Se le “motivazioni” del CRU fossero “cosa seria” ......

Se le “motivazioni” per le quali il CRU ha ritenuto “non meritevole di approvazione” la Variante al PRG che il Consiglio Comunale di Cefalù ha deliberato al fine di pervenire “alla riorganizzazione area ex edificio postale, alla sistemazione della villa Comunale e alla ridefinizione delle vie limitrofe”
fossero “cosa seria” sarebbe inattuabile nel futuro, e per il futuro, di Cefalù qualsiasi variante al PRG con la quale si volessero esperire tentativi di “riassetto” urbano.

Infatti :
- nessun edificio - pubblico e privato - potrebbe essere, più, “riorganizzato” ;
- nessuna area - pubblica e privata - potrebbe essere, più, “sistemata” o risistemata;
- nessuna via potrebbe, più, essere “ridefinita”.

Ciò, almeno, in tutta quella vastissima parte del centro urbano che si estende dalla via Candeloro al Salvatorello e, lato monte, è delimitata, prima, dalla Rocca e, dopo, da quella che era la sede della S.S. 113.

Ciò, proprio, per le tre motivazioni per le quali il CRU ha espresso parere contrario sulla predetta variante.
Infatti :
tutta la porzione di centro urbano anzi descritta è ubicata in “vicinanza alla fascia costiera”, è gravata da “carico urbanistico” ed ha “viabilità ed aree destinate a parcheggio inadeguate”.

Consoliamoci, però, le tre motivazioni non sono “cosa seria”.
Sono, soltanto, motivazioni del CRU.
Cioè di una istituzione della politica che, si sa, “cosa seria” non è.
A tutti i livelli.
Purtroppo.

Come dire che avremmo di che piangere, eppure ci viene da ridere.
Amaramente, però.

Saro Di Paola, 30 gennaio 2013