,
correrei il rischio di “sfasciare il Municipio”.
Cittadino “cornuto” sì, “mazziato” no”!

Signor Sindaco, così non và!
All’inizio del nuovo anno proceda, come domenica scorsa, per radio, ha promesso procederà, al riassetto degli uffici Comunali per una riorganizzazione e per una riqualificazione degli stessi che riesca tale in termini di modernità e di capacità di intelligere.
O, per dirla con quelle stesse parole che sono scritte all’inizio del punto 1Risanamento del Suo programma elettorale, proceda al “rinnovamento della macchina amministrativa che ne orienti il funzionamento ai principi di efficacia, efficienza ed economicità ponendone l’azione al servizio dei Cittadini”.
Sarebbe il modo migliore per iniziare il nuovo anno.

Signor Sindaco,
sino a quando Ella non avrà “spazzato” dalla macchina burocratica “la caligine depositata dall’individualismo
la “certezza che la nostra città tornerà al suo naturale splendore”,
da Lei manifestataci nei Suoi auguri per il Natale
non sarà, per noi, neanche
Speranza” !
Quella con la maiuscola.
Quella che il nostro Vescovo Vincenzo, nel Suo augurio per il Santo Natale, ci ha
“invitato a non fare morire”.
Quella Speranza senza la quale, mai, riusciremo “a vedere la luce dove c’è il buio”.

Buon Anno, signor Sindaco!
Nel mio Buon Anno a Lei, il mio Buon Anno alla Città di Cefalù.
Tutta!
Che il 2013 possa segnare, in essa e per essa, quella “Svolta” cui gli elettori di Cefalù abbiamo affidato la nostra “Speranza”!

Saro Di Paola, 26 dicembre 2012

Commenti

Caro Saro, che cosa aspettarsi dall'ottusocrazia municipale? Hai tutta la mia totale adesione, che fra non molto sarà accompagnata da una mia iniziativa, relativa a un medesimo accertamento fatto a me, che non poteva essermi fatto in forza di ben due sentenze a "Sezioni Unite" della Suprema Corte.

Ti aggiungo, per tuo divertimento, che l'accertamento è relativo al foglio catastale 19, ma per chi lo ha fatto o soltanto scritto si riferisce al Pisciotto!