Il Sindaco Lapunzina risponde alla senatrice Simona Vicari

Ritratto di Comune di Cefalù

15 Gennaio 2013, 18:14 - Comune di Cefalù   [suoi interventi e commenti]

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In tanti le hanno sollecitato di “esprimere un giudizio” sul dissesto? La Senatrice Vicari deve solo ringraziare di avere “evitato il giudizio” della Corte sulle responsabilità del dissesto, grazie alla norma varata nel 2011 dal Governo Berlusconi, che limita a cinque anni la possibilità di accertamento sugli amministratori che ne sono stati causa. Se al posto di cinque fossero stati, più opportunamente, dieci, forse il mio subconscio mi porterebbe ad essere meno determinato nell’ evitare, a tutti i costi, la dichiarazione di dissesto per il Comune di Cefalù. Il mio piano non era efficace? Lei faceva i debiti e li riponeva nei cassetti. Io li ho dovuti tirare fuori, da quando, nel mese di aprile 2012, la Legge ha abilitato la Corte a fare ciò che le era stato impossibile in precedenza. Non so se nel fare rialzare il PIL, o in cos’altro, sia risultata brava la senatrice Vicari. Il fatto è che a Cefalù ha lasciato tutto in rovina, per lo “sperpero di denaro pubblico in consulenze” che, per la prima volta, ammette. Prova amarezza per la situazione del Comune? Inizi col restituire, rinunciando al defatigatorio giudizio in sede civile, i 300 mila euro di indennità di carica indebitamente percepiti e la smetta di occuparsi di questa Città che a maggio scorso, ancora una volta, l’ha bocciata.

                                                                                           Il sindaco
                                                                                           Rosario Lapunzina

Commenti

Io, invece, vorrei che nessuno smettesse di occuparsi di questa Città.
Neanche Simona Vicari.
Vorrei che tutti di Cefalù si occupassero.
SEMPRE!
Da semplici cittadini cefaludesi.
O da cefalutani.
Se sentono di esserlo.

SEMPRE : non solo se hanno ruoli di partito o istituzionali.
SEMPRE : non solo per conseguire obiettivi pOLITICI personali.