Ninna nanna per i cittadini

Ritratto di Angelo Sciortino

31 Ottobre 2014, 15:38 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

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Sei consiglieri su venti hanno risposto alla domanda di Cefalunews sulla ormai annosa questione dell'ospedale (http://www.cefalunews.net/2014/?id=41353).

Sei su venti corrisponde al 30% dei consiglieri. In un momento in cui alle elezioni di ogni ordine e grado partecipa poco più del 50% degli aventi diritto, il 30% è già un buon dato. A condizione, però, che quel 50% che non vota si assuma le proprie responsabilità e la smetta una buona volta di auto-assolversi, dicendo che “sono tutti ladri”e che non val la pena scegliere.

Tornando alla questione ospedale, che più da vicino c'interessa, dobbiamo con rammarico confessare che la colpa dei consiglieri non è quella di aver taciuto per ben due anni, restando sordi a quanto in più occasioni abbiamo detto su questo blog, quanto quella di aver lasciato che il Sindaco parlasse a proposito e a sproposito dell'ospedale, tacendo sulle ragioni del ritardo con cui egli (non)rispondeva alle sollecitazioni della Regione. Sollecitazione alle quali altri Enti avevano risposto con rapidità (http://www.qualecefalu.it/node/14320; http://www.qualecefalu.it/node/14127)

Dalle risposte dei sei consiglieri più responsabili si ricava che nessuno di essi è ben informato, per cui i più buoni dicono che il Consiglio sarà informato presto e i più pessimisti temono che mai verrà la doverosa trasparenza.

Comunque sia, la disinformazione c'è. In forza di questa disinformazione ci si arrampica sugli specchi, per scaricare, more solito, le colpe su Berlusconi e sui decreti del suo Governo.

Ebbene, per informare questi disinformati consiglieri è opportuno precisare che al Governo nazionale c'è un esponente del PD e a quello regionale un altro simile esponente e che entrambi sono appoggiati dal PD, che guarda caso è anche il partito del Sindaco di Cefalù. Questa precisazione per evitare che essi giochino ancora, arbitro il Sindaco, allo scaricabarile, di fronte ai tagli previsti da un decreto intitolato “Piano di riqualificazione e di rifunzionalizzazione della rete ospedaliera siciliana”. Sono previsti tagli di strutture eccedenti e accorpamenti di ospedali più piccoli, come Petralia con Termini Imerese. Cefalù non corre questo rischio di accorpamento, ma venti dei suoi posti letto per acuti passeranno forse alla lunga degenza. Nulla viene detto nel testo del decreto proposto per quanto riguarda il centro nascite, che forse per la Regione non c'è più.

Di fronte a questa situazione che cosa fanno il Sindaco e il solito consigliere del PD? Dichiarano che lo Statuto proposto non può essere approvato perché “Le prime bozze che erano state sottoposte all'amministrazione prevedevano, infatti, che i soci, tra cui il comune, dovessero farsi carico, entro certi limiti, di eventuali perdite gestionali, cosa, questa, che non è prevista dalla legge”! Chissà se entrambi conoscono la normativa che regola le associazioni non profit?

Una cosa è certa, sul nostro ospedale altri hanno preso decisioni e altre ne prenderanno, senza che noi riusciremo a far valere una sola delle nostre ragioni, persi come siamo in arzigogoli da azzeccagarbugli di manzoniana memoria o in proclami ninna nanna, che addormentano i cittadini e li preparano a vivere gli incubi della decadenza della loro Città.