"Il poverin non s'era accorto ch'era morto!"

Ritratto di Angelo Sciortino

27 Dicembre 2014, 15:01 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

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C'è da chiedersi se Francesco Berni non avesse in mente una situazione come quella odierna di Cefalù, quando scrisse i seguenti due versi:

E il poverin, che non se n’era accorto,
andava combattendo ed era morto.

Qualcuno neghi che questo sia lo stato del nostro Sindaco e di non pochi di coloro che lo sostengono; che lo sostengono, credendo vere, competenti e illuminate le sue parole!

Ormai i fatti hanno dimostrato abbondantemente quanti e quali errori siano stati commessi da questa Amministrazione, ma in tanti, da buoni illuministi della più scadente della specie, credono che in questo caso l'unica cosa da dire è: se contraddice le nostre elucubrazioni, tanto peggio per la realtà! Il guaio è che non sarà mai tanto peggio per la realtà, ma per i cittadini, sui quali peseranno le conseguenze degli errori d'incompetenza commessi.

Dichiarato in dissesto il Comune, arriveranno ben tre commissari, che non soltanto aumenteranno fino al massimo le tasse comunali, ma finiranno con l'impoverire tutto il patrimonio comunale, vendendolo o svendendolo, per pagare i debiti. Alla fine, quindi, ci ritroveremo più poveri e con un futuro più incerto.

E la povertà non riguarderà soltanto la perdita di immobili comunali, ma anche un consumo esagerato del suolo, con troppa facilità trasformato da agricolo in edificabile. Consumo, ma non sfruttamento, perché l'eventuale mancato rispetto della difesa dai dissesti idrogeologici finirà con il consumarlo, impedendone lo sfruttamento.

Il solo risultato che si otterrà, sarà soltanto quello di trasformare un bene di tutti in una rendita per uno o per pochi. Fa specie constatare che queste creazioni di rendite sono dovute a uomini, che si richiamano a principi sociali in difesa dei più poveri. Incapaci di potenziare una vera classe imprenditoriale, per creare ricchezza e lavoro, essi ingannano i cittadini, facendo credere loro che le proprie scelte sono dettate da competenti conoscenze economiche. Competenti? Forse soltanto non conformi, ma compatibili.

Il consigliere Riggio ha proposto oggi le dimissioni in massa dei consiglieri comunali, ma temo che esse potranno servire soltanto a mettere in pace la loro coscienza, almeno a guardare in superficie. Se, però, si guarda più a fondo, si scopre che la coscienza potrà assolverli, se essi faranno precedere le loro dimissioni con la presentazione e l'approvazione della sfiducia a chi andava combattendo ed era morto; a chi insiste a negare che il giudizio della realtà è definitivo e da rispettare più che se fosse una sentenza di Cassazione.